Tralasciando l?analisi del voto europeo è utile avventurarsi in qualche riflessione sul voto amministrativo in Basilicata.
Le premesse e le previsioni della vigilia si sono concretizzate. E altrimenti non poteva essere. Le due Amministrazioni Provinciali sono rimaste saldamente della maggioranza uscente, anzi, in termini percentuali, la forbice, nei confronti delle opposizioni, si è ulteriormente allargata.
La Basilicata si conferma, nel panorama nazionale, una regione dove il centrosinistra ha messo radici profonde, ma chiamarla ?Basilicata rossa? non è esatto, la coalizione può contare sì sull?apporto dei tradizionali partiti di sinistra ma il nocciolo duro è rappresentato dalla Margherita, senza trascurare l?apporto dell?UDEUR che in Basilicata può contare su percentuali assai più consistenti della media nazionale.
Volendo leggere ed interpretare i numeri, in maniera sterile, non ?faziosamente? come fanno le segreterie dei partiti politici, si devono analizzare separatamente le Amministrazioni provinciali di Potenza e Matera e, per completezza di ragionamento, il voto del capoluogo di Regione.
Partendo proprio dal Comune di Potenza, è necessario rilevare che la coalizione di centrosinstra era stata più compatta presentandosi con nove partiti a sostenere Santarsiero della Margherita, e che la Casa della Libertà aveva scelto il suicidio politico presentandosi divisa all?importante appuntamento. Era apparso evidente che non ci sarebbero stati dubbi sulla vittoria di Santarsiero (il più votato fra i sindaci nei capoluoghi di provincia in Italia), ha stupito la portata della vittoria: 74% contro il 18% di Petrullo, candidato di AN, Forza Italia e Nuovo PSI, il misero 4% di Lofrano vittima predestinata sotto la bandiera dell?UDC. Le briciole sono andate agli avventurieri che hanno osato sfidare la corazzata Santarsiero.
La parte del leone l?ha fatta la Margherita che ha espresso il Sindaco e si è portata sui banchi del consiglio ben 12 consiglieri. Bene anche UDEUR con 7 consiglieri e DS con 6.
I potentini hanno dunque premiato chi ha professato una sorta di continuità nel rinnovamento ed hanno nuovamente mostrato di non gradire ne i candidati ne i programmi di un centrodestra assolutamente incapace di contrastare un?azione amministrativa che dura da qualche lustro. Qualcuno dei responsabili dei partiti di centrodestra dovrebbe trarne le conseguenze e farsi da parte.
Quasi analoga situazione si registra alla Provincia di Potenza dove l?ormai ex consigliere regionale dei DS Sabino Altobello è andato ad occupare lo scranno che fu di Santarsiero, trasferitosi a Piazza Sedile sulla poltrona che fu del suo ?amico? Fierro.
Anche alla Provincia di Potenza la vittoria del centrosinistra ha assunto proporzioni esagerate con oltre il 67% contro un misero 20% raggranellato da Manfredelli per la Casa delle Libertà ed il 5% raccolto dal presidente dell?ANCI ed ex Sindaco di Satriano Giuliano per l?UDC. Davvero poca cosa con un consiglio composto da 24 componenti il centro sinistra ed un?opposizione di soli 6 consiglieri. Analoga la composizione del consiglio in provincia di Matera, anche qui un inquilino di via Anzio è traslocato, l?Assessore Nigro dell?UDEUR è andato a guidare per il centrosinistra l?ente territoriale materano lasciando al collega di partito Tanino Fierro la carica di assessore alle attività produttive.
Meno eclatante ma eloquente la percentuale di consensi, il 61% ha messo a tacere le voci di chi paventava problemi per la maggioranza dopo che Carelli, ex presidente della Provincia, era traslocato alla Regione (mamma mia che andirivieni fra i palazzi del potere!) favorendo il commissariamento?ente negli ultimi mesi di consiliatura. Gli elettori lucani non hanno badato a nulla, ed hanno perdonato al centrosinistra anche questa maretta.
Solo due parole a commento delle Europee dove il dispiegamento mediatico del centrodestra è servito solo a raccogliere qualche consenso in più per alcuni esponenti di AN, ma l?impiego di mezzi e forze è stato davvero notevole.
E? da registrare, infine, la riconferma a Bruxelles dell?unico dei pochi lucani presenti nelle liste, si tratta del diessino Gianni Pittella che ha raccolto oltre 40.000 preferenze nella circoscrizione meridionale dove la superstar Dalema ha oscurato il precedente record di preferenze di Berlusconi.