Nella giornata di mobilitazioni nazionale delle Università d’Italia anche nella nostra piccola UniBas qualche cosa si è mosso.
Giovedì 4 Marzo nell’aula A6 della Facoltà di agraria del Campus di Macchia Romana si sono ritrovati Docenti, Ricercatori e Studenti (pochi..) , per analizzare la situazione contingente delle Università e dar vita ad una forma di protesta contro il Ddl Moratti.
Facendo un piccolo excursus ricordiamo che il DdL Moratti per il riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei professori universitari, va a ridisegnare la carriera universitaria e la figura del ricercatore sostituendola con quella di un ?nobile? Co.Co.Co.
In questo modo si va a destabilizzare ancora di più il Sistema Universitario Nazionale già in forte crisi di identità.
I vari interventi nell’aula A6 hanno posto l’accento sul tema della Riforma Universitaria e di come l’Ateneo lucano stia rispondendo all’evoluzione del sistema universitario.
L’idea comune è quella di fermare questo DdL e cercare di portare avanti un’azione corale tra i vari soggetti che gravitano intorno all’Ateneo Lucano e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità di questo intervento ministeriale attraverso i mass media che poco spazio danno al problema.
Di questo avviso è stato anche Sergio Ragone (Rappresentante degli Studenti nel Consiglio di Facoltà di Lettere e Filosofia) che nel suo intervento ha ricordato che i veri protagonisti dell’università sono gli studenti e che è da loro che deve partire l’iniziativa.
“Noi- ha detto Ragone- siamo il presente dell’Ateneo e noi saremo il futuro dell’Ateneo. Se questo Decreto Legge non sarà subito ritirato il futuro delle giovani generazioni sarà messo in crisi , soprattutto in una piccola Università come la nostra. Alla proposta ministeriale di precariato noi dobbiamo rispondere con la richiesta di maggiori investimenti per la ricerca e la formazione. Solo la filosofia contro-riformista dell?attuale governo poteva minare il futuro di noi giovani”.
Ha concluso poi proponendo ai docenti ulteriori incontri e chiedendo loro di sostenere la raccolta firme che l’Associazione University.net sta portando avanti tra i banchi dell’Ateneo Lucano.
La protesta è inoltre supporttata dalla Sinistra Giovanile, da sempre molto attenta alle sorti dell’ateneo lucano.
?Condividiamo a pieno le ragioni che hanno indotto un importante pezzo del mondo universitario lucano all?occupazione del Rettorato?. Lo ha dichiarato Roberto Speranza, segretario regionale della Sinistra Giovanile. ?il DDl Moratti va in direzione completamente opposta rispetto alle necessità del mondo dell?università. Il nostro Paese ha bisogno di più ricerca, più innovazione e più investimenti nella qualità del sistema formativo?. La precarizzazione dei percorsi di sviluppo delle carriere dei ricercatori pone un macigno sulla qualità e sulla libertà della ricerca?.
?Ancora una volta si fa pagare a questo centrale settore il peso di politiche economiche errate, l?istruzione/formazione continua ed essere considerato un capitolo di spesa da tagliare e non una grande leva per lo sviluppo?. È quanto mai importante che le giovani generazioni facciano sentire la loro voce e ? al fianco dei docenti e dei ricercatori più sensibili- continuino questa significativa azione di protesta.