Di Giovanni Grano la critica spesso esalta l’impeccabile tecnica oltre che il gusto e la cultura musicale, annoverandolo tra i maggiori chitarristi di fama europea ed è per questo che ritengo opportuno rendere merito ad un arista di tale spessore.
Giovanni Grano è nato nel 1955 a Rionero in Vulture e con la sua amata Lucania ha sempre desiderato mantenere ben saldo il cordone affettivo, pur essendo ormai un cittadino del mondo, dove esporta la sua arte al fine di far emozionare il suo pubblico con l?ausilio della chitarra.
A Rionero Giovanni conseguì la maturità classica per poi laurearsi a Bologna nel ’78 in Lettere e Filosofia.
Quando la celebrità doveva ancora venire a fargli visita, le sue origini sono state talvolta un ostacolo per la gente; ostacolo che il Grano ha potuto superare soprattutto al nord, per via della sottile discriminazione che si è accentuata in particolare a Padova. L’essere lucano e vivere in Basilicata è stato per la società un fattore discriminante, prevalentemente a causa del fatto che si tratta di una regione comunque lontana da grandi eventi mondani.
Anche se gli studi lo interessavano verso altre forme d’arte complementari, la musica aveva già lasciato profonde orme fin dalla sua giovinezza attraverso lo studio di pianoforte e fisarmonica. La decisione diseguire il cuore e cedere all’amore per la chitarra nacque dopo aver assistito alle esibizioni di Andrés Segovia. Nel 1989 Grano segno un?importante tappa nella sua carriera artistica conseguendo il diploma al conservatorio Verdi di Milano.
Altra importante tappa furono i corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena e Gargnano, tenuti da Oscar Ghiglia, e a Sesto Fiorentino dove ha studiato il liuto con H. Smith. Gli studi sulla musica rappresentarono un momento di approfondimento culturale per l?artista il quale, dopo la laurea, s?interesso in materia di musica antica impiegando anima e corpo in un?approfondita ricerca alla scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona, pubblicando, nel contempo, vari saggi di carattere musicologico e revisioni di opere per e con la chitarra, dall?aspetto totalmente inedito.
Il Grano muoveva importanti passi verso il successo concertistico esibendosi regolarmente nelle principali capitali del mondo, tra cui Parigi, Hannover, Brno, Mosca, New York, Dallas, Berlino, Pietroburgo. E’ stato invitato a tenere recitals in festivals esclusivi (Salisburgo, Zurigo, Ljubljana, Primavera di Praga, Spoleto Festival dei Due Mondi, Festival di Losanna, Festival A. Segovia di Madrid, 2002) ed in sale prestigiose -ove solo raramente vengono ospitati concerti di chitarra- ottenendo sempre calorosi consensi di pubblico e critica.
Il suo successo inarrestabile vide numerose vittorie, tra le quali alcune registrazioni di concerti che effettuò per la ORF austriaca, la RAI e la radiotelevisione tedesca, polacca, slovena, russa e cecoslovacca. Suonò in duo col violinista Vadim Brodsky, col violoncellista Mark Varshavski, con altri musicisti ed in varie formazioni musicali. Fondamentalmente Giovanni coltiva ancora un bellissimo sogno che è esplicativo della sua concezione d?arte: poter vivere in un paese che riesca ad esprimere tutta la civiltà, la cultura che l?ha caratterizzato e che l’ha fatta conoscere come terra di grandi personaggi, grandi poeti e grandi musicisti.
Assunse la carica di docente di Letteratura poetica e drammatica e di Storia ed Estetica musicale e successivamente divenne titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova. Viene spesso invitato a tenere Master-classes e seminari in varie Accademie europee e negli U.S.A. ed è stato membro di giurie in vari concorsi di chitarra nazionali ed internazionali.
Il Grano ha sempre rivolto uno sguardo amorevole alla sua lucanità ed ha sempre pensato di mettere a disposizione nel senso storico della sua regione la mia possibilità di portare alcune migliorie in quest?arte e spera che tale progetto possa essere realizzato.