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Consiglio Provinciale in Carcere

Per la prima volta in Italia una seduta del Consiglio provinciale si terrà in un Istituto Penitenziario. Un Consiglio provinciale straordinario dedicato alle problematiche dei detenuti e della realtà penitenziaria si terrà, infatti, nella Casa Circondariale di Potenza nella seconda metà di aprile. Lo ha annunciato il Presidente della Provincia di Potenza Vito Santarsiero al termine dell?incontro avuto oggi nella Sala Giunta della Provincia con rappresentanti del Provveditorato regionale dell?Amministrazione Penitenziaria.

Nel corso della riunione, infatti, il Provveditore regionale Dott. Gianni Veschi, ha comunicato che il Ministero della Giustizia ha autorizzato lo svolgimento di una seduta straordinaria del Consiglio provinciale di Potenza nella Casa circondariale del capoluogo.

??Potenza la Provincia dei Cento Comuni? più due?, riferendosi alle due strutture carcerarie di Potenza e di Mefi, – ha detto il presidente Santarsierosarà il tema simbolico del Consiglio provinciale straordinario che si ispirerà al principio che gli Istituti penitenziari di Potenza e di Melfi sono una parte del territorio e la provincia deve occuparsi dei cittadini che vivono in essi. L?Aula ascolterà i rappresentanti dei detenuti, degli agenti, degli operatori penitenziari e delle associazioni del volontariato con l?intento di dare voce a ciò che avviene nelle carceri dando loro il giusto diritto di cittadinanza?.

All?incontro sono intervenuti, inoltre, il Capo di Gabinetto della Provincia di Potenza Francesco Colucci, Antonietta d?Addetta, del Provveditorato regionale; il Responsabile Ufficio Esecuzione penale esterna del Provveditorato Anna Venezia; il direttore del Centro sociale per adulti di Potenza Nazareno Mancusi; Giuseppe Palo, assistente sociale dello stresso Centro; il Direttore degli Istituti penitenziari di Melfi e Potenza, Maria Teresa Percoco; i Direttori dell?area educativa del carcere di Potenza e Melfi Giuseppe Vonghia e Michele Giammatteo.

?La decisione di tenere un Consiglio provinciale in carcere ? ha detto il presidente della Provincia di Potenza Vito Santarsiero ? è un altro momento di attenzione e sensibilità da parte dell?Ente ai problemi del carcere e dei detenuti. La Provincia, infatti, ha già sostenuto iniziative nel campo della formazione professionale e nell?inserimento lavorativo, oltre che attività di animazione del tempo libero con l?allestimento di rappresentazioni teatrali in carcere?.

Proprio nel corso dell?ultima iniziativa tenuta nella Casa circondariale di Melfi, con la presentazione dello spettacolo del lucano Teodosio Saluzzi, Santarsiero aveva chiesto di poter portare una seduta del Consiglio in uno degli Istituti di pena della Provincia di Potenza. Richiesta che è stata accolta dal Dipartimento dell?Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia.

?L?iniziativa ? ha detto il Provveditore regionale Veschi ? riveste una notevole importanza sotto il profilo politico amministrativo in quanto risulta evidente il processo di trasformazione e di apertura delle realtà locali verso la problematica penitenziaria con una rinnovata attenzione a quanto attiene la sfera dei bisogni primari dei cittadini in stato di detenzione. Per il Provveditorato di Potenza questo sarà un momento di confronto e di conferma per il lavoro fin qui svolto nella costruzione della rete fra gli Organi periferici dell?Amministrazione penitenziaria e gli Enti locali?.
?Combattere i fenomeni di emarginazione, maturare le sensibilità e la voglia di reintegro sociale, valorizzare le potenzialità e le ricchezze della persona, garantire opportunità di lavoro, di formazione e di riabilitazione della popolazione carceraria ? ha detto il Presidente Santarsiero- è dovere di tutti ed appartiene alla sensibilità politica della Provincia di Potenza?.

Il Consiglio provinciale straordinario rappresenta la tappa di un percorso mirato a promuovere ulteriori attività formative per un efficace inserimento lavorativo; a favorire la pratica di attività sportive all?interno delle strutture carcerarie, a studiare e raccordare le potenzialità offerte dal territorio ai fini dell?orientamento, del reinserimento sociale dei detenuti, dell?accoglienza in raccordo con le associazioni che operano nel mondo del volontariato con la predisposizione di una sorta di ?vademecum per la libertà?; a istituire uno sportello per gli ex detenuti da allestire presso i Centri provinciali per l?Impiego; oltre a predisporre un?ipotesi di Patto territoriale per le carceri in raccordo con il Dipartimento Amministrazione penitenziaria, il Provveditorato regionale dell?Amministrazione penitenziaria, le Amministrazioni locali, il terzo settore e il mondo dell?impresa.