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C’eravamo tanto immondezzati

Dopo la vicenda Scanzano ritenevamo definita la posizione dei lucani sul tema dei rifiuti, di qualsiasi genere essi siano. Questa è la dichiarazione di Di Sanza (FI) rilasciata qualche giorno fa in apertura dei lavori consiliari, relativa ad una richiesta d’intervento utile a favorire la risoluzione dell’emergenza rifiuti che da tempo interessa la vicina regione Campania. Per chi non l’avesse capito la Basilicata non è una discarica.

Difficile a quanto pare fare risuonare questo concetto alle orecchie di chi negli ultimi giorni ha avanzato nuove proposte quasi ridicole circa la possibilità di trasferire i rifiuti campani in Basilicata. Come l’informazione nazionale ha già reso noto e come è già stato accennato da noi di lucanianet nei giorni passati, la Campania da molti mesi se non addirittura anni, ha gravi problemi nel gestire i servizi per lo smaltimento rifiuti-urbani.

Forti tensioni fra le varie forze politiche, diverse le proposte avanzate da ambo la parti e ancora si attendono risposte su un giallo oramai iniziato da tempo. I vari esponenti politici intervengono, le posizioni di molti sono dure e talvolta anche contrastanti. Non lontana è l’esperienza della rivolta popolare a Moliterno, come recenti sono i richiami alla memoria di questi eventi da parte del presidente del gruppo di AN Egidio Digilio. Per rinfrescare la memoria – dichiara quest’ultimo in consiglio regionale – vorrei ricordare al Governatore Rosso che in quell’occasione a schierarsi contro la trasformazione del territorio lucano in “immondezzaio campano” ci furono non solo i cittadini ma anche gli amministratori comunali del centro sinistra; per questo prima di annunciare l’apertura delle discariche lucane, in una sorta di operazione di “soccorso rosso” nei confronti del presidente delle regione Campania e suo compagno di partito Bassolino, Bubbico farebbe bene pensarci due volte.

Le leggi regionali non consentono di assumere decisioni senza l’assenso e la consultazione dei Comuni sedi di discariche. Quando si tentò di convincere l’Amministrazione Comunale di Moliterno a dare parere favorevole si parlò di una sorta di indennizzo attraverso un progetto speciale di tutela ambientale del territorio. Non so se Bubbico ha in mente la stessa cosa per “comprare” il consenso di qualche amministrazione locale. Noi dall’opposizione – che siamo nettamente contrari all’operazione che non ci convince in alcun modo, in quanto non si può spacciare questi fatti per “solidarietà”, tenuto conto delle gravi responsabilità della giunta regionale campana nell’affrontare “l’emergenza rifiuti” – vigileremo perché sia assicurato il pieno rispetto delle leggi regionali, nazionali e comunitarie in materia.

Anche il presidente del gruppo regionale di forza Italia, Antonio Di Sanza interviene sulla comunicazione del presidente della Giunta Regionale, rilasciata in questi giorni in apertura dei lavori consiliari, relativa ad una richiesta d’intervento utile a favorire la risoluzione dell’emergenza rifiuti che da tempo interessa la vicina regione Campania.

Sull’altare del cosiddetto interesse nazionale – ricorda Di Sanza – è stato da più parti sostenuto che la Basilicata aveva già ampiamente dato e che nessuna ulteriore forma solidaristica sarebbe stata utilmente accolta dai lucani. Le emergenze ambientali di questa regione conseguenti a quel bisogno di partecipazione alla costruzione dell’interesse comune nazionale sono da sole sufficienti, per le capacità della regione, a ritenere , e per molti anni ancora, assolto questo dovere da parte del popolo e delle istituzioni lucane.

Sui rifiuti della Campania, già da qualche anno fa, la disponibilità data da Bubbico a Bassolino era stata fermamente osteggiata dalle popolazioni della Val d’Agri. Vi è più che la comunicazione così come resa dal presidente Bubbico in Consiglio Regionale e assolutamente insoddisfacente poiché nulla dice su quale destinazione dovranno avere quelle 1000 tonnellate di rifiuti e soprattutto se per quale destinazioni vi sono ancora capienze in discarica e, cosa più importante, se, come prescrive la legge regionale 59/03, le comunità interessate hanno espresso il loro preventivo consenso.

Fino ad ora le posizioni di tutti non sono ancora chiare soprattutto quella di Bubbico che sarà presto intervistato da noi di lucanianet per capire bene quali siano le sue intenzioni in merito alla questione. Una cosa è certa:ogni scelta politica viene considerata sempre, almeno in teoria, per rispettare l’ambiente sociale in cui “sopravvive” il cittadino.