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I Verdi tutelano i nostri vini

I Verdi sono impegnati su tutti i fronti istituzionali a tutela della tradizione italiana degli alimenti senza OGM. Tra le più recenti iniziative intraprese in Parlamento, il gruppo dei Verdi (prima firmataria sen. Loredana De Petris) sta sostenendo un disegno di legge (sottoscritto da 48 senatori) su ?Modificazioni alla disciplina delle denominazioni d?origine dei vini? che prevede il divieto di utilizzare materiale vegetale ed enzimi geneticamente modificati nel processo produttivo dei vini a denominazione d?origine (Docg, Doc e Igt). Si tratta di una proposta che rappresenta per i viticoltori lucani una nuova occasione di salvaguardia della qualità del prodotto, specie in una fase particolarmente interessante per l?avvio del riconoscimento di origine di nuovi vini locali, per la valorizzazione e per conquistare nuovi mercati.

Dopo l?approvazione della direttiva europea 2002/11/CE che consente la commercializzazione di vitigni OGM e le insistenti notizie concernenti l?immissione in commercio, da parte di grandi aziende di settore, di lieviti ed enzimi geneticamente modificati rivolti ad accelerare artificialmente i processi di fermentazione dell?uva, è opportuna ed urgente un?iniziativa legislativa rivolta a prevenire un processo che potrebbe cancellare le caratteristiche peculiari dei prodotti della tradizione italiana.

Per i nostri produttori che continuano a perseguire l?obiettivo dell?alta qualità del vino, coniugando antiche e tradizionali tecniche di vinificazione a metodologie moderne comunque che non intervengono sull?uva in fermentazione, è una battaglia importante lungo l?impegnativo percorso seguito da tempo per l?attuazione del ?progetto di tracciabilità? degli alimenti, in grado di garantire maggiore sicurezza ai consumatori.

A sostegno di questa iniziativa i Verdi rivolgono un appello ai viticoltori, alle associazioni professionali e di categoria perché si mobilitino su questi temi e ai Comuni agricoli a vocazione vinicola perché approvino una deliberazione di Consiglio dichiarando il proprio territorio ?OGM-free?.