CRITICI CISL E RADICALI LUCANI
POTENZA ? Legambiente rilancia sull?eolico e chiede alla Regione di attivare un tavolo di confronto. Sulla posizione dell?associazione ambientalista e dell?ANEV interviene il segretario regionale della CISL, Nino Falotico: ?bisogna mettere fine all?apoteosi crescente della proliferazione dell?eolico che, ormai, sempre più sta imbrattando l?appennino lucano, ipotecando il suo futuro turistico, paesaggistico ed agricolo. Sul piano economico ? aggiunge ? 8il ritorno per le comunità locali è pari ad un ?piatto di lenticchie? di biblica memoria.?
Falotico denuncia un vero e proprio allarme ambientale che mette in discussione il DNA dell?equilibrio paesaggistico della Regione, con proposte che rasentano l?osceno, come quella di prevedere ben 88 aerogeneratori sulla splendida montagna grande di Muro Lucano. ?A chi giova tutto questo? Soprattutto tenendo conto che la Basilicata ha un suo fabbisogno energetico a regime pari a circa 650 MW. A piano energetico completato produrremmo un surplus per il Paese di oltre 1000 MW. Perché imprimere ulteriori ferite ad un territorio già scosso da tante scorribande ambientali? E? giunta l?ora ? conclude Falotico ? che su questi delicatissimi temi di salvaguardia ambientale si crei un grande movimento trasversale che ostacoli le scelte che non rispettano l?identità della Basilicata verde.?
Sulla stessa lunghezza d?onda anche il segretario regionale dei radicali, Maurizio Bolognetti, secondo il quale l?ANEV dimostra di non avere le idee chiare sull?eolico. ?Ci sono società che hanno un legittimo interesse nel procedere alla palificazione delle splendide montagne lucane, interesse che, ahimè, mal si concilia con gli interessi del popolo lucano e con le sacrosante esigenze di tutela ambientale di paesaggi da favola.
L?impatto paesaggistico e ambientale delle torri eoliche ? sottolinea Bolognetti ? è devastante.
Se, poi, rapportiamo i costi ambientali e paesaggistici alla resa in termini di produzione di energia, e se rapportiamo gli stessi al piccolissimo contributo che l?eolico potrebbe dare in termini di riduzione dei gas-serra, il raffronto costi-benefici ci porta a ritenere l?eolico un investimento assolutamente sconveniente?.
Che legambiente si faccia acriticamente sponsor dell?operazione eolica in Basilicata, secondo Bolognetti, lascia adito a qualche sospetto. ?Gli amici De Leo e Silvestrini ? conclude Bolognetti ? se hanno a cuore l?informazione e la conoscenza, farebbero bene da avviare da subito un serio dibattito con il Comitato Nazionale del Paesaggio, con i radicali e con i tanti che sull?eolico italiano hanno opinioni assai diverse corroborate da validi argomenti e dati inoppugnabili?.
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 30/01/2004
E? STRANO CHE LEGAMBIENTE SIA SPONSOR DELL?EOLICO IN BASILICATA
di Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani
Le dichiarazioni di Legambiente sulla necessità di rilanciare l?eolico in Basilicata e le affermazioni di esponenti dell?ANEV, meritano una doverosa replica.
Ho l?impressione, che ad avere le idee confuse e poco chiare, in materia di eolico, siano proprio i responsabili dell?ANEV, che, evidentemente, hanno come unica fonte le società che operano nel settore.
Società che hanno un legittimo interesse nel procedere alla palificazione delle splendide montagne lucane, interesse che, ahimè, mal si concilia con gli interessi del popolo lucano e con le sacrosante esigenze di tutela ambientale di paesaggi da favola.
L?impatto paesaggistico e ambientale delle torri eoliche è devastante.
Se, poi, rapportiamo i costi ambientali e paesaggistici alla resa in termini di produzione di energia, e se se rapportiamo gli stessi al piccolissimo contributo che l?eolico potrebbe dare in termini di riduzione dei gas serra, il raffronto costi-benefici ci porta a ritenere l?eolico un investimento assolutamente sconveniente.
Che Legambiente si faccia acriticamente sponsor dell?operazione eolica in Basilicata, ci sia consentito, lascia adito a qualche sospetto.
Gli amici De Leo e Silvestrini, se hanno a cuore l?informazione e la conoscenza, farebbero bene ad avviare da subito un serio dibattito con il Comitato Nazionale del Paesaggio, con i Radicali e con i tanti che sull?eolico italiano hanno opinioni assai diverse, corroborate da validi argomenti e dati inoppugnabili.
Da “La Nuova Basilicata” del 30/01/2004