RAPPRESENTANZA SINDACALE UNITARIA
ENTE PARCO NAZIONALE DEL POLLINO
C.G.I.L. – C.I.S.L.
Al Presidente
On. Francesco Fino
Ai componenti del Consiglio Direttivo
Dott. F. Fiore, Prof. V. Teti, Sig. L. Viola, Prof. D. Pierangeli, Dr. G. Graziano, Sig. V. Fittipaldi, Dr. C. Lofiego, Prof.ssa S. Fascetti, Sig. V. Bruno, Dr. G. Marsiglia, Dr. D. Mauro
Al Presidente della Comunità del Parco
Sig. G Palermo
Ai componenti della Comunità del Parco
Presidenti delle Regioni, Presidenti delle Province, Sindaci, Presidenti delle Comunità Montane
Al Direttore facente funzioni
Ing. Alfredo Allevato
Agli Organi di stampa
nazionali, di Basilicata e di Calabria
Al Ministero dell?Ambiente
On.le Ministro, On.li Sottosegretari
I dipendenti dell?Ente Parco Nazionale del Pollino riunitisi in assemblea il giorno 9 Aprile alle ore 11,00 presso la sede dell?Ente, a Rotonda (PZ), unitamente alle R.S.U., nelle persone di Giuseppe MILIONE e Antonio CALLI ed alle OO.SS. territoriali, nelle persone di Domenico REGINA e Giacomo LANZIANO,
DENUNCIANO
ancora una volta il grave stato di disagio e di crisi profonda, espressi nel documento di cui all?assemblea del 04/02/2004, del quale rimarcano i contenuti espressi nei dieci punti, anche e soprattutto alla luce dei comportamenti posti in essere dal datore di lavoro successivamente all?incontro tenutosi con la delegazione di parte pubblica il 4 marzo ultimo scorso,
EVIDENZIANO, IN PARTICOLARE, IL MANCATO RISPETTO DEGLI IMPEGNI ASSUNTI IN ORDINE:
1. alla definizione dell?organizzazione strutturale e dell?ordinamento dell?ente, degli uffici e dei servizi, entro 30 giorni dal 04/03/2004, così come richiesto dalla parte sindacale ed accordato dalla direzione dell?Ente, giusto verbale sottoscritto dalle parti;
2. al mancato utilizzo, al meglio, delle professionalità dei dipendenti e, per contro, al continuo ricorso alle consulenze esterne in assenza di una organizzazione della struttura e ad una determinazione dei carichi di lavoro, sottolineando, a tal fine, la inosservanza di quanto richiesto da parte delle organizzazioni sindacali e cioè della necessità che il confronto continuasse previa sospensione delle convenzioni in essere, nonché di evitare l?attivazione di ulteriori consulenze o collaborazioni esterne;
3. alla convocazione della delegazione sindacale per l?avvio del negoziato per la contrattazione integrativa;
4. alla predisposizione di un programma di attività formative dei dipendenti, contestualmente alla costituzione della commissione bilaterale in tema di formazione, a norma del CCNL, nonché, sempre a norma del CCNL, alla costituzione del comitato paritetico sul fenomeno del mobbing e più in generale alla mancata applicazione degli istituti contrattuali;
5. alla richiesta che si ponesse fine alla presenza di estranei all?apparato burocratico all?interno dell?ente ed al loro utilizzo per lo svolgimento di compiti propri degli uffici;
6. alla circoscrizione dell?operato dei diversi consulenti dell?ente, nei casi in cui il ricorso agli stessi sia confortato dalle previsioni di legge, agli esclusivi compiti delineati nelle rispettive convenzioni, al fine di evitare ingerenze nell?attività gestionale ed interferenze, oltremodo negative, nei confronti dei dipendenti.
PER QUANTO SOPRA ESPOSTO I LAVORATORI, LE R.S.U. E LE OO. SS. TERRITORIALI
CHIEDONO
a) che le problematiche sopra esposte siano affrontate concretamente, analiticamente ed esclusivamente nelle competenti sedi;
b) che venga convocata la delegazione trattante, entro e non oltre il 21 aprile prossimo venturo.
Nelle more, in considerazione del mancato rispetto degli impegni assunti nei tempi e nei modi stabiliti:
PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
con la conseguenza che:
– non saranno garantite, tra le altre, né prestazioni di lavoro straordinario né missioni fuori dalla sede di servizio, salvo i casi dai quali possano derivare all?Ente danni gravi ed irreparabili;
– si terranno, giornalmente, dalle ore 9.00 alle ore 9.30, assemblee straordinarie per approfondimenti sulle problematiche del personale.
PREANNUNCIANO
Nel caso di mancata convocazione del tavolo, entro i termini sopradetti, l?astensione dal lavoro, nonché altre forme di lotta ritenute opportune, da organizzarsi e definirsi nei tempi e nei modi previsti dalle norme in materia.
f.to le RSU dell?Ente
f.to le OO.SS. Territoriali