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Una partita alla settimana

Non sono bastate cinque nitide palle gol contro una sola degli avversari. E’ successo al Brienza e gli uomini di Stenta stanno ancora chiedendosi come e perchè non hanno vinto. Semplice: per vincere bisogna segnare e il Brienza ci è andato vicino, senza riuscrirvi. Un pò è stato merito di Manolio, un pò per colpa degli attaccanti, storditi nell’ultimo tocco.

Ma anche un Brienza apparso irriconoscibile, specie nelloa ripresa, rispetto alle recenti prestazioni interne. Troppi palloni fiondati per la testa di Ragone senza che l’attaccante avesse la possibilità di servire un compagno vicino. E così il Pisticci ha controllato senza grossi affanni le iniziative dei burgentini e, per lunghe fasi, ha pure tenuto in mano il pallino del gioco, ma senza operare effittivi squarci dalle parti di Laurita. Eppure il Brienza averva assoluta necessità di vincere dopo la brutta battuta d’arresto con il Lauria, ma non ha mai saputo dare velocità alla manovra e pericolosità agli affondi.

Al resto ci ha pensato un Manolio attentissimo, che in alcune occasioni si è superato. Infatti al 20′, dopo che un tiro di Pecora al 18′, si era stampato sulla traversa, il portierone gialloblè ha deviato un bel tiro di Ragone. Poi al 27′ su calcio d’angolo di Damiano Memoli colpiva bene di testa e Manolio si superava deviando sulla traversa. Cinque minuti dopo neutralizzava un gran tiro di Damiano. Era il momento cruciale del match con un Brienza che sia pure senza incantare contro un Pisticci ben messo in campo riusciva con una certa frequenza ad affacciarsi in area avversartia.

Al 39′ Ragone, dopo un pregevole spunto si presentava tutto solo davanti a Manolio, ma tirava a lato. Lo stesso si ripeteva a inizio ripresa quando su uno spunto di Telesca si trovava tutto solo davanti al numero uno pisticcese, ma questi gli si opponeva chiudendogli lo specchio della porta. L’unica occasione per gli ospiti è al 20′ del secondo tempo quando Mels scendeva e passava a Iacovino, ma Laurita nopn si faceva sorprendere.

Mentre il Brienza mordeva poco, il Pisticci meglio organizzato a centrocampo, con la lucida regia di Mels, custodiva senza problemi un pareggio modellato anche da discutibili decisioni dell’arbitro Di Ciomma, quasi sempre lontano dal vivo dell’azione. Lasciava qualche dubbio la mancata concessione di un rigore su Ragone, sgambettato in area. Alla fine un pareggio che non toglie niente a nessuno. Il Pisticci ha assolutamente rubato nulla, semmai ha preso quanto il Brienza gli ha concesso.

Ci si aspettava sicuramente qualcosa di più di un pareggio dalla gara contro il Pisticci, per cui alla fine l’umore non è dei migliori in casa Brienza e mister Stenta non esita a rincarare la dose: “Un arbitraggio semplicemente scandaloso che ha penalizzato non di poco la mia squadra.

Il Pisticci si è confermato squadra ostica per noi. Avevamo cominciato bene – continua l’allenatore del Brienza -. Nel primo tempo potevamo sbloccare il risultato”. Soddisfazione nel clan del Pisticci per la gagliarda prestazione offerta e per il prezioso punto guadagnato. Il tecnico D’Ascanio riconosce i meriti della sua squadra.

“Abbiamo giocato come dovevamo, pressando a tutto campo”.

TABELLINI

Pisticci:
Manolio
Marra
Fago
Prisco
Albano
Borraccia (17’s.t Florio)
D’Avenia
Ponzio
Iacovino
Mels
Laviola

A disposizione:
Plati
Vitale
Panio
Marmo

Allenatore:
D’Ascanio

Brienza:
Laurita Sabia Vito
Colonnese
Chirichella
Pecora
Varallo
Sabato
Telesca
Ragone
Memoli (23’s.t Sabia Vincenzo)
Damiano

A disposizione:
Marinelli
Langone
Marchese
Leopardo
Giordano
Verdone

Allenatore:
Stenta

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