Si è tenuta nel quartiere fieristico di Tito Scalo dal 20 al 23 maggio scorso la II Edizione della manifestazione ?Arcobalonia? a cui hanno preso parte oltre 1000 bambini lucani delle province di Potenza e Matera. L?iniziativa è stata curata dalla Fism (Federazione Italiana Scuole Materne Cattoliche) con il contributo di vari Enti e privati. Le quattro giornate hanno visto protagonisti bambini di circa 50 scuole aderenti al Progetto. Accompagnati da genitori ed insegnanti, sono approdati nella variopinta e magica città di Arcobalonia, dove hanno avuto modo di vivere e sperimentare attraverso una serie di attività ludiche e manipolative il senso e il valore del TEMPO. Per l?occasione sono stati realizzati infatti diversi laboratori grafico-pittorici, manipolativi e creativi, parchi giochi, sale per il cinema, danza e pattinaggio. Pannelli illustrativi e stend hanno invece ospitato i sorprendenti lavori realizzati nel corso dell?anno dalle scolaresche partecipanti, dimostrando ancora una volta che giocando e divertendosi si può imparare meglio e di più.
Soddisfatti anche gli organizzatori del progetto: Edmondo Soave (Cooordinatore Regionale della Fism), Fernando Barbaro (responsabile per il potentino), Olimpia Fuini e Nicola Piccella di Matera.
Di seguito riportiamo a tal proposito una interessante dichiarazione della Presidente Provinciale della Fism di Matera Olimpia Margherita Fuina.
I genitori ad ARCOBALONIA
Ho raccolto, fra tanti, le testimonianze di alcuni genitori che hanno partecipato alla manifestazione “ARCOBALONIA” organizzata dalla Federazione Italiana Scuole Materne Cattoliche (FISM) presso l’Ente Fiera di Basilicata nella Zona Industriale di Tito (Pz) con il contributo di vari Enti e Privati generosi e disponibili.
Le testimonianze, diversamente da quanto accade di solito, non sono state raccolte attraverso dichiarazioni o interviste ma osservando i genitori accanto ai propri figli; quasi carpendo di nascosto i loro segreti e le dinamiche con cui si sono messi in “gioco”.
Il titolo stesso della manifestazione, “E’ TEMPO DI BAMBINI”, se per un verso rimarcava la centralità del bambino quale protagonista del percorso educativo indirizzato a conoscere il tempo, il suo uso ed il suo valore, d’altro canto rimarcava la necessità del “tempo” da dedicare ai bambini; richiamava i genitori e gli educatori a dedicare più tempo e soprattutto più attenzione al tempo trascorso con i propri figli e con i bambini in genere. Ed ecco che emerge l’uso del “tempo” di alcuni genitori che hanno lavorato almeno due mesi per predisporre quanto necessario all’iniziativa. Gente comune che ha dedicato attenzione ed anche umile lavoro di “manovalanza”. Come pure spiccano i genitori che, insieme con gli educatori, hanno
collaborato all’allestimento degli stand; in alcuni casi percorrendo centinaia di chilometri.
E poi, eccoli alle prese con i figli, in giro per gli stand, attenti e partecipi dei giochi come dei laboratori; spesso alle prese anche con i bambini di altri genitori che, per mancanza di “tempo”, non sono potuti
intervenire personalmente. Ma la partecipazione all’iniziativa era troppo importante perchè restassero a casa a lamentare un papà troppo impegnato o una mamma alle prese con le faccende di tutti i giorni. E così, rimango colpita dalla paternità/maternità di questi genitori che accompagnano oltre al proprio il figlio dell’amico o l’amichetto del proprio figlio. E si vedono tutti i “tipi” umani, c’è l’operaio che è un pò intimidito da tanto “movimento” e che sostiene un “cucciolo d’uomo” mentre attraversa, a piedi scalzi, il percorso nel bosco. C’è il Direttore della Banca alle prese con una “cucciola” che affronta imperterrita ed instancabile i “gonfiabili”, salendo e scendendo per ore da percorsi che sfiancherebbero Tarzan. C’è la nonna, mandata a custodire il nipote, che fatica a stare dietro alle giovani energie del figlio di sua figlia e rimugina tra sè e sè che ai suoi tempi tutte queste cose non c’erano.
Poi, quando il nipotino la porta a vedere la “ruota del tempo” e si riconosce nella foto con il bimbo di pochi mesi nel giorno del battesimo, si commuove e non sa nemmeno perchè ma cosa importa. “I vecchi subiscon le ingiurie degli anni, non sanno distinguere il vero dai sogni. I vecchi non sanno nel loro pensiero, distinguer nei sogni il falso dal vero”, diceva Guccini; ma non è così. I vecchi percepiscono il “tempo” ed il suo scorrere e si commuovono quando si accorgono che una nuova generazione verrà, un rametto esile del tronco possente della propria storia sta crescendo, è ben alimentato e circondato da attenzioni, è educato. No, il tempo non è nemico: è tempo di bambini. (Olimpia Margherita Fuina Presidente Provinciale FISM ? Matera)
Nella foto in alto Olimpia Margherita Fuina