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L?iniziativa rivoluzionaria del 1820-21

Attualmente diversi studiosi stanno approfondendo fatti storici apparentemente molto lontani da noi, ma è da essi che abbiamo ricevuto un?eredità fatta non solo di ombre ma anche di luci e soprattutto di un?umanità che giammai tace.
La lucana, Antonietta De Cristofaro fa uno studio approfondito sul movimento carbonaro, nello scritto:?La Carboneria in Basilicata?;addentrandoci nelle ricerche, si scopre che esso è un grande esempio di organizzazione spontanea dal basso.

Tra il 1815 ed il 1818, circa 24 centri carbonari erano efficienti in Basilicata; tra essi, fu particolarmente attivo quello di Ferrandina.Nel 1818, la carboneria era ormai diffusa in tutta la Basilicata ed il 28 agosto dello stesso anno, si costituì la suprema magistratura della carboneria della Lucania Orientale. L?autorità borbonica comincia a sentirsi sempre più minacciata dall?estensione dell?organizzazione, s?impegnerà a contrastarla, infatti, la sera del 28 settembre 1818, alle ore 22.00, in Piazza del Largo, a Ferrandina, si verifica un tragico episodio:la condanna a morte di diversi carbonari tra cui il falegname Giulio Capitolo di 31 anni ed il muratore Nicola Porcaro, di 36; questi nomi sono stati ricavati da documenti conservati nell?Archivio comunale di Ferrandina.

Scoppia una rivoluzione politica che purtroppo non riesce ad incidere in maniera forte sul popolo; Giustino Fortunato, a tal proposito asserisce:?la rivoluzione del 1820, scoppiata il 2 luglio per effetto di una congiura militare, lasciò tranquilla la nostra provincia?.Ci si trova ad affrontare problemi difficili; come muoversi?Quali le eventuali soluzioni?Pochi riescono a resistere, a non disperarsi e ad agire con fermezza;tra essi non si può che ricordare il potentino Domenico Corrado e Giuseppe Venita, ferrandinese.L?intensa opera di preparazione , portata avanti da Venita per organizzare sommosse a Ferrandina, Bernalda e Montemilone è possibile ricavarle da alcune deposizione fatte da testimoni durante il processo fatto contro Venita, accusato di contumacia.

Il ferrandinese Vincenzo Mastromattei, afferma: ?due mercanti di Montemurro, Antonio Imperatrice ed Antonio Battaglia, avevano riferito che Venita aveva assicurato che il 2 maggio doveva piantare l?albero della libertà in Ferrandina e a Bernalda e formare la rivoluzione, che i cospiratori di Napoli facevano grande affidamento su Venita per la Basilicata, lo conoscevano infatti uomo animoso e deciso?.

Venita godeva di grande fama nell?opinione comune:
?Venita è conosciuto settario della carboneria, sin dall?epoca della sua costituzione, cioè dal 16 o 17 luglio 1820, quando anche lui fu costretto a farne parte (con molti altri nomi che riporta nella sua deposizione).Che il Venita lo fa non per patriottismo ma per interesse. Infatti prima era capitano della civica, poi entra nei legionari reali, da poco poi esercita la carica di Maggiore Interino, conseguenza anche del suo girovagare da un paese all?altro,per stabilire vendite carbonare, come quella di Montescaglioso, Montalbano?.
Luogo preferito delle riunioni carbonare era la masseria dello stesso Venita poiché ubicata in un posto sicuro e tranquillo.

Tali fatti non sono per niente irrilevanti in quanto sono proprio i particolari a fare la storia; i retroscena costituiscono l?unica chiave di lettura capace di farci entrare nel cuore dei problemi, quindi analizzarli, comprenderli ed eventualmente risolverli.

L?eco di Venita risuona forte ed è giusto ricordarlo.Dopo la sua morte, un senso di disorientamento e di vuoto imperversa; viene a mancare un punto di riferimento importante. Bisogna ricordare l?entusiasmo di tanti uomini che hanno sacrificato la propria esistenza, i propri affetti, per un?idea;sì, perché nella vita non bisogna avere le idee ma l?idea,altrimenti si rischia di diventare troppo dispersivi.
Sono tanti coloro che tuttora approfondiscono tematiche storiche abbandonate da tempo in solitari cassetti; cerchiamo di riordinarle, risistemarle e man mano verranno alla luce fatti sempre nuovi da poter essere letti in base a griglie mentali che si evolvono e modificano nel corso dei tempi.