Alcuni dei principali problemi che affliggono la città di Potenza sono gli stessi delle grandi metropoli: traffico, viabilità, trasporto pubblico. Ma Potenza metropoli non è ed il trittico delle emergenze è legato in simbiosi con la vita dei potentini e dei tanti ?forestieri? che la frequentano quotidianamente contribuendo a far lievitare il numero di persone in maniera rilevante, si ritiene che in un normale giorno lavorativo Potenza conta oltre 100.000 presenze. Davvero troppe per le attuali infrastrutture. Traffico e viabilità sono oggi una vera emergenza e nel corso della recente campagna elettorale è stato il leit motiv di tutte le compagini in lizza.

L?esigenza di collegare il centro della città con i quartieri e le tante contrade trova ostacoli strutturali nella fatiscente ed insufficiente rete viaria, nell?indisciplina che si è impadronita dei potentini e dell?acclarata impunità che l?hanno fatta prosperare all?inverosimile oltre che nell?indecente organizzazione che dovrebbe disciplinare e regolamentare la materia. Strade strette, un?urbanizzazione selvaggia, mancanza di parcheggi, vari imbuti rappresentati dai passaggi a livello sulle Ferrovie dello Stato e sulle Ferrovie Appulo-Lucane hanno creato punti critici che di fatto hanno reso inutilizzabile il servizio di trasporto pubblico a Potenza.

Da circa un anno il servizio è stato appaltato ad una società campana, la STI (Società Trasporti Integrati) che ad onor del vero si è impegnata a razionalizzare il trasporto pubblico realizzando quell?integrazione richiamata nel nome della Società. Trasporto su gomma e scale mobili dovevano rappresentare un modello di efficienza che avrebbero risolto i problemi del traffico in città. A dire il vero nei programmi di trasporto integrato manca un anello, quello rappresentato dall?annunciata Metropolitana potentina mai entrata in funzione. Sull?anello ferroviario delle FAL sarebbe dovuta nascere una Metropolitana di superficie con capolinea nel popoloso quartiere di Poggio Tre Galli sfruttando poi il tracciato cittadino della ferrovia a scartamento ridotto delle FAL, alcune fermate sono state costruite da anni, poi, chissà perchè, non se n?è fatto più nulla.

Eppure negli ultimi anni si è cercato di intervenire, redigendo pomposi ?piani-traffico? che poi si sono rivelati autentici fallimenti, si sono piazzati decine di semafori mai entrati in funzione, per fortuna! perchè nelle poche occasioni in cui si è sperimentato la loro messa in attività la città è letteralmente impazzita, ragion per cui è apparso del tutto inopportuna la loro presenza, oggi rimangono, a testimonianza dello sperpero di pubblico denaro, gli scheletri e poc?altro dei ?vigili elettronici?.

Anche i nuovi quartieri progettati e costruiti dopo il terremoto del 1980 sono nati con una rete viaria inadeguata, con pochi parcheggi e scarsamente serviti dal servizio di trasporto pubblico. Per cercare di regolamentare la sosta si è provveduto ad istituire i parcheggi a pagamento in tutto il centro storico e qualche area limitrofa, ma nemmeno questa soluzione, ha risolto il problema. Come non ha risolto il problema la costruzione di due parcheggi a pagamento in viale Marconi ed a Rione Mancusi. Anche se, a dire il vero, non si tratta proprio solo di parcheggi a disposizione della collettività ma l?ennesima iniziativa immobiliare ?truccata? in quanto la maggior parte della volumetria dei due parcheggi è destinata a box privati venduti dai costruttori a prezzi davvero esagerati. Anche la soluzione adottata per regolamentare la sosta nell?area ospedaliera di Macchia Romana non ha risolto il problema. L?aver introdotto la sosta a pagamento non è servito a nulla, il problema è rappresentato dalla poca disponibilità di posti macchina. Invece di introdurre quello che viene considerato il tiket sulla sofferenza si doveva raddoppiare il parcheggio, intervenendo sugli spazi nei pressi dell?hangar.
Altri parcheggi sono in costruzione in via Manzoni (ove sorgeva il mercato coperto) e fra via Nazario Sauro e Viale Marconi, sotto il tribunale, ma anche queste due strutture nascono, per iniziativa di privati, sopratutto per vendere box auto ai privati.

Una intuizione geniale era quella di prevedere percorsi meccanizzati che avrebbero potuto risolvere davvero il problema, ma anche in questo caso l?idea non ha funzionato. La prima scala mobile in funzione da qualche anno non dispone dei necessari parcheggi vicino alla stazione di partenza in viale Marconi e ciò ne vanifica la reale utilità tant?è che sono davvero pochi gli utilizzatori.
Altri percorsi meccanizzati sono in costruzione. La scala mobile da via Mazzini a Porta S. Giovanni con la stazione di partenza contigua al parcheggio (a pagamento!) di Rione Mancusi e il cosiddetto Ponte Attrezzato fra rione Cocuzzo e Porta Salza. Mentre i lavori della scala mobile di via Mazzini procedono più o meno speditamente, il Ponte Attrezzato, nato fra mille polemiche, tarda a concretizzarsi. Ma può avere una reale utilità se a via Tammone, stazione di partenza, si realizza un grande parcheggio, possibilmente gratuito.

C?è da risolvere anche il problema rappresentato dalle centinaia di bus extra-urbani che intasano le strade cittadine per ?scaricare? pendolari e studenti. E? divento indifferibile costruire un capiente terminal in periferia per favorire lo ?scambio? per l?utilizzo del trasporto urbano. Sicuramente è da abbandonare l?idea che prevede di destinare a tale scopo l?edificio in costruzione in via Nazario Sauro per l?assoluta inadeguatezza degli spazi e sopratutto perché ubicato in una zona, il primo Centro Direzionale, già intasata di per sè.

Occorrono scelte coraggiose, un riordino urbanistico che ottimizzi strade e quartieri, tornare a presidiare le strade da parte della Polizia Municipale per far tornare la ?legalità? perchè è davvero intollerabile che pochi utenti indisciplinati debbano tenere in ostaggio una città e rendere sconveniente utilizzare i nuovi bus perchè i tempi di percorrenza sono scandalosamente lunghi proprio perché le strade sono ostruite da auto in sosta selvaggia creando un il livello di inquinamento atmosferico che ha raggiunto valori elevatissimi. Si spera che il nuovo esecutivo del neo Sindaco Santarsiero sappia intervenire adeguatamente per rendere più vivibile Potenza, c?è bisogno di una svolta energica.

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