MACCHIA ROMANA: RIPARTONO LE RUSPE ALL?ASSALTO DEL BOSCO.
L?ultimo regalo della coppia Fierro-Graziadei ai cittadini che chiedono più qualità della vita.

Macchia Romana, da oggi è ufficiale: si possono tagliare 1300 mq di bosco per fare spazio ai palazzi. Questo è l?ultimo regalo della coppia Fierro-Graziadei ai cittadini che chiedono più qualità della vita. Avevamo già denunciato come, nell?imminenza delle elezioni, era stata concessa all?impresa Albini l?autorizzazione a costruire su parte del bosco da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici prima (in soli cinque giorni!) e dall?Ufficio Foreste della Regione Basilicata poi. Tutto questo in deroga ai vincoli idrogeologico, boschivo e paesaggistico esistenti, ed in contrasto al parere negativo del Corpo Forestale dello Stato.

Adesso, per completare l?opera, arriva puntuale la concessione per mano del geom. Guglielmi, dirigente dell?Ufficio Urbanistica del Comune di Potenza, lo stesso che per un anno aveva raccontato in tutte le sedi la storiella dei diritti dell?impresa, che avrebbe potuto rivalersi sull?amministrazione comunale, e che aveva accuratamente nascosto l?esistenza dei vincoli sull?area in questione e l?assenza a quel tempo delle necessarie autorizzazioni.
La concessione viene rilasciata per giunta senza neanche attendere la scadenza dei termini di legge per la presentazione dei ricorsi alle autorizzazioni della Regione e della Soprintendenza, come era stato richiesto dai cittadini e dalle associazioni.

Ma la cosa più grave è che il blitz del trio Fierro-Graziadei-Guglielmi rischia di impedire alla nuova amministrazione di rispettare l?impegno assunto in campagna elettorale ad ?affrontare con urgenza la questione connessa al Quartiere Macchia Romana, al fine di giungere in maniera partecipata ad un riordino territoriale rispettoso delle legittime aspettative degli interessati ma rispettoso anche dell?altrettanto legittimo interesse dei residenti teso alla realizzazione di servizi comuni e alla tutela del patrimonio ambientale presente nell?area?. A questo punto, oltre a confidare nei ricorsi alle autorità competenti, ci appelliamo proprio al nuovo sindaco, a cui chiediamo forti e chiari segni di discontinuità rispetto ai metodi che hanno segnato negativamente lo sviluppo di questa città.

A questi metodi, all?arroganza dei costruttori, all?indifferenza verso i diritti dei cittadini continueremo ad opporci, proponendo in alternativa un modello di città diverso, fondato sulla partecipazione, sul rispetto dell?ambiente, sull?attenzione ai più deboli ed ai bisogni fondamentali delle persone. Tutto questo è possibile. Ci era stato fatto credere che Macchia Romana poteva diventare il caso emblematico di un cambiamento. Il rischio è invece che diventi l?ennesima occasione perduta, l?ennesima grigia storia potentina.

Un anno di faticosa cittadinanza attiva, animata solo dal sogno di una città più umana, non può essere cancellato dalle firme dei burocrati o dalla slealtà di alcuni politici. Per questo facciamo appello a tutti i cittadini perché si oppongano con noi a questi soprusi, sperando che a bloccare le ruspe, se necessario con i nostri corpi, ci siano anche tutti i consiglieri comunali, oltre naturalmente al nuovo sindaco. Santarsiero lo deve a questa città, lo deve al 75% di elettori che gli hanno dato fiducia ed ai quali deve dimostrare, a partire da oggi, che un?altra città è davvero possibile.

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