Il luogo potentino per ricordare le gesta di Santa Lucia
La chiesetta di Santa Lucia è collocata nei pressi dell?antico portale della città di Potenza, Portasalza, il quale fu abbattuto e mai più edificato. Trattasi pertanto di una chiesa extra moenia, infatti, non venne eretta all?interno della cinta muraria. Le origini sono incerte; si presume che essa sia stata costruita tra il XVI-XVII secolo, periodo al quale si fa risalire l?edificazione dell?antico borgo lucano, appellato con il nome di Potenza. Secondo altre fonti la chiesetta è stata eretta in concomitanza con la pieve dedicata a San Giacomo apostolo, prima del 1206, con l?intenzione di venerare la memoria dei primi martiri cristiani e ricordare alle folle l?emblematica esistenza della santa siracusana.
Documenti di certa attestazione narrano la vicenda della fanciulla Lucia (281(?)-304), dagli occhi meravigliosi, la quale fu vittima di un brutale martirio che le impose la morte il tredici dicembre del 304, per volere del prefetto Pascazio, la mano armata, dedita ad attuare i feroci disegni imperiali di persecuzione contro i cristiani. La fanciulla, per difendere la fede nel Dio che tanto amò, ha sacrificato la propria vita, senza disperazione o timori. E? caduta vittima della spada di un uomo, dopo essere miracolosamente scampata alle fiamme del rogo acceso appositamente per spegnere la vita di Lucia. Da tale momento la storia di una donna ha ceduto il passo alla leggenda. Si narra che, prima di abbandonare le spoglie mortali, si sia estirpata gli occhi per donarli al suo persecutore oppure al giovane che si era perdutamente innamorato di lei. Il gesto è divenuto simbolico, nonché emblematico per le folle dei fedeli. Nel primo caso ella ha attuato infatti il perdono, la pietà e la sottomissione, nella seconda ipotesi la santa mostra di aver donato interamente la propria vita a Dio; per tali motivi pare che gli occhi le siano rinati nelle cavità orbitali ancora più limpidi e belli. Ella è divenuta per antonomasia la protettrice della vista, non tanto da un punto di vista fisico, ma perché la fanciulla è la vivente testimonianza, in grado di donare luce alle anime dei fedeli.
L?impianto architettonico dell?edificio dedicato a Santa Lucia è molto semplice. Il tetto è caratterizzato da due sezioni spioventi, il campanile a vela è posto sul lato sinistro della chiesetta e infine un cornicione di coronamento completa l?intera costruzione. Quest?ultimo si congiunge con le falde della tettoia superiore a formare il timpano. Il santo luogo è chiuso da un portale di pietra calcarea, il quale ha una cornice con elementi modanati e vi è scolpito un altorilievo di Michele Busciolano del 1881, che raffigura la casta santa sorretta dalla testa si un cherubino alato. L?antico portone è posto a chiusura di un arco a sesto acuto, e affianco si trovano i cantonali laterali, composti da paraste pseudo-bugnato. Sul lato sinistro dello stabile si scorge uno stemma araldico, di datazione incerta, forse risalente al 1586, riscoperto solo in seguito a una serie di lavori di ristrutturazione, realizzati dopo il terremoto del 1980, che lo hanno riportato alla luce. Si tratta di un cavallo rampante posto al di sotto di un arco con capitelli decorati con elementi floreali.
L?interno della chiesetta è altrettanto sobrio ed essenziale. Al termine della navata centrale è collocato l?unico altare. La tavola liturgica è marmorea della tipologia a pala, finemente intarsiata, dalla quale si scorgono due volti di mirifici puttini, posti al lati della mensa eucaristica, risalente al 1916. Sul fondo della chiesa è posizionata una statua lignea policroma, raffigurante la giovane Lucia, che porta in un piatto dorato l?icona del suo martirio: gli occhi che le vennero estirpati dai bulbi. Essa sembra sia stata realizzata da un ignoto artista meridionale del XVII secolo. Un?altra statua presente nella chiesa è quella dedicata a San Giacomo. Trattasi di un?opera d?arte di legno e dipinta a mano, pare nel XVIII secolo. Il soffitto è realizzato a plafone ligneo, suddiviso in sagome ottagonali con doppia cornice. All?interno si scorgono fioroni centrali con sei petali, intervallati da stelle di David e materiale fogliaceo. Affissa al muro si trova un?acquasantiera di pregio artistico, provenienti dalla chiesa di Santa Maria del Sepolcro, situata nell?omonimo rione di Potenza. Essa è realizzata in pietra rosata, nella quale è scolpito un bassorilievo raffigurante tre leoni accovacciati che sostengono lo stelo della vaschetta, abbellita anche da motivi floreali. La produzione del suppellettile è attribuita a botteghe locali di lapidi del XV secolo.
La storia e la cultura si tramandano anche mediante luoghi ed elementi religiosi, i quali pure in epoca attuale vengono a ricordare quanto il potere degli ideali sia necessario nella vita degli esseri umani.