Si è concluso il tour de force – elezioni.
Gli ultimi cento metri, all’ultimo giro, sono stati davvero faticosi.
Straordinario successo del centrosinistra che iridescente nelle ultime ore dello spoglio ha superato con netto distacco l’avversario, ha cavalcato solitario l’onda dei voti, mettendo in ginocchio un desueto centrodestra che si spera, abbia preso coscienza degli errori fatti prima e durante la campagna elettorale.
Il risultato delle elezioni amministrative in Basilicata è stato soddisfacente, Altobello, Nigro e Santarsiero sono stati eletti al primo turno, con percentuali strabilianti.
Secondo le attuali statistiche che in questi giorni hanno fatto divertire i più bizzarri esperti di grafici e diagrammi, Santarsiero risulta il sindaco di città capoluogo, più votato d’Italia.

Soddisfacente per la Margherita anche il dato delle elezioni provinciali poiché risulta essere primo partito in provincia di Potenza. Per strafare c’è chi afferma che le cose sarebbero andate addirittura meglio se in entrambe le Province si fossero superati certi fastidiosi localismi ed alcuni contrasti interni al partito, che in un sistema uninominale quale quello delle provinciali producono danni consistenti. La Margherita nelle città di Potenza ha conseguito il 25.6%, distaccandosi di oltre 10 punti in più dal suo avversario. Questi dati appaiono ancora più apprezzabili se si scrutano le condizioni elettorali di altri comuni conquistati dal centro sinistra.
Eccentrica la situazione di Venosa e Bernalda dove in entrambi i casi sono vincenti sindaci della Margherita.
I dati parlano da soli non c’è bisogno di commenti aggiuntivi. Sarà stato merito di un’efficace campagna elettorale?Forse il popolo si è riconfermato unico reale sovrano e questo è il suo verdetto?

Mai come quest’anno c’è stata tanta curiosità per i risultati elettorali, per molti una battaglia all’ultimo sangue; sono stati utilizzati da entrambe gli avversari tutte le armi che avevano a disposizione, anche irrilevanti tentativi di strumentalizzazione.
Si è riscontrata una consistente affluenza alle urne e presa di responsabilità perché forse già da qualche tempo ad ogni voto corrispondeva un tentativo di cambiamento. Secondo recenti statiche Puglia e Basilicata sono state le regioni che hanno avuto maggiore affluenza alle urne. In Puglia ha votato il 72% degli aventi diritto (il dato precedente era del 69,2%) e in Basilicata si è raggiunta quota 74,5% (contro il 73,8%). In armonia con questi sono i dati lucani: Uniti nell’Ulivo al 34,5% e Forza Italia al 14,5%.

Per un punto Martin perse la cappa. Dice un saggio e antico proverbio. Anche piccoli errori o distrazioni possono avere conseguenze molto gravi, la sintesi del significato latente. Secondo l’aneddoto, il monaco Martino non divenne priore perché, trascrivendo l’iscrizione posta sulla porta del convento: “Porta patens esto nulli claudatur honesto”, che significa “Stia aperta la porta, non si chiuda a nessun uomo onesto”, mise un punto dopo la parola nulli, dando alla frase un significato del tutto differente. L’iscrizione, infatti, divenne: “La porta non si apra per nessun e si chiuda per l’uomo onesto”. Sono le piccole distrazioni ma rilevanti del governo e del partito che lo rappresenta che hanno creato perplessità e forse i primi motivi che hanno scoraggiato l’opinione pubblica. Lo stesso Silvio Berlusconi ha esordito in una recente intervista recitando il mea culpa: “Le elezioni europee hanno mostrato una seria difficoltà nel rapporto fra i governi e l’opinione pubblica, in gran parte spiegabili con il ciclo economico negativo da cui si sta cercando faticosamente di uscire”.

Diplomaticamente si congratula con l’avversario come è eticamente previsto anche nella più sanguinaria partita di calcio.

La vittoria, la sorpresa. Il risultato conseguito da Alleanza popolare-Udeur alle elezioni rappresenta un elemento di forte novità politica, con quasi quattromila voti in più alle europee e alle provinciali, questo dimostra che il partito ha saputo strutturarsi e articolarsi anche in periferia.
Il risultato premia in maniera puntuale il lavoro fatto anche nella città di Potenza, con una conferma del peso del partito in consiglio comunale, che è anche un mandato a proseguire l’opera iniziata con l’amministrazione Fierro in sintonia con quella continuità sempre invocata dall’Udeur sia pure nel rispetto dell’esigenza di ricambio dei vertici, fatta propria dai partiti del centrosinistra.
Un’ evidenza elettorale come questa la si può solo commentare, inutili gli scongiuri anch’essi desueti, quello che è fatto è fatto, ogni voto è una responsabilità adesso bisognerà vedere come sarà il nuovo quadro politico.

