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Rapolla: L’Arca Lucana scrive all’Onu

Al Presidente della Repubblica Italiana Roma
Al Presidente dell?O.N.U. Newyork
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Roma
Al Presidente della Commissione Europea Bruxelles
Al Presidente della Regione Basilicata Potenza

e,p.c. Procuratore PACE D.D.A. Trieste

Organi di Informazione

Oggetto: RAPOLLA (PZ) ITALY ? Vertenza variante elettrodotto ad alta tensione, da 380.000 Volt.

Tracciato Matera Santa Sofia (SA).

La scrivente Associazione, ARCA LUCANA X LA LEGALITA?, con la presente chiede a quanti in indirizzo, in merito all?oggetto, di adoperarsi per adottare nella vertenza in atto, la soluzione della grande variante nell?attraversamento dei comuni di Barile Rapolla e Melfi dell?elettrodotto in questione, fortemente contestato dalle popolazioni locali e Lucane. Ciò al fine di tutelare e salvaguardare il territorio e la salute delle popolazioni che, diversamente, verrebbero, con le loro case, a trovarsi sotto i tralicci dell?alta tensione, con tutte le gravi conseguenze oramai acclarate dall?O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) derivanti dall?esposizione a campi magnetici di elettrodotti ad alta tensione. Come nel caso specifico. Si rammenta, che dopo SCANZANO ( Terzo Cavone, jà!) RAPOLLA è solo un?altra tappa delle tante angherie ed autentici attentati al territorio e alla Salute Pubblica delle Popolazioni Lucane, che vanno rimosse in Basilicata.

I Lucani, non sono più disposti a sopportare un uso del loro territorio come autentica pattumiera mortale internazionale. Da parte di autentiche bande e lobby nazionali e multinazionali dell?energia sporca tradizionale e dei traffici di rifiuti tossici e nocivi e nucleari, che, li hanno destinati ad un autentico ruolo di cavie umane sul loro territorio e nelle loro case. E, quando, finalmente, dopo anni di sovrumane sopportazioni e latitanze di quanti di competenza, decidono per tutelare l?incolumità delle proprie famiglie e dei propri figli, di ribellarsi e manifestare CIVILMENTE e GANDHIANAMENTE a tanta ingiustizia, vengono da parte di alcuni che dovrebbero tutelarli, attaccati con l?uso della forza, come a Rapolla. Questo, diversamente da Scanzano. ESEMPIO NEL MONDO, ANCHE (diversamente da Genova) DI CIVILE CONFRONTO E NON DI SCONTRO FRA POPOLAZIONE E FORZE DELL?ORDINE. CIVILE CONFRONTO E CRECITA RECIPROCA CHE DEVE CONTINUARE DALLA BASILICATA. I polli di Renzo, servono a quanti non amano la VERITA?e scagliano figli contro padri e fratelli contro fratelli, secondo l?antica logica romana, ritornata molto di moda oggi del DIVIDI ET IMPERA?.

Per tali ulteriori fatti, per tutti i soprusi e le criminali e anticostituzionali aggressioni al territorio di Basilicata e alle Popolazioni Lucane, in spregio ai VALORI FONDAMENTALI UNIVERSALI DELL?UOMO, che in primis tutelano la salute, dignità ,libertà e autodeterminazione dell?individuo e dei Popoli, per difendere la nostra terra e la nostra gente, ci vediamo costretti a chiedere oltre all?intervento della Comunità Europea, anche quella delle Nazioni Unite. In tal senso, è necessario un deciso e definitivo intervento della Commissione Europea e dell?Alta Corte di Giustizia, con l?attivazione di Europool per stroncare tali dinamiche e per evitare che la Regione Basilicata, terra di boschi e di lupi, terra dell?acqua, dei cinque fiumi e dei due mari, della California del sud dell?Europa, terra della Magna Grecia e dei Pitagora e di grandi bellezze naturali e dei Lucani, si trasformi in una desertica e maleodorante pattumiera ove ogni lucifera dinamica e sperimentazione è possibile. Tale intervento è indifferibile per evitare irreversibilità e far rispettare a pieno la Carta dei Diritti dei Cittadini d?Europa. All?ONU, che tutela i citati diritti Universali Inalienabili dell?Uomo Civile nel Mondo, a difesa di una piccola regione quale è la Basilicata, calpestata in tutto e per tutto in una Democratica Italia (non in una repubblica delle banane) si chiede di intervenire in merito, per tutelare il territorio Lucano e la Popolazione Lucana, da un DIABOLICO DISEGNO criminale di totale asservimento e distruzione da parte di grigi poteri forti dei soliti ignoti, (abbastanza noti).

Tale disegno, è portato avanti da quel neoliberismo spinto oltre ogni eccesso che, non conoscendo più confini con il mondo delle mafie nazionali ed internazionali, in simbiosi con esse, hanno deciso che anche la Basilicata come i paesi poveri del terzo mondo, debba essere sacrificata sull?altare del business del malaffare. Ciò, è tipico nelle già tante repubbliche delle banane asservite a lezzosi dittatori che ben conosciamo. A ciò, i Lucani dicono NO! E si opporranno in ogni angolo della Basilicata con ogni mezzo!!! Per il sacrosanto rispetto di quei Valori guida inalienabili dell?Europa e delle Nazioni Unite nel Mondo.

(*) Coordinatore ARCA (Associazione Regionale Culturale Ambientale per la Legalità)