Nella giornata della memoria Lauria incontra Elisa Springer ex deportata di Auschwitz

Con la legge 211 l’Italia si interroga sul valore della memoria e sceglie il 27 gennaio,giorno dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, a ricordo della più grande tragedia contemporanea.

Ciascuno è chiamato a confrontarsi con il ricordo storico oltre che con quello personale, in un connubio essenziale, per non confondere il romanzo con la realtà.
Il Consiglio Comunale di Lauria e il suo presidente, Domenico Cirigliano, solidali con la ricorrenza, ma soprattutto certi del suo profondo valore, ricordano la Shoà (termine ebraico che designa l’olocausto di milioni di ebrei) in un incontro- dibattito con Elisa Springer,ex deportata di Auschwitz . «E’necessario tenere viva la memoria affinché questi eventi tragici non si ripetano mai più e questo lo si può avere solo ricordando con incontri che contribuiscano a far conoscere ai giovani il passato, affinché possano adoperarsi per un futuro di pace, libertà e rispetto altrui».

La scrittrice ospite della giornata nasce a Vienna nel 1918 da una famiglia di origine ungherese, negli anni 40 è passata attraverso vari lager nazisti e nell’agosto del 1945 dopo essere sopravvissuta ad Auschwitz,è stata liberata. Solo 50 anni dopo quei terribili giorni,ha raccolto la sua esperienza in un libro dal titolo: «il Silenzio dei Vivi».

I DS ricordano le vittime dell’orrore nazista

A due giorni dal convegno di Abriola, dove ha incontrato i sindaci e i rappresentanti degli enti e delle società, a vario titolo impegnate nella gestione delle risorse idriche, l’assessore all’ambiente e territorio della Regione Basilicata, Erminio Restaino, torna a sottolineare il valore delle scelte effettuate nell’ultimo periodo dalla Regione: «L’utilizzo delle risorse naturali è un punto strategico per la Regione Basilicata, in particolare per l’acqua -e prosegue- in questo quadro, l’architettura istituzionale che il governo regionale ha creato, con l’implementazione dell’Ato e con l’Acquedotto lucano, è di un’importanza epocale per la Basilicata perché ha trasferito nella completa titolarità della comunità regionale il governo della risorsa idrica in Basilicata».

La riorganizzazione del servizio idrico integrato è un processo iniziato da pochissimo tempo e richiede la piena attenzione da parte della comunità, Restaino la definisce perfino “questione di Stato”, mettendo in guardia chiunque pensi di arretrare.
Per sottolineare ulteriormente l’irrevocabilità della direzione scelta dalla Regione in questo campo, conclude: «Il percorso intrapreso per la gestione della risorsa acqua è talmente importante che la Regione non solo intende accompagnare la ricapitalizzazione delle società, ma non esclude nemmeno di partecipare in prima persona al capitale sociale di Acquedotto lucano. Ovviamente vanno comprese le difficoltà dei Comuni e dei sindaci che possono apparire come i terminali deboli dell’operazione rispetto ai ragionamenti sulle tariffe. E in questa direzione bisogna mettere in campo dei correttivi».

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