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Potenza, l’Università, il suo futuro

A 20 anni di distanza dall?inaugurazione dell?Ateneo Lucano sono molti quelli che, scettici sulle possibilità e le potenzialità del nostro ateneo, devono fare marcia indietro e riconoscere la straordinaria forza e i grandi risultati raggiunti da una piccola Università come la nostra in questo ventennio.

Le opportunità offerte alle giovani generazioni lucane e non solo, il peso qualitativo dato alla formazione, la quantità di giovani che decidono di investire sull?ateneo lucano danno il quadro della crescita e dello sviluppo dell?Università degli Studi della Basilicata.

E questo ci sembra un ottimo punto di partenza, che possa portare in un futuro non troppo remoto le giovani generazioni lucane a scommettere e allo stesso tempo a richiedere una formazione sempre più efficiente, una formazione che si adegui agli standard europei, una formazione che dia cittadinanza ed opportunità sempre più numerose e qualitativamente valide.

E protagonista di questo processo è anche il Governo regionale al quale va riconosciuta la continua attenzione ed il forte investimento di questi anni sul tema della Formazione e dell?Istruzione.

Ma adesso è necessario aprire una nuova fase di sviluppo dell?Ateneo, una fase che guardi con ottimismo all?Europa e al suo bacino Mediterraneo.

Un nuovo progetto di ?Cittadinanza Universitaria? deve essere posto in essere dall?amministrazione comunale e dagli enti , pubblici o privati , che gravitano intorno a al complesso UNIBAS tutto.

Ateneo e Città possono cooperare , nel rispetto delle reciproche autonomie , per contribuire in maniera determinante e fattiva allo sviluppo del territorio.
Uno sviluppo che sia culturale , economico e che vada a creare sinergie con la società civile.

La Carta delle Città Universitarie approvata a Lecce e che vede Potenza tra i firmatari, deve essere la base di partenza per una nuova riprogettazione della città stessa e quindi della sua relazione con il mondo universitario in toto.
Questo è un importante documento che aiuta Comuni e mondo universitario a lavorare insieme per un unico obbiettivo: utilizzare al meglio la formazione dei giovani per contribuire allo sviluppo del territorio.

A sostegno di una nuova riprogettazione di Potenza come città universitaria c?è sicuramente il contributo dato dalla Conferenza Programmatica dei DS della città , ?La città delle reti? e nello specifico ?La città dei Saperi? ,che ha dato al tema degli ottimi spunti di riflessione e di lavoro fattivo.
La nostra proposta è quella di realizzare un nuovo progetto.

I punti chiave di questo progetto dovranno essere:

  • Valorizzare e qualificare il sistema della ricerca e degli studi attraverso il potenziamento dei servizi , delle infrastrutture ed il sostegno alle attività di studio e ricerca
  • Sviluppare un nuovo ruolo della città come centro di alta formazione , di ricerca scientifica e applicazione delle nuove tecnologie
  • Potenziare i punti di eccellenza del sistema scientifico e umanistico e al contempo promuovere processi di alta formazione attraverso la costruzione di una rete fra UNIBAS , CNR ed altri Enti Nazionali di ricerca ,le imprese ed i motori di sviluppo del territorio locale.

Ma il vero tema che oggi va affrontato e realizzato è sicuramente quello della CITTADINANZA UNIVERSITARIA.

Oggi parlare di Università e progettare ?la Città degli Studi? non ha senso se non si punta a realizza in pieno quella rete che dia diritti e servizi agli studenti universitari dell?Ateneo lucano.

Un prima importante questione da affrontare è quella della Residenzialità.

La nostra proposta è quella di progettare la Residenzialità attraverso un piano di coordinamento degli interventi e delle risorse dei diversi soggetti istituzionali anche in virtù del Protocollo d?intesa tra ANCI-CRUI-ANDISU-CNSU.

Il protocollo propone di portare avanti alcune azioni concrete come la realizzazione di Contratti Tipo.

La legge 431/99 permette di intervenire in questo senso , definendo un apposito ?contratto tipo? per gli studenti universitari che porti al calmieramento del costo degli affitti ( aumentati in città in maniera selvaggia ) e al miglioramento della qualità degli alloggi immessi sul mercato.

Altra questione importante è quella legata alla realizzazione dei nuovi ruoli professionali.
L?evoluzione dell?ordinamento italiano nella direzione di un sempre maggiore decentramento delle competenze e delle responsabilità rende necessario per i comuni la presenza nei propri organici di nuove figure professionali.

Pertanto risulta necessaria l?attivazione di corsi di Studio destinati a produrre figure professionali rivolte agli organici dei Comuni , con previsione di stage formativi da svolgere presso gli stessi.

Sempre in direzione di una piena cittadinanza universitaria si pone la questione dell?associazionismo studentesco.
Le associazioni spesso favoriscono l?inserimento degli studenti nel ?mondo Università?.

Per questo l?amministrazione comunale dovrebbe avere un filo diretto di comunicazione con queste e lavorare in modo sinergico sul tema dei servizi agli studenti (in particolar modo di quelli FUORI SEDE) in materia di offerte culturali ; Carta Studente con agevolazione sui trasporti e stipulando convenzioni con CONFESERECENTI e tutti gli altri attori del mondo commerciale per poter così risolvere il problema del ?CARO VITA?.

Una nuova e più forte rete nella città capoluogo che può diventare polo di cultura EUROMEDITERRANEA sviluppando e creando integrazione, cultura, e progetti in sinergia con le realtà universitarie del bacino mediterraneo.

Noi crediamo che la vera sfida dell?Ateneo Lucano deve essere quella di diventare il punto di fusione tra la cultura mediterranea e la prospettiva europea che per noi , giovani cittadini europei, rappresenta una vera opportunità.