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Cinema d’Autore: Arancia Meccanica

Arancia meccanica (A Clockwork Orange) 1971 ? di Stanley Kubrick
Interpreti: Malcolm McDowell, Michael Bates, Adrienne Corri, Patrick Magee

Voto 92/100

Arancia meccanica è uno dei film più noti non solo di Stanley Kubrick ? geniale regista scomparso qualche anno fa che tanti capolavori ha donato a noi spettatori ? ma dell?intera storia del cinema mondiale; narra le vicende di Alex, giovanotto che, in una società futuribile, con la sua banda di drughi commette ogni genere di malefatte: stupri, pestaggi, omicidi. Le sue uniche passioni sono le musica e la violenza: neanche il sesso riesce a dargli l?appagamento e la soddisfazione che gli dà il compiere un gesto criminoso. Tradito dai suoi compagni, viene arrestato e sottoposto al una cura riabilitativa, la cosiddetta ?Cura Ludovico?, che dovrebbe fare insorgere in lui la nausea nei confronti di ogni azione violenta. Finirà vittima di chi la violenza continua a praticarla, dai suoi ex compagni al vedovo di una delle sue vittime. Divenuto un ?caso?, si trasforma in un eroe e potrà usare la sua aggressività in maniera funzionale al potere.

Ispirato al romanzo ?Un?arancia a orologeria? di Anthony Burgess, che usa un linguaggio innovativo e gergalizzato nel costruire i dialoghi tra i giovani della banda, il film costituisce una dura critica al sistema sociale in cui viviamo: la violenza di Alex è il frutto di una frustrazione e di una insoddisfazione generalizzate nel mondo che lo circonda in cui neppure i rapporti interpersonale assumono un ruolo gratificante.

L?uso di accelerazioni, ralenti, grandangoli deformanti indicano con chiarezza che è l?intera società ad essere ?distorta? e non soltanto la mente del protagonista. Anzi, se proprio vogliamo essere precisi, la cosa più violenta del film è la cura Ludovico che, invece, dovrebbe avere effetti educativi nei confronti dei soggetti che vi sono sottoposti. Ed ancora, la violenza ?autorizzata? è molto più riprovevole di quella posta in essere ? in piena esaltazione e quasi inconsapevolmente ? da Alex.
All?epoca in cui uscì, e per parecchio tempo ancora (soprattutto in Gran Bretagna), il film suscitò aspre polemiche: si accusò Kubrick di aver fatto una sorta di ?apologia del crimine?, mostrando scene di una violenza inaudita. In realtà, le scene violente in questo splendido film non sono mai gratuite, ma necessarie per descrivere l?ambiente sociale in cui vive l?uomo contemporaneo.
Chi ne ha voglia legga anche il libro di Burgess e lo faccia preferibilmente prima di vedere il film: riuscirà meglio a comprendere la grandezza e la genialità di Kubrick nel restituire, accrescendole addirittura, le atmosfere angosciose già presenti nel libro.

Memorabile lo sguardo di Malcolm McDowell nel ruolo di Alex, che resterà impresso negli occhi e nella mente dello spettatore per molto tempo dopo la visione del film.

Notizie biografiche sul regista
Stanley Kubrick è nato a New York il 26 luglio 1928. Fin da giovanissimo sviluppa le sue due grandi passioni: gli scacchi a 12 anni e la fotografia a 13. Fu fotografo ufficiale della scuola. Una foto di un edicolante triste per la morte del presidente Franklin Delano Roosvelt (1945) gli aprì le porte della rivista Look, per la quale lavorò fino al 1953 quando iniziò a fare cinema. Kubrick è essenzialmente un autodidatta che imparò il mestiere con alcuni cortometraggi (Day of the fight [Il giorno del combattimento] 1950, The flying padre [Il padre volante] 1951, The seafarers [I marinai] 1953).
Fonda una casa di produzione con l?amico sceneggiatore James B. Harris con cui produce i primi film [Fear & desire, Killer?s kiss] che attraggono l?interesse della critica ma non quelli del pubblico (gli incassi non coprono nemmeno le spese). Va un po? meglio con The killing grazie anche alla presenza di un attore molto noto come Sterling Hayden. Subito dopo Kubrick inizia lavorare con la MGM per la quale realizza Path of glory con Kirk Douglas, che lo impone all?attenzione internazionale.

Dopo alcuni progetti sfumati, Kirk Douglas, protagonista e produttore di Spartacus, lo chiama per sostituire Anthony Mann con cui aveva avuto delle forti divergenze di vedute. Kubrick accetta ma si trova a lavorare in un modo a lui non congeniale, con libertà di scelte molto limitate. Spartacus infatti non è generalmente considerato ?un film di Kubrick?. Con il successo commerciale di Lolita Kubrick diventa produttore di sé stesso e si trasferisce in Inghilterra lontano, ma solo fisicamente, da Hollywood che, forse anche per questo non lo ha mai amato e gli sempre rifiutato l?Oscar sia come miglior regista (fu candidato con Dr. Strangelove, 2001: A Space Odyssey, A Clockwork Orange e Barry Lyndon) che come miglior film (furono candidati Dr. Strangelove, A Clockwork Orange e Barry Lyndon). L?unico Oscar ricevuto fu per gli Effetti Speciali di 2001: A Space Odyssey. Kubrick condivide questo privilegio assieme ad altri registi geniali ma ?ribelli? come Orson Welles e Charles Chaplin.

Considerato il più europeo dei cineasti americani, è un maestro del cinema che ha saputo creare capolavori acclamati dai critici e contemporaneamente dal pubblico che, con l?eccezione di Barry Lyndon, sono stati tutti dei successi commerciali.
Apparentemente isolato, si teneva al corrente degli sviluppi tecnologici nel cinema e li ha favoriti. Ad esempio è il primo a inserire persone in movimento nei piccoli riquadri della stazione spaziale e delle varie astronavi in 2001: A space odissey; perfeziona un obiettivo per la ripresa alla sola luce di candele in Barry Lyndon e anche la Steadycam per le riprese di Shining.
Kubrick si documentava a fondo su qualsiasi argomento che lo interessasse, il che abbracciava quasi tutto lo scibile umano, discutendo con i suoi collaboratori di tutto e di più, tanto che Arthur C. Clarke ricorda che dopo un chiacchierata con Kubrick, su almeno una decina di temi diversissimi, doveva tornare in albergo esausto a stendersi.
Dopo Dr. Strangelove la preparazione di un film gli richiede sempre più tempo e le uscite sugli schermi si diradano. Nei lunghi intervalli si occupa anche di altri progetti che a volte abbandona o solamente rimanda, come Eyes wide shut a cui aveva iniziato a pensare fin dal 1972, o il progetto su Napoleone (dal 1968) mai abbandonato del tutto, ma sempre rimandato per problemi di costi eccessivi.
L?ultimo progetto, iniziato nel 1989, è stato A.I. – Artificial intelligence (poi affidato dalla famiglia all?amico Steven Spielberg che lo ha realizzato nel 2000 utilizzando alcuni bozzetti di Kubrick), rimandato per la messa a punto della tecnologia necessaria per la sua realizzazione.
Kubrick muore il 7 marzo 1999 per un attacco cardiaco subito dopo aver mostrato alla produzione il montaggio completo di Eyes wide shut.