Buenos Aires, 12 Giugno 1947

Cara Rosamaria:
Ti faccio sapere che mi sono recata dai suoi nipoti i figli di Giovanni tuo

fratello e lo consegnato la tua lettera, gli ho parlato di te. Tuo fratello

Giovanni con la signora sono morti da molto tempo. Da Vita Crescenzia non

sono andata perche vive molto lontana, gli ho detto ai tuoi nipoti che la

parlassero loro, e che te scrivessero come pure Vita Crescenzia. Come tu mi

dici di fare una coletta, qui certe cose non se ne possono fare, adesso la

gente sono tutti cattiva, non ne vogliono sapere niente di nessuno, perchè

cada uno tira avanti la vita come può, qui la vita è carissima come in tutte

le parti del mondo, quello che si guadagna non basta per vivere, per ciò

queste mille lire che ti mando nelle lettere te li mando io, per conto mio. I

tuoi nipoti mi hano detto che ti scriveranno. Darai tanti saluti alla mia

famiglia, e tu ricevi i saluti di mio marito e da me un abbraccio.

Dalla tua amica
Rosa Maria Errichetti

Buenos Aires, 7 settembre /947

Mia cara zia e famiglia:
Sono Giovannino, vostro nipote che risponde alla vostra lettera del 3 Marzo

del corrente anno. E con vero dolore che vi comunico la irreparabile perdita

dei miei genitori; e cioè, mio padre è morto il 12 Febbraio dell’anno 1942 e

mia madre anch’essa, dopo tre lunghissimi anni di sofferenze, ci ha lasciato

per riunirsi con il babbo nell’altro mondo; e cioè il giorno 9 marzo

1945.

Queste due tristissimi notizie già velo avevo comunicato por lettera, pero

immagino che non la avete ricevute, dovuto forse per le vigente della guerra.
Zia Vitacrescencia e da tre anni ammalata, cinque anni orsono è stata anche

operata di ernia, pero in questi ultimi tempi ha migliorata molto, cio

nonostante deve guidarse molto.

Nello scorso mese di Maggio, vi ho rimesso un pò di denaro, che spero

l’avrete ricevuto, avrei voluto rimettervi di più, pero le mie possibilità

non mela permette, poiche anch’io ho una famiglia da sostenere e per quanto

possa sembrare un paradosso, anche qui la vita è molto cara.

In attesa di un sollecito riscontro, accettate e più cordiali saluti dalla

zia Vitacrescencia e famiglia, saluti dalle mie sorelle, fratelli e figli, da

mia moglie e da mio bambino, ed un affettuoso saluto da me, vostro nipote
Giovannino

Buenos Aires, 24 settembre 1949

Mia carissima Carmela:
Io subito ti rispondo alla tua lettera con tanto piacere che stati tutti bene

così vi dico di noi tutti stiamo bene. Carissima Carmela come mi dite per il

materasso qua usano uno solo, solo quello di lana perche cua ai tutto (…)

lettino nonai (…) mettono le tavole sotto le spalle e si usa solo la lana,

se voi lo tenete che non lo dovete comprare se lo porta. Vi prego che quando

voi siete sicure che a partì mi scrive.

Come mi dite che tutti vogliono mandare qualche cosa non vi pigliate fastidio

per nessuno che qua ai tutto (…) ti saluto a voi con i tuoi figli; saluta

alla tua madre con tutta di famiglia, saluta alla mia sorella e dille che

sta tranquille che a me non mi precise niente non si piglia nessun fastidio,

saluta ai miei nipoti e dille che il padre fa imposibile per farle pronte

perche ai molte (…) e tardano a darle al conzolo Italiano. Io ti saluto col

mio marito e i miei figli, ti baci Luigina con i suoi figli; e ti saluta

anche il marito.

Io ti baccio e ti abbraccio tua amica Emilia. Vi prego di stare tranquilla di

non pensare molto quando se ne viene.

Antoniuccio:
Caro Antonio ti voglio spiega poche parole. Vi prego che quando voi arrivate

che dovete scendere dopo che voi non ci vedete a noi non pensate, che noi ti

aspettiamo fuore, perchè quando voi scendete passate entro una stanza che ti

revisano tutte quelle che portate, se per caso ti dicono qualche cosa dite

che sono robba usata, e se vi portate la macchina dite che io me la porto per

lavorare, ti saluto io e il mio marito, asta pronto”.

Buenos Aires, Abril 17 de 1950

Cara zia e famiglia:
Nel mese di Dicembre di 1948 e in giugno di 1949 le ho scritto e non ho

ricevuto risposta. Il giorno 14 Maggio pasato le o mandato un po di soldi per

il Banco di Napoli, e o saputo per vostra lettera avuta dal paesano signor

(…) che l’hanno ricevute.
(…)
Io quando posso le manderò un po di soldi, però qui le cose sono molto care e

ogni giorno pegio. La vita e il vestire sono cari e si lavora molto per

mangiare.
(…)
Qui casa e abitazione fa anni che non si trova e comodità non ce ne abbiamo,

perchè vivimo in case affitate e ogni uno vive in una stanza
Soldi adesso non se ne può mandare se non è per mamma e babbo, pero se questo

cambia le manderò.

