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Voce ai suoni del nostro Sud

Stiamo dando ampio spazio alla cara Lucania ed ai suoi scrittori; alcuni più noti, altri meno ma un?unica e sola passione li accomuna: l?amore per la propria terra ed il desiderio di renderla immortale nei cuori.

BEATRICE NOLE?, autentica scrittrice, ha dato voce ai suoni del nostro Sud.

?Vicoli e vaniglia?, primo libro di narrativa, esce nel 2000; è un titolo fortemente connotativo in cui si prende atto di una densità di ricordi, colori, odori e sapori che hanno aromatizzato l?infanzia della donna.

Il lettore riesce a tener desta l?attenzione sia per l?argomento centrale che per la leggerezza ed essenzialità dello stile. Perché ripercorrere e risalire alle proprie radici? E? solo grazie ad esse che si può irrobustire e fortificare la nostra identità e diventare adulti.

L?immobilità e la staticità dell?ambiente non comportano stasi emozionale e sentimentale; gli affetti, i valori vengono comunicati e trasmessi in maniera forte. La protagonista principale della storia, Margherita, cresce man mano e si rende conto di subire il fascino e l?influenza delle persone che la circondano, il padre, il fratello, uno zio in particolare.

Non è semplice ?sposare? presente e passato ma la scrittrice riesce a fonderli in maniera autentica cercando di carpirne ciò che le servirà per definire meglio i contorni della propria identità. Il tempo non ha alterato la dolcezza ed i sapori infantili né ha trasformato la semplicità e genuinità di cibi frugali ma gustosi.Un velo di vaghezza e mistero contorna alcuni personaggi, ad esempio, Rosa ma negli scritti della Nolè risultano essere dominanti i tratti del contadino; è lui che ogni giorno si sottopone ad un duro lavoro; le mani sono incallite ma la sua fatica non ha reso duro ed aspro il cuore; ogni giorno la preziosità e semplicità della terra lo lega alle proprie radici gratificandolo.
Uno stile semplice e limpido caratterizza la narrazione oggettiva della scrittrice. Domina incontrastato il silenzio; un silenzio fatto di parole e musica; può sembrare paradossale ma è in esso che si ascoltano suoni costantemente coperti da una rumorosità che non permette nemmeno di sentirli. Differenti odori danno una fragranza particolare ma c?è un profumo insolito, inebriante che suscita forti sensazioni, quello di vaniglia.

Ogni singolo istante della nostra esistenza trasmette sensazioni uditive, tattili, olfattive e visive. Anche un vecchio edificio scolastico emana un odore di libri, di autentica ed antica saggezza; i colori caldi si mescolano ai freddi, il tutto in una magica sinfonia di note.Ancora profumi, quello di marsala, d?incenso e di fiori e poi suoni, un mirabile gioco di rime e ritmi. Dalla bottega del fabbro sopraggiunge il rumore del martello, si odono voci, schiamazzi e canti di donne in processione.

Forse non è più possibile far rivivere le emozioni di un tempo ormai passato ma la scrittrice spera lascino uno strascico nell?animo di ciascuno, un?impronta indelebile ad una cultura sempre più industriale che sta rischiando di perdere la genuinità propria di sentimenti che non hanno tempo.