TREND EXPO: NUOVE PROFESSIONI CON I PRODOTTI TIPICI
Dalle tradizioni rurali nascono le professioni del futuro. E? il caso del ?Valutatore di qualità?, una sorta di garante del mangiare sano. Se n?è parlato al workshop su ?Nuovi profili professionali per la certificazione dei prodotti tipici, promosso dall?Alsia nell?ambito del calendario convegnistico di Trend Expo 2004. Nel corso dell?appuntamento l?Alsia ha presentato la positiva esperienza condotta a Rotonda, nell?ambito di un progetto attuato in collaborazione con l?Ente Parco Nazionale del Pollino, per la valorizzazione del marchio del parco, che riguarda quattro filiere: ortofrutta, cereali, salumi e prodotti lattiero-caseari.
Nell?ambito di tale progetto è stato attivato un corso di formazione al quale hanno partecipato quindici laureati, cinque dei quali, dopo un ulteriore periodo formativo presso un?azienda del settore, hanno conseguito la qualifica di valutatori di qualità e sono abilitati per la libera professione.
Quelli di valutatore di qualità e di analista sensoriale, è stato spiegato nel corso del workshop ad una nutrita platea di studenti, sono profili professionali sempre più richiesti dal mercato del lavoro, dal momento che il consumatore tende sempre più a preferire prodotti tipici, ovvero legati alle tradizioni rurali del territorio, e certificati sulla base di specifici disciplinari. Compito del valutatore di qualità è proprio quello di assicurare la rispondenza del prodotto ai requisiti descritti nel disciplinare.
TREND EXPO: IL LAVORO DI GRUPPO
Evitare le trappole del conformismo, approfondire criticamente le tesi in ballo, ?eleggere? un facilitatore della comunicazione, che coordini il team e ne sintetizzi le linee di pensiero. Sono i segreti per ottimizzare e far funzionare il lavoro d?équipe, mostrati dal counsellor Paolo Danza nell?incontro di oggi pomeriggio dal titolo ?Lavorare in team. I circoli viziosi ed i circoli virtuosi del lavoro di gruppo?. Questo tipo di attività ? è stato detto ? può conoscere diversi fattori di intralcio: il conformismo, il giudizio, la monopolizzazione del discorso, la vaghezza e quindi la mancanza di approfondimento, la deviazione dal tema.
?Per evitare questi circoli viziosi ? ha spiegato il relatore, che si occupa del servizio counselling all?Università di Basilicata – è opportuno tenere presenti alcuni capisaldi. Innanzitutto, la figura di un facilitatore della comunicazione, che svolga opera di sintesi, dia e tolga la parola ai membri del gruppo, focalizzi i contenuti. Altro punto fondamentale è evitare la trappola del conformismo, valorizzando la diversità di opinione. Infine, l?approfondimento delle tesi, tenendo presenti sia le argomentazioni, sia le controargomentazioni?.
Il workshop è stato curato dal servizio di Counselling psico-motivazionale dell?Ateneo lucano, che si occupa del sostegno di studenti con problemi legati al corso di studi o alla perdita di entusiasmo.