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La Biennale scopre il Sud

La prestigiosa Biennale di Venezia, uno dei principali appuntamenti nel panorama mondiale dell’arte contemporanea, sbarca in Basilicata. Dalla fine del mese sino ad ottobre, infatti, due mostre che hanno fatto parte della 50esima Esposizione d’Arte Internazionale “Sogni e Conflitti. La dittatura dello spettatore”, tenutasi a Venezia dal 12 giugno al 2 novembre 2003, saranno ospitate in regione.

L’iniziativa rientra nel programma “Sensi contemporanei”, un progetto per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione dei contesti architettonici ed urbanistici nelle regioni del sud Italia, che vede il coinvolgimento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Biennale di Venezia e delle regioni aderenti all’iniziativa. Oltre alla Basilicata, infatti, sono coinvolte anche Abruzzo, Campania, Molise, Puglia e Sicilia. Un sud che si “candida”, come si legge nella presentazione del progetto, “ad essere parte attiva dei flussi di gusto che attraversano l’Europa e le sue capitali” sia come realtà che “protegge e conserva le memorie della storia”, sia come capacità di espressione di “valori, progetti, personalità e percorsi legati alla contemporaneità”.

Proprio dall’idea di un patrimonio culturale, che sia elemento costitutivo dell’identità locale e risorsa strategica da valorizzare come fattore decisivo per lo sviluppo economico e sociale, prende corpo la volontà della regione Basilicata di attivarsi per ospitare i due eventi. Verranno riproposte, in particolare, le mostre “Movimento-Movimenti” (a Matera, Palazzo Lanfranchi dal 30 maggio al 5 ottobre) curata dal Direttore della Biennale, Francesco Bonami, e “Sistemi individuali” (a Potenza, Museo Archeologico Provinciale dal 29 maggio al 30 ottobre) a cura di Igor Zabel, Direttore del Museo d’Arte Moderna di Lubiana. La prima propone una selezione dei migliori film e video della Biennale, che offre allo spettatore la possibilità di poter vedere a confronto, in un unico spazio espositivo, diversi modi di interpretare ed usare l’immagine in movimento da parte di artisti contemporanei. “Sistemi individuali” presenta, invece, una riflessione su particolari temi della modernità attraverso il lavoro di artisti che hanno costruito i “loro sistemi” in ambiti come tecnologia, sapere, società e cultura quale espressione fondamentale della contemporaneità.

Va ricordato, in chiusura, che accanto alla promozione dell’arte contemporanea sarà abbinata la valorizzazione dei siti e dei contesti urbanistici con l’individuazione di nuovi itinerari turistico-culturali. Previsto, ad esempio, il recupero di edifici e spazi pubblici, come l’ex centrale del latte di Potenza e l’ex convento di S. Lucia a Matera, con l’obiettivo a lungo termine di dar vita a due sedi permanenti per continuare ad ospitare le attività della Biennale in Basilicata anche nei prossimi anni.