Potenza 19 Aprile 2004 ore 17.00
Aula Magna di Via Nazario Sauro
Facoltà di Lettere e Filosofia Rione Francioso
Ne discutono
- Giuseppe Bianco, Centro di Geodesia Spaziale Matera
- Francesco Lelj Garolla Di Bard, Magnifico Rettore dell?Università della Basilicata
- Ermanno Testa, Comitato Promotore Patto
Intervengono
- Antonio Candela, Associazione Sui-Generis
- Daniele Gioia, Associazione University.net
- Rita Enrica Librandi, Preside Facoltà di Lettere e Filosofia
- Giuseppe Rubino, Coordinatore regionale Pax Christi
- Maria Pia Trama, Insegnante
Coordina
Daniela de Scisciolo, Presidente CIDI ( Centro Iniziativa Democratica Insegnanti )
Conclude
sen. Giampaolo D?Andrea
Componente VII Commissione Cultura Senato della Repubblica
“Un patto TRA scuola, università, ricerca che sia un patto PER la scuola, l’università, la ricerca“, nelle parole di Ermanno Testa, uno dei protopromotori del patto.
Un patto tra scuola, università, ricerca che sia un patto CON la scuola, l’università e la ricerca, così si pongono gli studenti di University.net in merito a questa apprezzabile idea del CIDI.
In patto che coinvolga anche gli studenti che possono essere propulsore propositivo anche in merito a decisioni che spesso risultano calate dall’alto e che vedono la minima interazione degli studenti stessi, come se il tutto riguardasse marginalmente loro.
“Il principio affermato da De Mauro e riportato, in sede di discussione dal Cidi, del non uno di meno, no lesser than one, si sposa a pieno con le caratteristiche della nostra associazione studentesca che per impostazione culturale può sicuramente raccogliere quest’ardua sfida. Un presupposto di massa, di piena possibilità, di uguaglianza di fatto che possa dare a tutti gli studenti realmente eguali possibiltà“.
In merito a questo principio l’idea di University.net è quella di istituire un “Bancomat formativo” spendibile da studenti con minore possibilità, ma con requisiti di merito, nella formazione post-laurea per acquisire strumenti e quant’altro possa essergli di ausilio in questo percorso …” uno di più”.
Il periodo storico particolare, dove un Governo, con un progetto chiaro in mente, cerca di recintare il pubblico per spostare il baricentro sul privato, è qualcosa che sicuramente deve risvegliare le coscienze.
In questo periodo storico particolare, che ha spogliato l’università di quel particolare e importante ruolo sociale, le docenze possono solo limitarsi a travasare nozioni, senza aiutare gli studenti a costruire un Sapere critico che permetta realmente di affrontare a meglio la vita lavorativa e non.
Nell’ottica della democrazia sostanziale, che non sia solo formale, viene scomodato il problema organizzativo. “Gli studenti, e non solo, devono avere gli strumenti per farsi ascoltare, nell’ottica della piena partecipazione“. La Crui ( Conferenza dei Rettori delle Università Italiane ), l’ANDISU ( l’associazione Nazionale degli organismi per il Diritto allo Studio Universitario ), l’ANCI ( l’associazione Nazionale dei Comuni Italiani ) e il CNSU ( Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ) hanno stipulato un protocollo d’intesa che pone le basi per la Cittadinanza piena degli studenti e che darà la possibilità di istituire un tavolo di partecipazione con il comune di Potenza, l’Ardsu, l’Unibas, le rappresentanze degli studenti e eventuali altre Istituzioni.
L’idea è quella di allargarlo anche alla Ricerca e alla Scuola. Avendo così tutti i soggetti interessati allo sviluppo del sistema Istruzione, potendo così discutere con i soggetti appropriati le problematiche e avendo la possibilità di conoscere tempestivamente le possibilità che il territorio offre alla sua università e alla sua scuola.
Posto anche l’accento sulla derivazione mercantilistica, nelle parole di Testi, del concetto di cultura, che è vista, spesso, come un bene che deve ricevere compenso nell’interazione con la società.” Bisogna ridare alla cultura quel reale valore di “bene” che non si consuma, ma che si amplifica con la sua fruizione sociale, per favorire di conseguenza quella partecipazione senza fini di lucro alle dinamiche sociali e politiche” a detta sempre di Daniele Gioia, questa deve essere una priorità per l’università e la formazione.
L’invito è quindi quello di sottoscrivere questo patto che vede come mezzo diffusione principale Internet e il Web :
www.nonunodimeno.it
www.cidi.it