EXIT

Elenchi dei consiglieri eletti al Comune di Potenza, alla Provincia del capoluogo lucano e di Matera.
La Margherita, il primo partito della Regione

POTENZA – NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

MARGHERITA – 12 seggi:
Giovanni Fiore
Rocco Ciriello
Donato Coviello
Paolo Galante
Nicola Lo vallo
Michele Mascolo
Vito Mitro
Federico Pace
Antonio Pesarini
Angelo Rinaldi
Nicola Sabatino
Daniela Fierro

UDEUR – 7 seggi:
Alessandro Singetta
Pietro Campagna
Luigi Chiriaco
Roberto Galante
Michele Graziadei
Massimo Molinari
Antonio Triani.

DS – 6 seggi:
Giuseppe Ginefra
Federico Mazzero
Giuseppe Messina
Donato Pace
Tommaso Samela
Roberto Speranza

FORZA ITALIA – 4 seggi:
Antonino Imbesi
Antonino Garramone
Fernando Picerno
Matteo Trombetta

PATTO SEGNI SCOGNAMIGLIO – 3 seggi:
Nicola Di Chiara
Giuseppe Ferraro
Leonardo Romaniello

AN – 2 seggi:
Michele Napoli
Rocco Coviello

SDI – 2 seggi:
Filippo Gesualdi
Felice Scarano

VERDI – 2 seggi:
Anna Fulgione
Nicola Mussuto

CASA DELLE LIBERTA’ – 1 seggio:
Luciano Petrullo (candidato sindaco).

PRC – 1 seggio: Marcello Travaglini.

POTENZA – NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE

MARGHERITA – 7 seggi:

Vito Di Lascio
Ignazio Petrone
Mimmo Iacobuzzi
Vittorio Mauro Zimbella
Pasquale Robortella
Rosaria Vicino
Tommaso Gammone

DS – 6 seggi:
Giuseppe Cirigliano
Matteo Di Stefano
Alfonso Carretta
Domenico Vita
Rocco Pappalardo
Sandrino Berardone

FORZA ITALIA – 3 seggi:

Romano Cupparo
Giuseppe Schettino
Domenico Martinelli

SDI – 3 seggi:
Vito Bochicchio
Rosario Sarubbi
Alfonso Salvatore

UDEUR – 3 seggi:
Vitantonio Rossi
Domenico Carlomagno
Michele De Stefano

AN – 2 seggi:
Gianni Rosa
Francesco Crocetto

DI PIETRO OCCHETTO – 1 seggio:
Antonio Caivano

PDCI – 1 seggio: Raffaele Soave

PRC – 1 seggio: Giuseppe Scelzo

VERDI – 1 seggio: Carmine Antonio Rossi

MATERA – NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE

Sono 24, oltre al presidente Carmine Nigro, i consiglieri che comporranno il nuovo consiglio provinciale di Matera.
La nuova assemblea sarà composta per il centrosinistra da sei consiglieri.

DS – sei seggi:
Antonio Montemurro
Francesco Bitondo
Giuseppe D’ Alessandro
Francesco Labriola
Achille Furioso
Antonio Santochirico

MARGHERITA – 4 seggi:
Gaetano Santarsia

Leonardo Calciano
Nicola Marino
Michele De Ruggieri

UDEUR – 2 seggi:
Vincenzo Di Pierro
Giovanni Bonelli

SDI – 2 seggi:
Francesco Tantone
Nicola Buonanova

RIFONDAZIONE COMUNISTA – 1 seggio:
Rosa Rivelli

VERDI PER LA PACE – 1 seggio:
Claudio Labriola dell’Italia dei lavori LISTA

OCCHETTO-DI PIETRO – 1 seggio:
Angelo Viccari

ALLEANZA NAZIONALE – 2 seggi:
Carmine Casulli
Cosimo Mongelli

FORZA ITALIA – 2 seggi:
Nicola Montesano
Paolo Castelluccio

UDC – 1 seggio:
Saverio Ciccimarra

Del nuovo consiglio faranno parte anche i candidati alla presidenza del centrodestra Luciano Adorisio (Alleanza nazionale, Forza Italia e Nuovo corso per Matera) e Saverio D’ Amelio (Unione di centro).

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