Nel corso del Consiglio regionale del 6 luglio si è parlato dell’università degli studi della Basilicata.

La discussione è nata da un’interrogazione del consigliere Di Sanza (FI) circa lo stato di salute dell’Ateneo Lucano e nello specifico sul problema delle "emigrazioni" verso altri atenei dei giovani Lucani. I dati che la casa delle libertà regionale ha portato all’attenzione del consiglio Regionale sono il risultato di un indagine svolta dal MIUR e che, secondo questi dati, descriverebbero l’ateneo lucano come poco attrattivo, sia per l’offeta formativa che per i servizi. Parliamoci chiario, a chi non farebbe piacere poter vedere migliorare l’offerta formativa dell’Unibas o una efficientissima erogazione dei servizi…ma il consigliere Di sanza forse dimentica che il problema ha un principio indiscutibile:il ministro Moratti.

Ricordiamo come con l?ultimo DdL il Ministro Moratti abbia ?ridisegnato? il ruolo dei ricercatori riducendoli a dei nobili CO.CO.CO, e che a differenza del governo di Centro-Sinistra questo governo non investa nella Formazione e nella Ricerca, settori fondamentali per la crescita ed il futuro del Paese.Infatti: dal 1999 al 2001 l?incremento è stato di 2.293 milioni di euro in più rispetto al 1998, con un aumento annuale medio del 13,95%, parallelamente ad un incremento medio del PIL pari al 2,25% e ad un’inflazione media pari al 2,39%. Le stesse università, nel triennio successivo 2002-2004 governato dal centro-destra, hanno avuto a disposizione solo 109 milioni di euro in più rispetto al 2001, con un aumento annuale medio dello 0,54%, parallelamente ad un incremento medio del PIL pari allo 0,93% e ad un’inflazione media pari al 2,35%. In un quadro così negativo per le Università d?Italia il nostro piccolo Ateneo soffre più di tutti e forse è condannato ad un lento ma inesorabile ridimensionamento delle sue prospettive.

I dati del Censis però sono inequivocabili e descrivono Università di Basilicata tra le prime dei cosiddetti extra-licei e la facoltà di Lettere e Filosofia tra le migliori d?Italia (il cosidetto "Miracolo Librandi") , insomma un quadro confortante se paragonato alla realtà nazionale anche sul tema dei servizi. Le preoccupazioni del consigliere Di Sanza sull?emigrazione dei giovani lucani è dovuta, lo sappiamo bene, alla presenza sul territorio di un?offerta formativa a carattere scientifico poco attrattiva ma sicuramente di qualità come testimoniano i master e dottorati di ricerca a carattere internazionale.

Insomma, crediamo che sull’Università vada aperta una riflessione seria e non populista, un’analisi reale e razionale sullo stao di salute dell’ateneo lucano e che non diventi questo un territorio di scorribande politiche, ma che si inizi a parlare seriamente del complesso Mondo-Unibas. Per questo plaudiamo all’iniziativa del Consiglio Regionale di dar vita ad un tavolo permanente di consultazione fra regione ed Università di Basilicata, enti territoriali e mondo dell’impres a che individui obiettivi comuni e ne verifichi l’impatto nel breve periodo.

Un’iniziativa questa che anche noi vogliamo portare avanti e che vogliamo integrare con la nostra proposta di "Città-dinanaza Universitaria" e di lavoro sinergico tra "Università e Territorio", che i lettori di lucanianet e gli studenti già conoscono.

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