?Il ritiro del Programma annuale per la salvaguardia e la valorizzazione ambientale, stabilito dal Presidente del Consiglio Regionale, De Filippo, è una prova evidente della approssimazione ed improvvisazione che caratterizza l?operato della Giunta Bubbico? lo ha dichiarato il capogruppo dell?UDC, Antonio Melfi, cui si deve la sollevazione della pregiudiziale che ha fatto decidere De Filippo nel senso del ritiro del provvedimento. Non si è trattato di un mero cavillo giuridico ma della affermazione della validità incontestabile del diritto: impossibile approvare un Piano che viene elaborato per dare ?piena attuazione? alla L.R. 42/98 nella medesima seduta consiliare in cui la Giunta propone un disegno di legge di modifica alla stessa, proprio nelle parti sostanziali alle quali il piano stesso si richiama in materia di nuove procedure per il reclutamento del personale idraulico forestale; ogni atto conseguenziale, per essere legittimo, deve necessariamente attendere la entrata in vigore, con la pubblicazione sul BUR, della legge che si è andati a modificare. Pur volendo sorvolare, continua Melfi, sull?atteggiamento antidemocratico assunto anche in questa circostanza dal governo regionale nell?elaborare il Piano di forestazione dando per scontata, alla maniera castrista, l?approvazione del disegno di legge, non è ammissibile avvalorare procedure finalizzate esclusivamente a veicolare un messaggio di propaganda elettorale senza la minima considerazione per la salvaguardia e l?incremento dei livelli occupazionali, per la tutela dell?ambiente e del territorio. Il disegno di legge appena approvato, è comunque tardivo di oltre due anni rispetto ai Decreti Legislativi ai quali il governo regionale si richiama solo per giustificare la fretta di elargire agli operai forestali un contentino a ridosso delle elezioni, unitamente, magari, al fac-simile di una scheda; Melfi ha dichiarato di avere già predisposto una PdL di modifica all?intera normative in materia forestale per sanare gli squilibri e le incongruità vistose contenute nel nuovo testo approvato dalla maggioranza.
La approssimazione e l?improvvisazione sono vistose, prosegue il capogruppo dell?UDC, soprattutto per quanto riguarda il piano antincendio: niente si è fatto in due anni dall?entrata in vigore della legge quadro 353/00; ora ci si arrabatta ad inventarsi un coordinamento degli interventi di lotta attiva facendo ricorso al Corpo Forestale dello Stato. A che serve, allora, la Regione? Perché non si è ancora istituita la Sala Operativa Unificata Permanente? In conclusione, afferma Melfi, si attende la presentazione del programma di forestazione secondo l?iter procedurale corretto, per potere affrontare nel merito le questioni che si propongono: tutti i ritardi, come è chiaro, sono addebitabili al governo regionale – forse anche a quello nazionale per avere fissato le elezioni a Giugno! -.