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Lettere emigranti, righe di ricordi (3)

Le lettere sono riportate in maniera integrale

10. La seguente lettera è l?unica trovata a Ruoti di questo tipo, è un texto stampato che gli immigranti italiani residenti negli E.E.U.U completavano con i loro dati. 26 Marzo 1948

Caro Nipote
Dalle notizie che arrivano dall’Italia, si rivela che i comunisti e i loro complici continuano la loro nefanda campagna contro l’America, accusando di volere asservire l’Italia al capitalismo americano mediante l’invio di viveri, di vestiario e di medicinali alle popolazioni bisognose. Queste affermazioni sono una sfacciata menzogna ed una infame calunnia. Gli aiuti che vi sono stati mandati non sono stati forniti dal capitalismo americano. Sono gli aiuti che il popolo americano ha mandato e manda al popolo americano per sollevarlo dalle tragiche ristrettezze nelle quali si trova e metterlo nelle condizioni di superare questo terribili periodo di emergenze. Gli echi delle dimostrazioni anti-americane -che tutti sanno essere inscenate da facinorosi, venduti allo straniero- hanno e non potrebbe essere altrimenti- un effetto sinistro negli U. S. Esse fanno tacere la voce della pietà e della assistenza e fanno invece nascere in cuore il pentimento d’un bene fatto non apprezzato. Svegliatevi, combattete il Comunismo! Esso vi porta alla rovina, mentre l’America vuole soltanto la vostra salvezza. Fate conoscere a tutti la verità. L’America vuole soltanto la vostra salvezza. Fate conoscere a tutti la verità. L’America ha dato, dà e darà, la sua disinteressata assistenza al popolo italiano, al quale è legata da legami di tradizionale amicizia, unicamente per vederlo risorgere nello spirito della vera democrazia.

Nome e cognome: Zia Sara Uva
Indirizzo: 192 Hester St. N.Y. 13 U.S.A

11. So Park Maggio 1948

Mia Cara Cammara Rosa Martini
La tua pervenuta a me dopo tanti anni d’America, mi ha molto sorpresa (…) dispiaciomi sentire la malattia della tua figliuola (…)coraggio alle avversità terrestre, pregare L’onnipotente Iddio da concedere grazie, ai afflitti, l’universo intero è pieno di valori, dispiacere, ed angustia, si spera molto in avvenire: il nemico perverso e velenoso, è stato schiacciato nella melma da non potersi rialzare più, il Comunismo crudele si è infiltrato nella povera e disgraziata Italia. Ma Cristo Gesù Vittorioso è stato è starà perenne, il (…) sulla croce del Vaticano, sua residenza, città eterna Roma! Viva l’America! Viva l’Italia! (…) … per la guerra le povere famiglie sono pure issanguate, ed anche loro si trovano con disturbi familiari. L’America! a causa dei disturbi lontani i generi in generali tutti in aumento, ed anche qui si lotta per l’essistenza, (…)
Ritorno a te cara Commara: coletta privata (…) poco si possono fare, tu ben conosci sai il perchè(…) va mandare quello che possono. La risposta che danno rispetto per il restauro dei tempi ossia le chiese, differente, ma non private. Anche noi siamo vecchi non possiamo, (…) tu accetterai al riguardo di casa mia il piccolo obolo di più non si può, ho dovuto supplire altre richieste! La vita cara le spese sono enormi(…)
Con cordiali affetto, abbraci e saluti (…)

Tua commara Giuseppina Paterno

12. Long Island City N.Y. 9 Novembre 1948

Carissimo Maestro
Dopo tanto tempo ti scrivo due parole per dirti che ti sono spedito un pacco 5 ponti di zuchero (?) di caffe 5 ponti di maccherone e un vestito fammi sapere quando la ricevi e nella presente lettera ti mando uno scudo fammi sapere se riceve e rispondimi subito e ti mando un paio di scarpe i nel pacco e sei falzoletti fammi sapere se ricevi tutti non altro saluti alla tua famiglia tanti saluti dalla famiglia mia io ti saluto caramente tuo disciepolo.

Giuseppe Framularo

13. North Tonawanda 16/12-48

Caro Cugino
Con piacere ò ricevuto la tua letera e mi fa piacere che siete in buona salute così e di noi tutti qui snche le sorelle stanno bene ma ben capirai che gli anni paesano a tutti speriamo che anche Peppino sel S. Bambino riceve grazia di prestissima guarigione. La vita non è che una lotta di cuore fede e pazienza che Dio tutto vede e tutto può. In queste feste farai un bicchiere alla mia salute con i 2 dollari che troverai in questa lettera dolente di non potere di più che come ben sai io non posso più lavorare. In questi giorni di festa andro a trovare le mie sorelle e gli faro leggere la lettera. Le Sante Feste vi siano apportatrici di salute e felicità. State allegri che Dio vi aiuta saluti e Buone feste dai miei di famiglia tanti da me tuo affmo cugino.

Vincenzo

14. North Tonawanda, America li 20 Marzo 1949

Vengo a rispondere alla tua lettera contenti nel sentire che tutti state bene come vi assicuriamo di noi tutti. Le figlie Maria e Rosina stanno bene con i lori sposi e figlie – Maria tiene 2 maschi e Rosina 3 figli maschi.
Riguardo a quello di Caggiano che viene in America e tu vorresti mandarmi qualche cosa. Io con i figli ti ringraziamo di vero cuore. Ma data la miseria dell’Italia io vi prego di non mettervi incomodo perche qua noi teniamo tutte cose. Credo che sapete che qui in America noi abbiamo tutto. Percio cercate a pensare per voi. credo che avete già ricevuto il pacco a vostra figlia Peppina di tutto ciò che chiedeva. Il 4 Marzo siamo spedito il pacco di cui di cui contiene; il cotone con aghi pel dottore e tutto quello che ci domandate credo che ci domandate, credo che avete ricevuto tutto a quest’ora, spero che questo vi consolerà di quello che voi cercate. Il resto solo dovete se potete pregare Dio per noi.
Il resto non ho altro da dirvi vi rimetto uniti a tua sposa e figli i saluti cordiali da mie figli e sposi col figlio Angelo.

Credetemi sempre affmo cugino Vincenzo.
Riguardo a moneta non ho potuto mandarti nulla per ora, tusai che io sono vecchio e non lavoro da 11 anni. Ma se in appresso posso farò più di quel che posso. Per la caminata in Italia, io avrei piacere ma ci vuole troppa moneta pel viaggio.

Rispondete e diteci del pacco
Saluti ancora vostro cugino Vinvenzo Salinardi
98 Keil street U.S.A N.Tonawand N.Y.

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