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Qualcosa non va alle Poste di Orazio

Di seguito pubblichiamo la lettera di un nostro lettore che denuncia un susseguirsi di incomprensioni e disservizi all’ufficio postale di Venosa.

Caro Direttore,

Le scrivo questa lettera per metterLa a conoscenza di quanto accaduto l’altro giorno all’Ufficio Postale di Venosa. Mentre in Basilicata si assiste a Uffici Postali con gravi carenze di organico e disservizi diffusi di ogni genere, a Venosa ci permettiamo il lusso di avere la "corsia preferenziale" per i clienti BancoPosta e due sportelli riservati. Sembrerà una cosa lodevole ma non è affatto così.
Proprio sulla questione dell’organico nelle Poste Italiane, se ne è discusso mercoledì scorso a Potenza in un convegno promosso dai sindacati CGIL e CISL. I sindacati hanno denunciato l’incremento di Uffici Postali in tutto il territorio lucano e una riduzione del personale, fattore che va a discapito dei servizi che gli uffici dovrebbero erogare.

L’accusa a Poste Italiane è anche giustificata dal fatto che in periodo estivo i disservizi sono all’ordine del giorno. La soluzione, secondo i sindacati, sarebbe l’assunzione di 100 nuovi addetti con un contratto a tempo indeterminato. A mio avviso, con le nuove assunzioni, si attiverebbe un cambio generazionale degli addetti agli sportelli, attraverso una formazione che punti maggiormente agli aspetti comunicativi. Ma torniamo all’episodio di Venosa, che ha del grottesco se si pensa che Poste Italiane punta alla modernizzazione dei servizi al cliente.

Dicevo pocanzi che l’Ufficio Postale di Venosa ha incentrato la sua politica del "buon servizio" attraverso la creazione di agevolazioni al cliente come, per esempio, la Corsia Preferenziale per i "Correntisti BancoPosta". Ciò avviene con qualche problema di ordine organizzativo: sono operativi 5 sportelli di cui 2 riservati ai correntisti BancoPosta, 2 ai clienti "non clienti" e 1 ad altri servizi (telegrammi, raccomandate, ecc.). Essendo "Correntista" utilizzo la corsia preferenziale per velocizzare le attese. La prassi vuole che si ha il diritto di precedenza su un cliente non correntista. Al momento del mio turno l’addetta allo sportello mi chiede se sono correntista, alla mia risposta affermativa mi indica di passare allo sportello riservato ai correntisti; io gli faccio notare che dove mi trovo è anche uno sportello per correntisti come indica la tabella TITOLARI POSTAMAT ben visibile. Da notare che nella corsia "non preferenziale" arrivano altri clienti.

La signora, non me ne voglia, sostiene che quando c’è gente, un solo sportello è aperto ai Titolari Postamat, confermata dalla stessa Direttrice! L’affermazione è paradossale! Forse le Poste di Venosa non sanno cosa si dice in questi casi, magari provo a ricordarglielo: Verba volant, scripta manent!!! Inoltre, ricordo a Poste Italiane che seppur privatizzate forniscono sempre un servizio pubblico di interesse collettivo!! A tal fine mi chiedo: 1. Che senso hanno due sportelli dedicati ai TITOLARI POSTAMAT quando si creano file immense di clienti non correntisti con conseguenze di natura nevrotica per i presenti? 2. Il Titolare Postamat ha l’agevolazione di poter utilizzare i due sportelli dedicati e da un giorno all’altro gli si viene negato il servizio!? 3. Possibile che non esista segnaletica e/o cartellonistica chiara che metta ordine a questi disservizi che vanno a discapito esclusivo del cittadino "correntista" e "non correntista"? 4. Perché non assumere nuovo personale, preferibilmente di giovane età, con capacità comunicative migliori di quelle attuali? 5. Visto che le Poste Italiane puntano ai servizi attraverso la rete, perché non creare campagne di informazione e incentivare il cliente autilizzare il servizio offerto? Viva le Poste!!!

Dalla Città di Orazio, V.L.