Le agitazioni avvenute nell?ultimo periodo nella Fiat-Sata di Melfi richiedono una riflessione sulle trasformazioni del lavoro e i cambiamenti culturali che esso provoca. Le cause di tutto ciò vanno probabilmente ricercate nei ritmi a cui sono sottoposti i lavoratori, il differenziale salariale tra questi e i lavoratori degli altri stabilimenti, ma non solo. A questo va aggiunto che la presenza di una multinazionale quale la Fiat ha potuto produrre, come diversi lavori accademici hanno rilevato, mutamenti culturali all?interno di una società per molti aspetti tradizionale e in cui una presenza operaia non era così radicata come in altre aree d?Italia di più antica industrializzazione. Nel contempo, l?andamento dello sciopero e i risultati ottenuti costituiscono un fatto ?nuovo? rispetto a molto affermazioni sostenute da quanti, negli ultimi anni, hanno teorizzato la scomparsa di una classe operaia come soggetto politico sindacale.
Si cercherà di comprendere i motivi della protesta a partire dal punto di vista dei diretti interessati, attraverso il racconto delle concitate ore dei picchetti, dei blocchi fino agli scontri avvenuti con le forze dell? ordine. In secondo luogo, si cercherà di mostrare tali cambiamenti da un particolare punto di vista, quello delle donne. Attraverso le storie di vita si cercherà di mettere in evidenza come l?esperienza di fabbrica ha contribuito a far evolvere identità della donna quale fondamentale elemento di riproduzione sociale.