Aiutare chi ha bisogno. Dedicare la propria vita agli altri. Lavorare per un mondo più giusto. Dirigere un’impresa con una missione da compiere nella società: l’inserimento lavorativo delle persone con handicap. Ecco il principio cardine della cooperazione sociale che raggruppa storie intense di significato e di impegno civile. Come quella di un ragazzo di Lauria, Giuseppe Olivieri. “Quando stavo per compiere 17 anni – si racconta Olivieri – a causa di un brutto incidente stradale a bordo della mia moto Honda 125, sulla SS Fondovalle del Noce tra Lauria e Lagonegro, ho riportato una grave lesione alla colonna vertebrale con fuoriuscita del midollo spinale che mi ha reso paraplegico.
Una volta affrontate tutte le problematiche relative alla fase medica acuta, trovato il giusto equilibrio familiare e domiciliare per cercare di affrontare al meglio tutto quello che è derivato dalla mia nuova condizione, cominciai a pensare a come dare una svolta “sociale” alla mia vita cercando di inserirmi nel mondo del lavoro e concretizzare così il mio percorso scolastico e formativo. E proprio in questa fase sono venute fuori delle difficoltà che proprio non mi sarei aspettato; nonostante i numerosissimi strumenti normativi, alcuni addirittura all’avanguardia europea, che ci sono nel nostro Bel Paese, tutte le porte cui ho bussato mi sono state più o meno cortesemente chiuse in faccia”.
Ma nello stesso momento in cui venivano a mancare le speranze per una vita normale in cui il lavoro assume un significato non certo irrilevante e lo sconforto pian piano prendeva il sopravvento, ci fu l’incontro con due ragazzi di Lagonegro che animati da fortissime motivazioni e grande spirito imprenditoriale, chiesero a Giuseppe Olivieri se fosse stato interessato a costituire una piccola cooperativa sociale di tipo “B” per occuparsi degli aspetti legati alle nuove tecnologie, all’informatica, alla telematica e ad internet. Nasceva la cooperativa sociale G.S.N. Gruppo Sociale del Noce.
“Contagiato dall’entusiasmo dei miei soci – afferma Giuseppe Olivieri – accettai con piacere e tante speranze d’imbarcarmi in questo progetto convinto che, con l’impegno di tutti, ne poteva uscire fuori qualcosa di molto positivo. Certo, soprattutto all’inizio, non sono mancate le difficoltà burocratiche ed economiche e più di una volta, devo ammettere che la tentazione di mollare tutto è stata forte, ma puntando forte i piedi e rimboccandoci le maniche oggi siamo in presenza di una realtà imprenditoriale che ha ampie prospettive di sviluppo. A conferma di questa convinzione, infatti, proprio nello scorso novembre, la cooperativa ha stipulato una convenzione triennale con il Comune di Lauria per la – manutenzione e l’aggiornamento dei contenuti dinamici del sito web comunale – che mi sta consentendo di lavorare, in qualità di “tecnico informatico”, per due giorni a settimana, curando, in concerto con lo staff comunale, i vari contenuti da pubblicare su internet”.
Quali sono, dunque, le prospettive della cooperazione sociale? “Credo fortemente sia nel futuro della mia Cooperativa, sia nel futuro della cooperazione sociale in genere che in Italia da occupazione a circa 100 mila persone – risponde Giuseppe Olivieri – è uno stimolo nuovo per le persone con disabilità, le quali possono impegnarsi secondo le proprie migliori inclinazioni e valorizzando al massimo le proprie “diverse abilità”, contando su un ambiente protetto di cui sono però parte attiva, quindi vivamente stimolate a superare la mortificante logica meramente assistenziale che ancora impera in tanti ambienti ed investire su se stesse come parte integrante nei processi produttivi e nella società in generale”. Esempio e stima.