Partiti e candidati lavorano a ritmi forsennati, sulla stampa locale viene data grandissima evidenza alle tematiche elettorali, comitati elettorali spuntati come funghi. Ci sono ben sedici liste in lizza con sei candidati Sindaco. I favori del pronostico sono tutti per Vito Santarsiero della Margherita, ormai ex presidente dell’Amministrazione Provinciale che si candida a succedere a Gaetano (“tanino” per tutti) Fierro sulla poltrona di primo cittadino. E’ singolare rilevare che negli ultimi due anni Fierro e Santarsiero si sono punzecchiati tante volte e si era venuto a creare un dualismo imbarazzante per la maggioranza di centrosinistra, ora c’è questa strana staffetta che vede Santarsiero raccogliere il testimone di Fierro.
Santarsiero può contare sull’appoggio compatto dei nove partiti che compongono la coalizione (Margherita, DS, SDI, Patto Segni, UDEUR, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Verdi, Di Pietro-Occhetto). Il programma del probabile futuro Sindaco si basa su tre slogan: identità, solidarietà, funzionalità. Si promette attenzione per l’ambiente, la cultura e la salute. Si porrà attenzione affinché l’identità di città leader nella regione si realizzi. Le priorità dell’azione riguardano il Centro Storico, le strade e le campagne. Il più accreditato concorrente a ricoprire la carica di Sindaco dovrebbe essere Luciano Petrullo che può contare sull’appoggio di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Nuovo PSI. L’azione del Sindaco Petrullo, in caso di elezione, riguarderebbe innanzitutto la viabilità ed il traffico, si metterà mano poi all’eliminazione delle barriere architettoniche, al recupero del patrimonio immobiliare ed alla costruzione del nuovo Cimitero. Un occhio di riguardo è riservato alle politiche sociali.
Il separato in casa (della libertà) Vincenzo Lofrano dell’UDC si contenderà i voti moderati del centro destra. Lofrano capo-gruppo uscente dell’UDC pone ai primi posti del suo programma le politiche sociali, la qualità della vita, la realizzazione del Piano delle Campagne, la rivitalizzazione del Centro Storico e dei Rioni, e l’impegno a favore dei giovani. Gli altri tre candidati sindaci non godono di alcun credito e partono sicuramente battuti. L’ex deputato socialista Nicola Savino ha fondato “L’altra Lucania”con l’intento di favorire la partecipazione alla vita politica, occuparsi del disagio giovanile, battersi per la costruzione del nuovo Cimitero, operare per far tornare a vivere il Centro Storico, propone di creare quartieri separati per gli uffici e per le scuole in modo da risolvere il problema della congestione del traffico.
Il “capo” del CDC Gianfranco Nardella si batterebbe, in caso di una improbabilissima vittoria elettorale, per eliminare i parcheggi a pagamento e per una generale rivisitazione del piano traffico, per la creazione di un parco divertimenti, per abbassare l’ICI, la creazione dei bagni pubblici, la delocalizzazione del terminal dei bus, per cambiare gli orari di accesso al pubblico agli uffici comunali. Anche Vincenza Spano, unica donna candidata a Sindaco, non ha alcuna probabilità di diventare la first lady di Potenza con i voti che riceverà il suo movimento, MCCR del Mediterraneo, ma pone in evidenza due grandi emergenze: Centro Storico e traffico.
Fatta una doverosa sintesi sui programmi e sui candidati Sindaco di Potenza non si può fare a meno di rilevare che ci troviamo di fronte a programmi fotocopia e in presenza di alcuni avventurieri della politica che potevano risparmiarsi una già programmata figuraccia.
Lo strapotere del candidato del centrosinistra sostenuto da oltre la metà delle liste si concretizzerà quasi certamente con una elezione al primo colpo in quanto appare del tutto improbabile che si arrivi al ballottaggio. Alcune liste del centrosinistra hanno dei candidati “forti” che porteranno un mare di voti. Il problema per Santarsiero verrà al momento di formare la giunta in quanto ci saranno ben nove partiti da accontentare ed i posti di comando non sono tali da soddisfare tutte le aspettative. Qualche sconfitto “eccellente” sarà chiamato a presiedere l’ACTA ora in quota UDEUR, altri andranno ad occupare i Consigli di Amministrazione dei tanti Enti sub regionali.
Il centrodestra non ha che sperare in un miracolo e fare ammenda sui motivi che hanno portato a correre separatamente. Un primo successo sarebbe quello di arrivare al ballottaggio. Solo così gli attuali belligeranti potranno riunirsi nella Casa delle Libertà e sperare che il 27 giugno, giorno dell’eventuale “spareggio”, gli elettori del centrosinistra vadano tutti al mare. Gaetano Brindisi, il metereologo tutto lucano ci dica che tempo farà quel giorno. Ma non è escluso che quel giorno il nuovo governo della città capoluogo di regione si sia già insediato.