Fa pocchi giorni sono stato con Don Nicola Pisanti, persona molto buona e

grande amicci. A girato a sua mamma e per messo di ella riceverei un po di

soldi che mando io per la zia Rosa Maria.

Ricceveno tutti nostri affetuoso saluti e buoni auguri.

Giovaninno

(sin fecha ni lugar desde donde parte pero inferimos que se trata de una

carta enviada desde Buenos Aires por la persona que firma -la misma que en la

carta anterior- y las claras influencias del castellano que ha adquirido el

inmigrante)

Zia Vitacrecencia
Su figlia Hortensia da 27 anni, dopo 20 anni postrata, amalata e morta in

Aprile. 8 giorni dopo, la zia Vitacrecencia internata in l’ospedale con

hernia estrangulata. A stato 3 mesi en l’ospetale dopo di operata, e si

incontra debole e delicata de salute. Tiene la diabetis. Saluti di tutti di

famiglia, e felice Natale e capo d’anno.

Giovanino

Buenos Aires 18/ 8/ 950

Caro nonno e zii

Prima di tutto mi dovete scusare se non vi ho scritto prima, perchè sai com’è

nei primi giorni vengono visite per accomodare la cas e tante altre cose,

dunque come state? voi tutti il nonno la zia Peppina stà meglio? io assieme a

Saverio sto bene mi trovo contenta, certo ora ancora per i primi tempi mi

sembra un po male lontano dalla famiglia specialmente da mamma ma cosa vuoi

fare bisogna che a poco a poco mi dovrò rassegnare, ho avuto la contentezza

di venirmene quì che si sta bene ma solo che sono lontano dalla famiglia non

mi sembra tanto perchè ho trovato un uomo che mi vuole tanto bene che non lo

credevo così, ma che vuoi fare dei sacrifici perchè la vita è così. Ora qua è

l’inverno e fa freddo penso in Italia invece fa caldo è tutto diverso da

Picerno quanto tempo che ci mancano e che non vi hanno scritto fatemi sapere

qualche novità io quì vado qualche volta assieme a Saverio con i cugini a

farci una camminata in macchina per vedere la città che è tanto bella mica

tanto possiamo uscire ancora vengono sempre paesani a visitarmi e per

domandarmi della cara famiglia e di qualche novità come dal nostro zio

Caropreso non ho potuto andare ancora ma vediamo domenica se possiamo perchè

ora è arrivato un altro fratello di Saverio dall’Italia e stiamo un altra

volta impicciati, qui il lavoro c’è e si guadagna ma è il mensile di casa che

rovina si paga molto e noi è stato ma fortuna l’abbiamo trovato perchè era il

zio amico tanto con il padrone di casa e c’è l’ha dat se no non si possono

trovare per niente perchè qui arrivano tutti i giorni dall’Italia. Non altro

scrivetemi sempre voi tutti cari che è un sollievo per me quanto ho un caro

scritto vi baciamo caramente a voi tutti particolare al nonno.

Vostri cari nipoti Saverio e Lucietta D’Ambrosio

Buenos Aires, 23 Noviembre/950

Caro zio Francesco e famiglia:
Molto tempo fa ricevetti la vostar affettuosa lettera del 4 Maggio e chiedo

scusa per non avervi risposto prima giacché ho dovuto avvalermi della volontà

di qualche buon amico affinche me la scrivesse in italiano. Abbiamo appresso

con molto dispiacere la perdita della cara zia Rosamaria e non l’avremmo mai

creduto: però il destino ha voluto così e non resta altro che trovare nella

rassegnazione il conforto per la cara zia. Tutti di famiglia: la zia

Vitacrescenza, noi, i fratelli e tutti gli altri vi facciamo giungere le

nostre più sentite condoglianze. Il 17 di Agosto ed il 12 di settembre

scorso, abbiamo fatto dire delle messe per mio padre, mia madre ed anche per

la memoria della zia Rosamaria. Voglia Iddio che la cugina inferma della

gamba possa guarirsi subito e potervi ridare la tranquilità.

Approfittando della bontà dell’amico Nicola Pisanti, in questi giorni, quando

manderà del danaro per la sua mamma, io per mezzo suo vi manderó qualche

cosa. Dalla zia Vitacrescenza, dai miei fratelli, dalla mia signora, dal mio

figliuoletto e da me, ricevete i nostri più affettuosi saluti.
Felice Natale e Capo d’anno.

Juan Caropresi
(Giovannino)

0 Comments

Leave a reply

©2024 Associazione Promozione Sociale Lucanianet.it - Discesa San Gerardo 23/25 85100 Potenza CF 96037550769 info@lucanianet.it