Vampate e polemiche arroventano la Regione

Non basta la Campania ad avere problemi con i rifiuti adesso si mette in mezzo a questo gran trambusto anche la Basilicata. Non c?è da spaventarsi, fortunatamente le immagini di tonnellate di rifiuti non ancora smaltiti non ci appartengono, si tratta solo di qualche questione dovuta ad una cattiva gestione degli impianti di smaltimento. Gli esperti assicurano a breve termine risoluzioni efficaci. Negli ultimi giorni i sindaci della provincia di Potenza hanno lanciato l?allarme rifiuti, dichiarando che c?è assoluta urgenza di trovare siti utili per smaltire l?immondizia urbana.

Una notizia del genere fa tremare le gambe se si pensa alle città della provincia di Napoli ma il consigliere regionale di Forza Italia, Agatino Mancasi si è espresso in una nota consolatoria dicendo: ?Siamo solo 600mila abitanti e il rapporto degli scarti prodotti da ciascun cittadino è molto inferiore rispetto a ciò che avviene sul territorio campano. L’allarme rifiuti non deriva dalla mancanza di discariche, ma dalla manifesta incapacità programmatoria dell’Amministrazione provinciale?.

Tutta questa storia non è cosa nuova per la Basilicata il problema è stato affrontato già da alcuni mesi ma si è cercato di mettere da parte le prime polemiche per poi fare scattare l?allarme solo il 30 giugno quando i sindaci di Abriola, Anzi, Baragiano, Calvello, Castelgrande, Laurenzana, Muro Lucano, Picerno, Pignola, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Tito, Trivigno, Vaglio di Basilicata e Vietri di Potenza sono stati informati dalla Provincia che a partire dal giorno successivo avrebbero dovuto smaltire i propri rifiuti nella discarica di Montegrosso-Pallareta, a Potenza. Tutto ciò è scandaloso se si pensa che qualche mese prima era stata addirittura avanzata l?ipotesi di trasferire i rifiuti campani in Basilicata.

Dopo la vicenda Scanzano si riteneva definita la posizione dei lucani sul tema dei rifiuti, di qualsiasi genere essi siano. Questa situazione non ha riservato polemiche e malelingue, come regola matematica di ogni provincia lucana, hanno iniziato a divampare un po? ovunque, i nostri rappresentanti politici adesso dovranno vedersela col fuoco, cosa non facile. Il campanello d?allarme è suonato come se fosse un volo di piacere last-minute, una comunicazione all?improvviso, all?ultimo minuti. L?imprevedibile possiede sempre un non so che? d?emozionante ma quando si tratta di scombussolare i piani alle amministrazioni locali iniziano a sopraggiungere le ansie. I sindaci, in sole 24 ore, non hanno potuto predisporre gli atti necessari e organizzare i servizi per tempo.

Il risultato? I camion carichi di spazzatura sono rimasti bloccati un’intera giornata davanti al cancello chiuso della discarica individuata dalla Provincia. I rifiuti prodotti da oltre 50mila abitanti hanno cominciato a vagare inutilmente lungo le strade del Potentino. Fatti di questi genere sono inammissibili in termini di sprechi economici a danno delle già misere casse delle amministrazioni comunali. La situazione dei rifiuti in Basilicata non è da sottovalutare nonostante ci sia sempre chi tende a rincuorare, a salvaguardare l?ordine pubblico. Si tratta di una situazione che rischia di diventare drammatica.

Sempre il consigliere regionale di Forza Italia si è espresso dicendo che ?nonostante i Piani provinciali di Potenza e Matera, l’applicazione del Piano regionale sui rifiuti e la costituzione sulla carta degli organismi di gestione del sistema dei rifiuti dei due territori provinciali (Aato), una vera politica dei rifiuti non si è ancora avviata: non decollano le raccolte differenziate (l’obiettivo di legge del 15% di raccolta differenziata non è stato ancora conseguito), l’impiantistica di selezione, stabilizzazione e valorizzazione del rifiuto è ancora inesistente o incompleta (vi sono impianti privati che non sono messi in condizione di funzionare), mentre le discariche sono le sole risorse messe in campo. Di questo passo rischiamo una replica lucana del dramma che sta vivendo la Campania?. L?altra campana invece rappresentata dal capogruppo dei Ds nel consiglio regionale della Basilicata, Rocco Vita, ha risuonato che la regione non è in emergenza rifiuti.

"Le residue capacità di smaltimento pari a 220 mila metri cubi offrono la possibilità di attrezzarsi per tempo affinché non ci si trovi in una situazione realmente drammatica in futuro". Fino ad ora le posizioni di tutti non sono ancora chiare soprattutto quella di Bubbico che sarà presto intervistato da Lucanianet per capire bene quali sono le sue posizioni in merito agli ultimi fatti. Una cosa è certa: ogni scelta politica viene valutata sempre, almeno in teoria, per rispettare l’ambiente sociale in cui "sopravvive" il cittadino.

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