Cerca

L’aura ermetica di Francesco Arleo

La sua poesia non vuole celebrare ideali esemplari quali la religione, la patria,l?eroismo; non vi è alcuna finalità didascalica o meramente celebrativa poiché si vuole esprimere semplicemente il senso più intimo e segreto dell?esistenza.In un mondo offeso e devastato da guerre incessanti, soprusi, violenze a quali certezze ed ideali aggrapparsi?Il senso d?incomunicabilità, alienazione e frustrazione incalza fortemente.Come esprimere il devastante stato d?animo?La parola perde il suo carattere ?oratorio? diventando essenziale, secca; è una poesia sofferta che oscilla tra passato e presente, tra il tempo dei ricordi e quello dei sogni.

Non a caso l?ermetismo, nasce in n momento storico particolare; sorge intorno agli anni Venti e si sviluppa negli anni compresi tra le due guerre mondiali, terminando man mano con l?avanzare del movimento neorealista.La poesia ermetica, quindi si sviluppa durante il ventennio fascista opponendosi al regime ed ai suoi miti, la guerra, la superiorità razziale.La poesia diventa scarna, stringata, priva di contatti con la realtà e centrata esclusivamente sul tema dell?angoscia esistenziale.Molti l?hanno definito un poetare oscuro, talvolta incomprensibile, lontano dalle masse; ecco perché gradatamente va scomparendo. Come dice, giustamente, uno studioso, Flora: ?Il mondo chiama soprattutto i poeti a rendersi interpreti del destino della società umana e la parola non ha eternità se non le importa il consenso di ogni cuore e di ogni anima?.

?Nelle mani della sera?, questo il titolo della prima raccolta; la concretezza propria delle mani si oppone all?indefinitezza della sera che coprendo le cose, ne fa perdere la nitidezza ed i contorni. E? davvero forte la consapevolezza del contrasto stridente tra una realtà quotidiana sempre banale, difficile, deludente e l?ideale di una vita diversa, purtroppo irrealizzabile. Sono frequenti i ?giochi poetici? di analogia e sinestesia.

Ricordiamo ancora la seconda raccolta di poesie il cui titolo è espresso nel verace dialetto lucano,?Scrijatinne?, vale a dire scappa.

?A dù ma mucce?
A denne scrive.
[?] da nesciune banne pozze tùrnè?.

Nei versi si esprime un motivo antico quanto l?uomo, quello della fuga. Dove andare?In quale posto lontano o vicino ritrovarsi? Che cosa cercare, il silenzio o il rumore? A volte il rumore quotidiano è il solo in grado di rasserenarci e farci sentire parte dell?umanità; altre volte, invece, è proprio la sua assenza che amplia e rende tutto più solenne. E? triste diversi allontanare dai propri luoghi, dagli amici e affetti più cari ma la partenza non necessariamente significa addio; si va via pensando al ritorno e con dentro un canto che si lascia ascoltare anche altrove e non s?interrompe mai.Chi parte porta con sé e in sé non solo la sua storia ma anche quella del suo paese, della sua gente, delle sue radici, la storia del suo sangue. Incalzano dubbi, incertezze, paure, rimorsi; fino a che punto è lecito inseguire i propri sogni?
Risposte vane, solo da lontano una vocina accenna un malinconico canto?

?E po? na vota sule,
m?assetterre a cammise aperte ?nfacce u sole,
e citte citte
cu nu fièle de voce cantère
na filastrocche chine de dolore?

Parlando del nostro scrittore e poeta Arleo, non si può non prendere in considerazione e analizzare la musicalità della poesia ?Lucania? tratta dalla raccolta ?Le parole sono amanti?.

?Mia madre non si chiede perché è nata qui,
noi siamo figli innervati di silenzio,
mia madre non si chiede perché siamo scappati.
Noi siamo i dispersi
laureati raccomandabili
camerieri al caffè Canova
cuochi di Holloway road
inquilini sotterranei
portieri di Milano
facchini di Boulevard Saint Germani
stallieri nelle Pampas
puttanieri d?ogni luogo
locandieri di Buenos Aires
predatori gentili di Montecarlo
morti di fame a Caracas
siamo i tuoi figli.
Lucania
Non sei verdi declivi, faggi o versi d?Orazio
tu sei i tuoi dispersi?

Ritorna ancora la terra lucana; tanti l?hanno amata, molti l?hanno cancellata facendola passare alla storia solo misera, vuota ed arida ma non è così , è viva, vi è un cuore che batte, un?anima che vibra ed eccelse menti pensanti.