EOLO BUSINESS: ANCHE I RADICALI CONTRO LE FURBIZIE DI LEGAMBIENTE, CHE HA FATTO TROPPI AFFARI CON LE PALE
ROMA ? ?Solo quarantotto ore fa su Legambiente è caduto un macigno? dice Carlo Ripa di Meana. E poi di Seguito: ?E? un ufficio di candeggio ambientale?, si occupa solo di ?operazioni finanziarie con pubblico denaro?, ?è legata a una industria fortemente parassitaria?. Dopo il litigio di mercoledì sulle frequenze di Radio Radicale con il presidente di Legambiente, Roberto Della Seta, il presidente del Comitato Nazionale del Paesaggio(CNP) ha potuto ieri allungare la lista delle definizioni dell?associazione del Cigno Verde durante una conferenza stampa con il segretario dei Radicali Italiani, Daniele Capezzone. Già dal titolo molto eloquente: ?Le mani (ambientaliste?) nel sacco?. Quale macigno?, Quale sacco? Quale candeggio? Un passo indietro.
Solo qualche giorno fa il segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti è venuto in possesso e ha reso pubblica una lettera datata 7 gennaio 2003 in cui il presidente regionale della Basilicata di Legambiente, Gianfranco De Leo, offriva all?amministratore delegato della Fri-EL spa, società di costruzione di impianti eolici, una consulenza tesa a ?facilitare rapporti stabili e durevoli con le comunità locali avviando un processo comunicazionale sistematico orientato a ottenere fiducia sociale e massima riduzione sociale del rischio?. La lettera si concludeva (e qui Ripa di Meana legge scandendo parola per parola) con questa frase: ?i costi complessivi per la promozione, gestione e realizzazione sia del piano di comunicazione integrata che delle attività di accompagnamento e facilitazione delle iniziative imprenditoriali sul territorio, sono di euro 57mila (oltre iva)?.
Da qui in poi la bagarre. Perché in ballo non ci sono solo le differenti posizioni in materia di sfruttamento e promozione dell?energia eolica(cavallo di battaglia per Legambiente), ?uno sperpero come risulta dall?analisi tra costi e benefici? per Ripa di Meana), ma soprattutto la prova, per dirla sempre con le parole del Presidente del CNP, della ?deriva affaristica di Legambiente?. I cui dirigenti respingono al mittente le accuse invocando, come ha fatto il presidente Della Seta a Radio Radicale, ?assoluta trasparenza?, ?legittimità formale e sostanziale? del proprio operato, ?normale promozione dell?uso di energia eolica che rientra negli scopi sociali dell?ONLUS Legambiente?.
?Il problema però ? precisa Capezzone durante la conferenza ? non è che ci sia una lobby che fa affari, ma che non lo faccia e non lo dichiari secondo quella assoluta trasparenza che rivendica?.
?Tanto che ? aggiunge Bolognetti ? se questa lettera non l?avessimo diffusa noi, loro non lo avrebbero fatto?. E? Carlo Ripa di Meana, avvalendosi anche degli interventi dei collaboratori Vittorio Giugni e Stefano Allavena sugli ultimi sperperi in materia ambientale approvati dalla ONLUS, ha infilzare il Cigno Verde: ?Legambiente è ormai alla deriva affaristica che non può far altro che spingerla fuori dalle associazioni che tutelano l?ambiente. Perché quando si prendono soldi dalle imprese si perde ogni credibilità?. Anche se con iva e fatturate? ?Anche se con Iva e fatturate.
Da “Il Foglio” del 13/02/2004