San Mauro Forte, paese di 2900 abitanti in provincia di Matera, sorge in posizione panoramica su un colle (a 540m. di altezza) che domina la valle dove confluiscono vari rami del torrente Salandrella. Il toponimo è composto da due parti: San Mauro si riferisce ad un cenobio benedettino, documentato nel 1154-68, dedicato al Santo discepolo di San Benedetto; l?appellativo di Forte invece, venne aggiunto nel 1861, quando la popolazione respinse un attacco dei briganti capitanati dallo spagnolo Bories. Il centro è circondato da splendidi ulivi millenari dai quali si ricava un ottimo olio.

San Mauro ha origini molto antiche, come dimostrano alcuni reperti rinvenuti nei dintorni del paese: in località Timponi è venuta alla luce una costruzione risalente all?VIII sec. a.C., mentre in contrada Priati sono state scoperte tombe del IV sec. a.C.
L?abitato risale però all?epoca normanna, come testimonia un documento del 1060. Nell? XI secolo sulla rupe tufacea su cui poggia il paese venne costruita l?abbazia benedettina già citata, che era soggetta alla giurisdizione del vescovo di Tricarico e di un barone, vassallo del conte di Montescaglioso. Il barone, oltre a erigere il proprio palazzo intorno al 1100, fortificò tutto l?abitato, che si era sviluppato intorno al castello. Quest?ultimo, edificato in epoca normanno-sveva e ristrutturato dagli angioini, è andato distrutto; oggi ne resta soltanto, in piazza Caduti, una robusta torre cilindrica a tre piani, circondata da un bastione poligonale. La torre, insieme ad un leone, compare nello stemma del paese.

Dal 1278 San Mauro Forte seguì le sorti della contea di Montescaglioso, passando di feudatario in feudatario, spesso come eredità, dote matrimoniale o perdita al gioco. Nel 1634 se ne impossessò la famiglia Del Balzo a cui si susseguirono gli Orsini, i Sanseverino, i Della Marra, i Carafa e i Colonna. A metà del XVIII secolo il centro fu riscattato da quattro acquirenti, già amministratori dei feudatari che si erano avvicendati nella proprietà del feudo. Essi, investiti del titolo di baroni, si stabilirono in paese, costruendo le proprie residenze all?interno della cinta muraria. La fortificazione medioevale per molti secoli riuscì a contenere al proprio interno l?espansione edilizia, mediante il progressivo riempimento di quelle aree libere originariamente adibite a coltivazioni; solo nel XIX secolo le edificazioni debordarono dall?antico nucleo, in un primo momento addossandosi alle mura cittadine, in seguito costituendo dei veri e propri rioni al di fuori di esse.

Le fortificazioni mantennero la loro efficienza fino al XIX secolo, tanto che durante il Brigantaggio, nobili di paesi vicini si rifugiarono a San Mauro per sfuggire alle incursioni delle bande comandate da Crocco. Le residenze delle famiglie storicamente legate alla proprietà terriera, prime fra tutte quelle che alla metà del secolo XVIII acquistarono il feudo e vi si stabilirono, presentano elementi ornamentali di gran pregio e testimoniano il rapporto che i proprietari ebbero con la cultura napoletana, rapporto documentato anche dalla presenza in San Mauro di dipinti raffiguranti soggetti di chiara ispirazione partenopea. A partire dal 1700 portali in pietra, cornici, lesene, volute e fregi floreali adornano slarghi e piazze e ancora oggi, nonostante la minaccia dell?incuria e delle manomissioni incontrollate, impreziosiscono gli spazi della vita collettiva.

Tra i palazzi più importanti spiccano il Palazzo Lauria, col bellissimo portale barocco del 1770, nel cui interno sono custoditi mobili preziosi, tra cui due grandi scrigni veneziani del ?600 in ebano con placche bronzee e figure mitologiche; il Palazzo Arcieri, sede del municipio, con portale monumentale; infine i Palazzi Scalese e Acquaviva.

Le chiese in paese sono cinque, se si escludono quelle nelle abitazioni private e quelle esterne all?abitato. Le più interessanti sono la Chiesa Madre e la Chiesa dell?Annunziata. La prima, dedicata a S. Maria Assunta, è una ricostruzione barocca di un luogo di culto fondato nel medioevo e già ristrutturato nel?500. La chiesa dell?Annunziata, attigua al quattrocentesco monastero dei Francescani, nella parte alta del paese, ha un bel portale del Cinquecento con stemmi sulle paraste; sull?altare maggiore interno si trovano ?l?Annunciazione? e ?i Ss. Francesco e Lorenzo?, realizzati nel 1580 da Antonio Stabile, cui si deve anche ?l?Eterno? sulla parete destra.

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