La produzione poetica e letteraria tipicamente lucana è ricca di profonde suggestioni, è necessario farle venire alla luce e coglierne la ricchezza dei contenuti. Accostiamoci dunque all?opera di un fine cesellatore della parola al fine di coglierne e gustarne i risvolti più minuti.

Antonio Pallottino nasce a Rionero in Vulture nel 1943. La sua prima raccolta di poesie ?L?acetosa?, viene pubblicata nel 1997, ha come sfondo storico la Resistenza e più precisamente la lotta popolare nella sua terra, volta a riscattare la dignità e la libertà umana. I tedeschi proseguono la loro marcia ma ad essa si oppone il grande eroismo del suo popolo. Non è possibile dimenticare l?eccidio accaduto nel suo stesso paese il 24 settembre 1943 nel quale furono trucidati 18 giovani innocenti e come omaggio, il poeta li ricorda tutti nominandoli ed elencandoli.

?Da nord.
Sopraggiunsero da nord.
Malaugurevoli.
Nei passi inaspettati un tumulto
Sibilò così cupo di presagi
da impensierire il cielo.
Piombarono col volo crudo di un rapace,
piombarono sulle pietre illivite.
Negli strilli storditi dei bimbi,
piombarono sulle spie angosciose dei vetri
sugli usci sbiancati.
Rivoltarono sapori ispessiti
E i robusti profumi
Dei pudori furono profanati??

Così viene descritto l?arrivo dei tedeschi.

La Resistenza è stata interpretata in maniera diversa dalla storiografia nel corso degli anni; potremmo definirla come il completamento del Risorgimento, visto che l?obiettivo fondamentale è quello di liberare l?Italia. La differenza fondamentale tra la Resistenza ed il Risorgimento è data dalla diversa formazione del movimento: la prima, infatti, è rappresentata da un movimento di massa (operai, contadini, borghesia), la seconda, invece, da aristocratici (intellettuali e piccola e media borghesia).

L?uno, il Risorgimento, si pone esclusivamente obiettivi politici, la Resistenza, di contro vuole perseguire anche obiettivi sociali e dare vita ad una nuova società. Perché lo scrittore lucano dà il titolo di ?L?acetosa? alla sua raccolta? L?acetosa è un?erba ?sofferente? ed in essa vengono riflesse le ferite profonde dell?umanità; c?è quindi una sorta di presagio da parte della stessa natura. E? possibile notare, dunque, una sorta di panismo tra la natura e l?umanità.

?brusco il risveglio dell?acetosa
il capo sollevò?
il cielo s?impensierì?

La seconda raccolta di poesie ?Dei tuoi colori mi decompongo?, comprende 40 liriche. Nella prima parte, risalente agli anni giovanili, il poeta descrive in modo idilliaco la natura; nella seconda parte ?Chiaroscuro?, invece, il poeta si agita sempre più. Tale irrequietezza è testimoniata dallo scarso uso della punteggiatura da parte dello scrittore che non riesce in alcun modo a contenere e controllare un?energia che promana dal di dentro.La natura riflette il tormento dell?animo con colori cupi, tristi, fortemente malinconici.

La terza parte, infine, segna il passaggio verso la crisi dell?essere e della poesia. La crisi dei valori dell?umanità si riflette in immagini indefinite, dai contorni impercettibili e la stessa scrittura frammentata rimanda alla frammentarietà propria dell?essere. Frequente è l?uso di figure retoriche, ossimori, sinestesia e lo stile, man mano diventa sempre più drammatico, incisivo ed epico; ogni singolo elemento poetico è condizionato da un espressionismo arcaico, da giochi di suoni, allitterazioni ed assonanze.

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