La singolare sensibilità di Mario Serra, scrittore lucano, si dispiega liberamente nei suoi scritti tendendo man mano al meraviglioso e al fantasioso. L?esigenza di raccontare e raccontarsi forse è antica quanto l?uomo; non è soltanto un mero processo letterario ma appartiene a quel patrimonio proprio dell?oralità che ha fatto man mano la cultura dei popoli. Lo scrittore materano, tra i diversi generi letterari, privilegia la favola.
Che cos?è un genere letterario? Croce lo definiva una ?terminologia pratica?, una Bastiglia che pretese d?imprigionare fantasmi e che fu trionfalmente abbattuta quando i fantasmi, avevano cambiato luogo. Ciò che s?imprime nel ?genere? scaturisce dalla necessità di dare una forma a parole che al di fuori di un certo tipo di struttura risulterebbero disarticolate. Si racconta per comunicare, esprimere un messaggio ma al fine di renderlo fruibile, è necessario modellarlo, calarlo in forme e generi; dal mito alla favola, dall?epica alla lirica sino ad arrivare alla novella e al romanzo. ?Homo ludens et illudens?, ognuno di noi deve inventare delle storie in cui proiettarsi, vedersi protagonista e ascoltarne delle altre da cui far emergere il proprio alter ego eroicizzato. La favola è molto vicina ai ragazzi per via del linguaggio semplice, facilmente comprensibile ed è un valido strumento di crescita. Spesso, infatti, il limite dei libri è proprio quello di spaventare e frenare subito i ragazzi nella lettura a causa della complessità linguistica che si riscontra da un punto di vista lessicale e semantico.
Gli scritti di Serra non hanno falsi ed inutili moralismi ma il loro scopo è d?indurre alla meditazione ed alla riflessione, dal momento che la società odierna non ci offre molte occasioni per farlo. Nel 1979, lo scrittore pubblica un volume di favole lineare, chiaro e semplice; la stessa chiarezza espositiva la ritroviamo nel volume ?Favole di animali e cose?, una raccolta di 43 favole molto coinvolgenti; il tutto ruota sul contrasto vizio-virtù; non mancano prepotenza, furbizia, arroganza, debolezza; ogni vizio umano trova posto in una tipizzazione chiara, inequivocabile e diretta. Apparentemente sembra prevalere la legge del più forte, emerge un?aridità spirituale che non lascia trasparire alcun sentimento positivo ma all?improvviso uno squarcio di speranza lascia intravedere nobili valori, l?amore, l?amicizia, la solidarietà.
Ricordiamo l?altro scritto: ?Luigino e i segreti della natura? avente come protagonista uno sveglio e allegro ragazzino, Luigino. La sua voglia di esplorare e conoscere nuovi mondi lo spinge a porsi mille domande. L?intreccio di microstorie inserite in macrostorie è particolarmente avvincente. Nel racconto ?Un pomeriggio come tanti?, Luigino e la sorellina sono in casa, tranquilli e il bambino narra alla sorellina la storia del caprettino; finalmente c?è una conclusione felice e positiva: il caprettino riesce a scappare dalla cattiveria e dalle grinfie del lupo. I due cominciano a giocare, si divertono, man mano scoprono la misteriosità delle cose e degli oggetti circostanti, si pongono domande e la mamma cerca di dare loro esaurienti risposte. Luigino è un bambino sveglio, intelligente e curioso, ama l?avventura e lasciandosi convincere dal birichino Leonardo, suo amico, un giorno esce di casa senza avvertire la mamma; al ritorno sarà rimproverato ma non avrà una rigida punizione dai genitori; educare, infatti, è diverso da punire, significa guidare, condurre, insegnare a crescere.
Spesso molti genitori sono aggressivi con i figli ma è necessario riuscire a controllarsi ed utilizzare le tecniche dell?ascolto è fondamentale. La collera, come qualsiasi altra emozione o sentimento può essere adeguatamente controllata. Non aveva torto Cartesio quando sosteneva che ?il fine principale della prudenza e dell?autocontrollo è d?insegnarci ad essere noi stessi maestri delle nostre passioni ed a controllarle e guidarle in modo da rendere sopportabili i mali che esse possono produrre e derivare da esse gioia?. La produzione letteraria di Serra, dunque, investe anche la sfera pedagogica offrendo preziosi ed interessanti spunti di riflessione per migliorarsi e mettersi continuamente in discussione.