Che in Val D’Agri non ci sia solo il petrolio non è certo una novità. Da tempo, infatti, una buona parte di istituzioni, associazioni e cittadini sostiene che la vera ricchezza di questo territorio abbia ben altra natura. A dimostrarlo, se mai ve ne fosse ancora bisogno, sono una serie di realtà ed iniziative che, nonostante un “clima” non proprio favorevole, segnano il passo.
E’ in quest’ottica che si pone la notizia del raggiungimento di un accordo tra Comunità Montana Alto Agri ed ALSIA (l’Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura) per dar vita ad un vero e proprio marchio dei “Prodotti Tipici dell’Alta Val D’Agri”. Protagonista l’olio extravergine di Montemurro, con un progetto finalizzato al riconoscimento della sua straordinaria qualità. Una nuova produzione, dunque, che va ad aggiungersi a quelle già affermate delle filiere dei Fagioli Igp di Sarconi, delle mele, dei prodotti lattiero-caseari come il “Pecorino Canestrato di Moliterno”, della carne e dei salumi.
Nell’ambito del progetto destinato agli olivicoltori dei Comuni dell’Alta Val D’Agri, i cui termini di adesione si sono chiusi lo scorso 30 Aprile, è previsto un contributo per la copertura dei costi di analisi qualitativa e quantitativa sia sulle olive che sull’olio prodotto. Agli stessi olivicoltori sarà offerto un servizio di assistenza tecnica gratuita da parte dell’Azienda Sperimentale “Bosco Galdo” di Villa D’Agri. Coinvolta, inoltre, l’Università degli Studi della Basilicata che si occuperà di svolgere le analisi chimico-fisiche ed organolettiche sulle olive, mentre un ente esterno seguirà e certificherà l’intero processo produttivo. Un progetto che mira, in pratica, ad avviare nuove e più razionali tecniche agronomiche nella coltivazione e nella produzione degli ulivi, anche in via sperimentale. Tutte le fasi della produzione dovranno attenersi scrupolosamente alle norme fissate dall’apposito disciplinare tecnico, comprese le tecniche di imbottigliamento ed etichettatura.
In virtù di un’ importante tradizione olearia, testimoniata dalla presenza della più antica cooperativa del settore esistente in Basilicata (risalente al 1914), sarà proprio Montemurro a dare il nome al nuovo olio prodotto. Una vocazione espressa anche dal fatto che 12 dei 13 produttori che hanno inoltrato richiesta di adesione al bando, tra l’altro aperto alla partecipazione di tutti e 12 i comuni dell’Alta Val D’Agri, provengono proprio dalla cittadina nei pressi del Pertusillo. Il tredicesimo prescelto proviene, invece, dal comune di Spinoso.
Il nuovo olio sarà prodotto e commercializzato in bottiglie in vetro quadrangolari da 75 cl, con la dicitura Olio Extravergine di Montemurro “Alta Val D’Agri”, mentre l’etichetta seguirà la linea grafica del marchio del paniere comune a tutti gli altri prodotti. Proprio l’etichettatura rappresenterà uno degli strumenti fondamentali ai fini della commercializzazione poiché, a partire dal 1° Aprile 2005, per tutti i prodotti posti in commercio sarà obbligatoria la cosiddetta rintracciabilità capillare. Per far fronte a tale esigenza un aiuto potrebbe venire dalle nuove tecnologie. Attraverso l’attribuzione di un codice identificativo ad ogni bottiglia, infatti, sarà possibile ricostruire in internet tutto il percorso produttivo.