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Basilicata, pioggia di euro per l’arte

Tra i 27 nuovi interventi due sedi per la Biennale, la Bibliomediateca di Potenza ed il Museo di Grumento

L’Italia è il paese con la più antica, ricca e avanzata cultura della conservazione e della tutela del proprio patrimonio storico ed artistico. Tuttavia spesso, in passato, un atteggiamento dello Stato eccessivamente orientato proprio nella direzione della tutela e della conservazione, ha di fatto coinciso con la negazione della fruizione di quello che si è andato via via affermando come il Bene Culturale. Solo attraverso un lento processo, iniziato nel 1975 con l’istituzione del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali, si è compreso che, se gestita in modo attento, la cultura rappresenta una risorsa per aggregare, attirare turismo, creare immagine e per produrre considerevoli indotti economici. Accanto al “valore culturale”, in pratica, tendono ad acquistare peso e rilevanza anche le potenzialità economiche del patrimonio storico-artistico quale possibile fattore di sviluppo e di produzione di ricchezza materiale.

Lungo questa scia si colloca la notizia della firma, avvenuta lo scorso 18 giugno a Roma, dell’Addendum all’Accordo di Programma Quadro in materia di beni ed attività culturali tra la Regione Basilicata, rappresentata da Rocco Colangelo, dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il documento, che integra la precedente intesa stipulata nel febbraio 2001 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare le risorse paesistico-culturali anche in virtù della loro capacità di promuovere economia con il turismo, mette a disposizione risorse pari a circa 27 milioni 625 mila euro (di cui circa due terzi provenienti da fondi Cipe) che si aggiungono agli oltre 62 milioni di euro già stanziati con la prima intesa.

Salgono così a quasi 90 milioni di euro i fondi da destinare alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio culturale della Basilicata. Previsti, nello specifico, 27 nuovi interventi a completamento di quanto sancito dalla precedente intesa Regione-Governo. Tra le novità più interessanti, la creazione di spazi permanenti per ospitare in maniera stabile le iniziative legate alla Biennale di Venezia. Inserita, infatti, la ristrutturazione della ex centrale del latte a Potenza e dell’ex convento di Santa Lucia Nuova a Matera, già coinvolte nel progetto “Sensi Contemporanei”, l’iniziativa per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione dei contesti architettonici ed urbanistici nelle regioni del sud Italia, cui ha aderito la Regione Basilicata. Sempre a Potenza, prenderanno presto il via i lavori per la realizzazione della nuova sede della Bibliomediateca Provinciale. La struttura, ubicata nel rione Santa Maria, avrà l’obiettivo di restituire al pubblico la possibilità di fruire di un importantissimo patrimonio bibliografico. A Matera, invece, si lavorerà sul consolidamento ed il restauro dell’ex convento di Sant’Agostino e della Cattedrale, danneggiata da alcuni crolli verificatisi nel 2003. Per far fronte all’idea di allestimento di un Museo d’Arte della Basilicata si provvederà, inoltre, all’adeguamento funzionale del laboratorio di restauro.

Obiettivo puntato, ancora, sul sistema delle aree archeologiche. Interventi specifici saranno realizzati, infatti, sia sull’area archeologica di Lavello che su quella di Serra di Vaglio in vista della prossima apertura del Museo Archeologico Nazionale di Potenza. Per esporre e conservare i reperti rinvenuti in Val D’Agri duranti gli scavi legati alla realizzazione dell’oleodotto Viggiano-Taranto, verrà potenziato lo spazio espositivo del Museo Archeologico Nazionale di Grumento Nova attraverso la costruzione e l’allestimento di un secondo lotto.

Da non dimenticare l’area specifica riservata ai castelli lucani. Attraverso i fondi previsti dall’Addendum, infatti, verranno finanziati i lavori di restauro del castello Pirro del Balzo a Venosa e quelli necessari al recupero del castello di Pietrapertosa e della Domus Federiciana di Palazzo San Gervasio. Particolarmente interessante l’idea di realizzazione della rete dei Musei del Territorio di Basilicata. Il progetto, denominato “Science Centre”, mira all’utilizzo di edifici di particolare pregio architettonico per l’allestimento di laboratori interattivi, di spazi per la didattica e di sale convegno. Tra i primi possibili candidati Palazzo Giustino Fortunato a Rionero in Vulture, l’ex convento di San Francesco a Senise ed il Palazzo Marchesale di Viggiano. Da sottolineare, in chiusura, che a supporto degli interventi e come utile strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale, saranno attivati due centri di documentazione negli splendidi scenari di Villa Nitti a Maratea e dell’ex convento di San Francesco a Tricarico.