Protagonisti principali della nostra pagina culturale sono vari scrittori lucani costantemente impegnati in un percorso letterario che riesce a dare dignità letteraria ad una terra purtroppo dimenticata da molti, la Lucania. Saggista e critico letterario predilige il genere favolistico nel quale far spaziare la fantasia e la creatività di piccoli e grandi lettori; è difficile dare originalità a ciò che è patrimonio comune ma Caserta ci riesce benissimo. Le origini della favola risalgono al greco Esopo; è un genere nuovo al quale Fedro aderirà con un preciso programma poetico: suscitare il riso e insegnare agli uomini a vivere con prudenza.
Le favole piacciono molto ai ragazzi, la brevità dei componimenti e l?intento moraleggiante ben si prestano ad interessare le giovani menti; attraverso la pedagogia favolistica si scoprono le più profonde verità ,vengono alla luce dolenti note e le anomalie dell?esistenza umana.
Nel 1989 lo scrittore lucano pubblica ?La bella fiorita? contenente 33 racconti il cui intento pedagogico-didattico è quello di educare ed esaltare valori quali lealtà, amicizia, senso del dovere, rispetto, maturità, responsabilità ed altruismo.
A questo punto occorre fare un?importante precisazione.Nelle fiabe non si raccontano semplicemente delle storie ma più precisamente troviamo delle narrazioni.
?Storia? e ?narrazione? sono la stessa cosa?
Penso proprio di no. E? d?obbligo un chiarimento terminologico. Il termine ?storia? indica semplicemente il contenuto di un racconto; più precisamente quella serie di situazioni formante uno spaccato di realtà.
La narrazione, invece, rinvia a quell?insieme di gesti che danno vita al racconto stesso.Sì, le favole non sono fatte solo di parole e fantasia ma anche e soprattutto di gesti, mimica, sguardi ed atteggiamenti. Nella favola qualsiasi ?elemento?, anche il più insignificante, può parlare e comunicare qualcosa; non importa se si tratti di uomini o animali,di aneddoti storici, novelle, episodi o arguzie di vario genere; l?importante è che il tutto corrisponda alle esigenze e agli scopi di una complessa e attuale rappresentazione della vita.
Negli scritti di Caserta, l?impronta lucana è forte: paesaggi assolati, umili case e nomi di persona caratteristici della regione. Saggista di spicco, nei suoi scritti, ci presenta un fenomeno strettamente e spiacevolmente legato al nostro Sud:l?emigrazione. Un tempo dal nostro Paese partivano moltissimi emigranti; la maggior parte di essi era costituita da contadini analfabeti, costretti a lasciare gli affetti, la quotidianità e semplicità delle piccole cose, aggrappandosi a false speranze ed evanescenti sicurezze. Quali attese? Alcuna ma un?unica certezza: dover abbandonare la patria e la famiglia per cercare fortuna in paesi lontani e sacrificarsi nei lavori più umili.
Il protagonista del racconto ?Il pozzo? rivive e ricorda in prima persona le vicende di una difficile esistenza fatta di stenti, duro lavoro ed infiniti sacrifici. Emigrato come tanti suoi concittadini in Canada, a distanza di molti anni, rientra nella sua città natale, Matera rivedendola con occhi profondamente diversi. Che cosa è cambiato? Tutto o forse niente.
E? passato tanto tempo, le persone sembrano essere cambiate, quasi non si riconoscono più, ci si trova a riesplorare e conoscere un luogo diverso; si avvertono emozioni insolite, anche queste appaiono del tutto nuove ,sono sempre più forti e profondamente coinvolgenti.
Nelle parole del protagonista, Rocco Tataranno, nessuna rabbia o amarezza ma tranquillità e pacatezza, talvolta velata di sottile ironia. Come giustificare il titolo del racconto ?Il pozzo?? Esso rappresenta metaforicamente il luogo della memoria a cui poter attingere immagini e ricordi.
Giovanni Caserta, occupandosi di critica letteraria, non può non ricordare la grande poetessa lucana, in ?La triste storia di Isabella di Morra? con tenente poesie da lei scritte. Altra rilevante figura dello scenario letterario italiano è Carlo Levi, presentato dallo scrittore lucano nella ?Nuova introduzione a Carlo Levi?. Da non dimenticare, inoltre, la ?Storia della letteratura lucana?, pubblicata nel 1997, nella quale lo scrittore fa un?attenta e precisa analisi di scrittori lucani.