Quest’anno sarà la IX edizione del Pollino Music Festival uno dei più attesi appuntamenti musicali della Basilicata, non si tratta di una semplice rassegna musicale; il festival va prima di tutto considerato come spazio condiviso per gruppi emergenti, produzioni artistiche, utile esperienza e momento promozionale per giovani musicisti.
Anche per quest’anno è previsto un cast consistente d’artisti di fama nazionale dagli Afterhours, a Caparezza, Bugo, 24 grana sud Sound System e molti altri, inizierà il 30 luglio e terminerà il primo agosto.

La località la stessa degli anni passati: San Severino lucano.
Si tratta di una manifestazione importante che smentisce l’idea di chi fino a qualche tempo fa credeva che la Basilicata non fosse in grado di organizzare eventi simili.
Da fenomeno di nicchia il Pollino Music Festival si è candidato a entrare a far parte degli appuntamenti musicali annuali più importanti d’Italia. Basta vedere il cast e la durata dell’evento.

La stagione estiva è appena iniziata e come di consueto sono cominciate molte altre manifestazioni musicali. Sta per concludersi a Napoli il Cornetto Free Music Festival, che ha attraversato l’Italia toccando Milano e Roma.
Sul palco romano venerdì 11 giugno si sono esibiti Biagio Antonacci, Susanne Vega, le Vibrazioni e Rufus Wainwright. A fine serata, ospite d’eccezione, Sting che ha intrattenuto circa quattrocentomila persone, ripercorrendo in maniera quasi nostalgica pezzi storici dei Police.
Come ha detto il sindaco di Roma, Veltroni in una recente conferenza stampa: “tutte queste manifestazioni musicali vanno considerate come omaggio speciale alla cultura dei popoli perché la musica è l’unico concetto, l’unica essenza che attraversa allo stesso modo tutte le tradizioni, tutte le nazioni e realtà locali”.
Spontaneo il riferimento anche ad un’altra recente concerto: We are the future.

Sempre molto attenta alle tradizioni popolari italiane, a trattare con rispetto e passione la musica che appartiene alla nostra terra è invece Teresa De sio che da poco ha concluso la sua Tournèe attraversando in lungo e in largo tutta l’Italia
per portare in giro il “suo” spettacolo: Craj.
Un concerto all’aperto, un’originale festa di piazza organizzata studiando i significati più profondi e originari della musica popolare.
Difficile definirlo concerto ma, non può nemmeno essere identificato come un semplice spettacolo.
Si è trattato di un non-concerto fatto di più voci, suoni, strumenti, dialetti, colori, armonie; un non-concerto fatto di codici sincretici, di codici che anche solo per un attimo si sono uniti per creare coerenze, razionalità fuori dal conoscibile.

Un non-concerto che per un’ora è stato in grado di sospendere il pubblico dalla percezione reale del presente fino a strattonarlo a trascinarlo e a farlo girare come una trottola da Napoli a Foggia, da Foggia alla terra di Santu Paulo: il Salento.
Ospiti d’eccezione: Uccio Aloisi, i cantori di Carpino e Giovanni Lindo Ferretti in un’insolita veste da tarantolato.
E per concludere, senza dimenticare nessuno, ricordiamo che tra poco, proprio dopo il Pollino Music festival, inizierà anche Arezzo Wave Love Festival.

Sono proprio queste le esperienze che consentono alla musica di diventare il linguaggio e luogo fisico dove trovarsi insieme e vivere emozioni intense liberando la voglia di musica dei giovani attraverso l’organizzazione di grandi concerti gratuiti e non ultima la possibilità di scoprire e lanciare nuovi talenti.

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