Raffaele Antonio Gentile nasce a Lavello nel 1962, ma nonostante la sua terra natale risulti situata in provincia di Milano, già in età infantile entra in contatto con quella che ritiene la sua vera terra d?appartenenza, La Lucania.

Non c?è stato un momento particolare nella vita di Raffaello che lo ha spinto verso l?arte: fin da fanciullo era appassionato di disegno e trascorreva molto tempo con i colori, operazione ?normale? in tutti i bambini. Tale forma artistica si è accentuata nella crescita e si è estrinsecata, grazie all?utilizzo dei medesimi elementi che caratterizzarono la sua verde età, con emozione e sensazioni che solo l?arte era in grado di trasmettergli.

Naturalmente con il migrare degli anni si è affinata la tecnica, si sono approfondite le conoscenze ed è avvenuta la sperimentazione di nuovi materiali e di innovativi modi di espressione ma l?istinto, la passione, il gioco e l?approccio sono rimasti immutati. Raffaele, grazie alla sua voglia di cimentarsi in grafica virtuale, ha realizzato un suo sito ed ora ha in agenda diverse esposizioni virtuali in molteplici siti d?interesse culturale.

I suoi divertimenti in campo artistico sono svariati e spaziano dalla pittura, in particolare quella ad olio, che permane come la sua preferita, alla scultura, gesso, terracotta e assemblaggio di materiali vari, alla fotografia e al recente avvicinamento con l?arte digitale.

Nella pittura adora i colori primari ed i contrasti forti, è stimolato dalla sperimentazione di effetti ed accostamenti ed è affascinato dal colore ad olio per il piacere che viene espresso nel gesto del dipingere, nella sua corposità per come si stende grasso sulla tela.

Nella scultura predilige l?argilla per il contatto piacevole con le mani ,che dà piacere anche solo nel manipolarla. Come esteta è attratto dalle curve sinuose ed irregolari, dagli intrecci e dalle forme contorte, asimmetriche e semplificate.

E? incuriosito dal mondo della fotografia in bianco e nero per la purezza che emana, l?essenzialità e la luce di cui è rivestito. Tuttavia risulta compiaciuto anche dai forti contrasti cromatici e dalle foto di piccoli oggetti che ripresi a distanza ravvicinata perdono, insieme alla chiara identità, il valore originario per comunicare qualcosa di nuovo.

La sua produzione artistica si racconta su venature diverse: il panorama , la solitudine , la trasgressione , il maltrattamento della donna nel tempo, il sublime , l’arte figurativa. I panorami risultano inondati di luce e rispecchiano le molteplici sfaccettature degli stati d’animo della vita; nell’arte figurativa viene evidenziata l’eleganza delle forme e la sublimazione dei colori; mentre nella trasgressione e nella solitudine sono marcati i momenti cruciali dell’esistenza umana. Il culmine del maltrattamento della donna lo si raggiunge con l?estrinsecazione del dolore dato dalla sua crocifissione, atta a trovare un ritaglio disperato e vitale nella società di ieri e d’oggi. Il Gentile usa per le sue opere i colori a pastello, quelli acrilici e soprattutto i colori ad olio; il suo occhio da spettatore attento e pittorico sa cogliere con arte le bellezze della natura.
I lavori del Raffaele sono sicuramente dei pezzi unici, soprattutto perché è tangibile la relazione poetica tra soggetto, luce e colore che si crea nelle sue composizioni.

L?espressione massima del Gentile avviene attraverso l?arte come un bisogno fisiologico, impulsivo e passionale che immette nell?artista buoni sentimenti. Nel suo creare non si preoccupa di una ricerca stilistica o del perseguimento di percorsi peculiari ed astratti ma semplicemente segue il suo istinto e la sua curiosità; ciò avviene perché non si è trovato a trattare con l?arte come un lavoro pesante ma per uno scopo estremamente ludico ed edonistico.

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