ORDINE BASILICATA: CARO PRESIDENTE, CHE FINE HANNO FATTO LE TUE PROMESSE?
Partito due anni fa con tanti buoni propositi, il Presidente regionale dei Giornalisti consegna il “suo” consiglio” alle prossime elezioni di maggio con una relazione a dir poco dimezzata. Che dimentica alcune sconcertanti situazioni professionali sulle quali l’Ordine della Basilicata continua a tacere. Domanda: Lopomo ha cambiato idea oppure ha perso la memoria?
Non me ne vorra’ il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata, Oreste Lopomo, ma la sua relazione di bilancio all’utima assemblea degli iscritti ci delude. Sappiamo da sempre che Lopomo e’ un ottimo giornalista che paga con l’invidia questa sua bravura. Fino al punto che qualche collega professionista d’invidia, con meno medaglie professionali ma più tessere nel sindacato, e’ arrivato a detestare non solo lui ma ogni cosa e persona che possa richiamare il suo nome. Ed io ne so qualcosa…
Ci è sempre piaciuto il coraggio del giornalista Lopomo. Ma avremmo voluto rivederlo una volta messi i panni del Presidente regionale dell’Ordine. Invece, siamo rimasti delusi. All’ultima assemblea, il Presidente Lopomo ci ha infatti regalato una relazione “dimezzata”, come direbbe Giampaolo Pansa, e degna della peggiore normalizzazione. Certo, le iniziative sulla scuola di giornalismo e le “piroette” gestionali per assicurare un bilancio economico in attivo andavano dette ed accompagnate dagli applausi. Come si fa a dimenticare, pero’, che questa e’ anche una regione in cui esiste da sempre il precariato di serie A e di serie B? Lopomo sa benissimo, perche’ ne ha fatto oggetto di campagna elettorale due anni fa, che in Basilicata ci sono colleghi che si devono tutelare ed altri che, probabilmente, qualcuno pensa di sopprimere solo professionalmente perche’ c’e’ una legge penale che vieta con il carcere qualcosa in piu’.
E il Presidente dei giornalisti lucani ha ben chiaro, allo stesso modo,il clima di persecuzione e di ostracismo che da sempre viene riservato a tutti coloro che, per il solo fatto di risultare suoi “amici”- e chissà se lo sono ancora- chiedono legittimamente uno spazio professionale.Peccato, pero’, che queste cose Lopomo non le ricordi più. E peccato che si sia pure dimenticato di quanto disse e scrisse nella sua relazione 2002, promettendo che il “suo” Ordine avrebbe tutelato tutti quanti i colleghi, senza distinzione alcuna e senza discriminazione di pensiero.Parole poi disattese in questi due anni. Con due pesi e due misure che, in assoluta sintonia con un sindacato ridotto a gestione privatistica di tipo condominiale, hanno continuato a garantire la fin troppo solerte tutela e solidarieta’dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata per i soliti noti- anche in occasioni nelle quali francamente non ve ne era assolutamente bisogno- e l’assordante silenzio sulle questioni puntalmente segnalate dai cosiddetti “colleghi di serie B”.
Colleghi sfigati ai quali onoramente rivendico di appartenere.
Al Presidente Oreste Lopomo voglio allora solo ricordare, in questa occasione, che in Basilicata ci sono colleghi- non solo il sottoscritto, si badi bene- ai quali, nonostante la barbarie di alcune vicende professionali pure segnalate e a conoscenza dell’Ordine regionale dei Giornalisti, NON E’ MAI STATA DATA UNA RISPOSTA. Presso l’Ordine dei Giornalisti della Basilicata vi sono segnalazioni per ISTRUTTORIE APERTE DA ANNI E MAI CONCLUSE. E vogliamo anche metterci le ripetute lettere e sollecitazioni che, su ulteriori questioni sicuramente meritevoli di attenzione in altri ordini regionali, MAI HANNO AVUTO DA DAL PRESIDENTE DEI GIORNALISTI DELLA BASILICATA NEPPURE UNA RISPOSTA INTERLOCUTORIA.
Che dobbiamo concludere, a questo punto? Dobbiamo pensare che questo Ordine cosi’ all’avanguardia, per alcune cose, corra poi il rischio di apparire un PORTO DELLE NEBBIE quando si tratta di tutelare i soliti colleghi “sfigati” ?
Caro Presidente, vorremmo capire adesso da che parte stai?Se hai cambiato idea, puoi dircelo prima prima delle prossime elezioni di maggio per il rinnovo del consiglio dell’Ordine, in modo da sapere per chi e cosa voteremo?
E questa volta gradiremmo però una risposta senza inutili parole e unicamente con i fatti. Senza dirci, come al solito, che il tempo non ti basta mai. Bastera’ che tu sottragga solo qualche ora ai tuoi tanti convegni…
