Sembra proprio che l?inizio del nuovo anno non abbia portato nulla di buono per la nostra regione, almeno non dal punto di vista delle attività connesse alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti. Dopo il caso Scanzano e le recenti ?perplessità? sulle attività future del centro Enea ?Trisaia? di Rotondella, nuove questioni e nuovi allarmi minacciano lo stato di salute della ?Basilicata verde?. Il riferimento va alle notizie, dello scorso 22 gennaio, del ritrovamento di discariche abusive tanto nel territorio della provincia di Potenza, quanto in quello della provincia di Matera.

Nel primo caso, obiettivo puntato sulla Val D?Agri dove, oltre alle note vicende legate all?estrazione petrolifera ed alla costituzione di un parco nazionale, resta attuale la minaccia della diffusione di piccole e grandi discariche a cielo aperto. Scoperti, infatti, due siti adibiti a discarica, presuribilmente abusivi, nel territorio comunale di Brienza. A dare l?allarme i volontari dell?associazione per la protezione dell?ambiente Movimento Azzurro che, durante normali giri di perlustrazione del territorio, si sono imbattutti nel triste scenario. Il ritrovamento, avvenuto in agro di Brienza lungo la strada che conduce al Santuario del ?Crocefisso?, ha permesso di portare alla luce tutta una serie di materiali stoccati abusivamente. In una delle due discariche sono stati ritrovati principalmente pneumatici usati di camion, trattori ed autovetture oltre ad oggetti in plastica di varia natura, mentre nell?altro a farla da padroni erano essenzialmente i cosiddetti inerti, come scarti di lavorazione edilizia e pezzi di asfalto.

Secondo Giuseppe Nasca, Presidente dell?eco-sezione ?Val D?Agri? del Movimento Azzurro nonché Guardia Ecologica Volontaria, il ritrovamento assume dei caratteri di particolare importanza poiché ?uno dei siti interessati sorge sulla cresta di una montagna di notevole interesse naturalistico ed ambientale per la presenza di una grande varietà di alberi di pino e di cerro?. Una denuncia é partita immediatamente verso la Procura della Repubblica, il Comune di Brienza, il Coordinamento Provinciale del Corpo Forestale dello Stato nonché alla volta dell?Osservatorio Ambiente e Legalità della Regione Basilicata, affinché si conducano le indagini del caso e si prendano tutte le necessarie contromisure.

Blitz dei carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Potenza e degli uomini dell?Arma del Comando Provinciale di Matera, invece, in un?azienda specializzata nel settore edile e dei trasporti di Serritello La Valle, nel territorio comunale di Matera. L?operazione ha portato alla scoperta di una discarica, anche questa abusiva, in cui venivano stoccati diversi rifiuti ?speciali e pericolosi?. Ritovati, infatti, materiali della più varia natura, dagli inerti alla batterie al piombo esauste, dai rottami ferrosi alle traversine ferroviarie non bonificate. Durante il sopralluogo, gli agenti impegnati hanno inoltre constatato l?esistenza di uno scarico di acque reflue non autorizzato che si immetteva in un canale di bonifica. Individuata, ancora, la realizzazione di un piazzale senza le relativa concessione edilizia e la costruzione di una tettoia in metallo anch?essa priva di autorizzazione e del necessario collaudo. Denunciato a piede libero all?autorità giudiziaria il responsabile della ditta, un cinquantenne dell?area, che, oltre a dover rispondere di ?violazione delle norme che tutelano l?ambiente?, sarà chiamato, inoltre, a giustificare la rottura dei sigilli che già aveva posto la Guardia di Finanza a seguito di un precedente sequestro di un capannone all?interno della stessa proprietà.

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