Il Ferrandina non fa sconti nemmeno al suo passato

Nel recupero della decima giornata il Ferrandina mette una seria ipoteca sul

primato, vincendo lo scontro diretto con l?Irsinese. Gli aragonesi, dunque,

non steccano l?appuntamento più importante del girone di andata. Quello contro

la squadra più accreditata ad insidiare la sua leadership in un?avvincente

lotta al vertice che sa di amarcord, perché sulla panchina dell?Irsinese siede

la bandiera dei rossoblu Gino Mattei ed in squadra gioca Ciccio Mastrangelo,

ferrandinese di nascita ed ex rossoblù. I padroni di casa, tuttavia, non si

sono fatti distrarre da questi fattori extra e si sono imposti di forza su una

buona Irsinese, conservando imbattibilità e primato.

Accortezza tattica, cinismo e concretezza le armi messe in campo dalla

capolista per avere la meglio sui rossoneri che così non solo perdono

l?occasione per appropriarsi della vetta, ma addirittura si ritrovano terzi,

scavalcati da La Titese, distanziati di ben cinque punti. Fulmineo il

vantaggio dei padroni di casa. Al 1? il solito Montenegro sigla l’1-0,

lestissimo, secondo un copione ormai collaudato, a raccogliere un invitante

pallone di Tolomeo, su punizione, e a incornare di precisione. Il team del

presidente Potenza, però, non ci sta ad ammainare anzitempo le vele,

portandosi alla ricerca smaniosa del pari all? 8 e al 21? con Sparapano, ma

senza fortuna. E poi ancora al 24?, quando Gagliardi D. costringe Maddalo al

colpo di reni. Impietoso al 38? arriva, invece, la seconda rete di marca

rossoblu. Un?arcuata punizione di Tolomeo chiama Lacovara ad un?uscita a dir

poco confusionaria che crea scompiglio in area. Al direttore di gara

Laricchia, però, non sfugge un tocco di mano di Gagliardi F e decreta il

penalty, sollevando le ire degli ospiti. Dal dischetto l?ottimo Tolomeo,

confermandosi cecchino infallibile, con grande freddezza realizza il gol del

raddoppio per i rossoblu.

E sugli spalti esplode la gioia incontenibile degli ultras della folla di

sostenitori assiepata sugli spalti del Santa Maria. Al 42? poi sono gli ospiti

ad invocare inutilmente il rigore per un atterramento dubbio su Gagliardi D.

Nella ripresa al 22? è l?ex Mastrangelo a tentare su punizione la stoccata

vincente con una staffilata, terminata di poco a lato. Poi è il Ferrandina a

fallire incredibilmente l?opportunità di incrementare ulteriormente il divario

al 27? con Luongo, al 34? con Montenegro ( la sua zampata termina di un niente

a lato) e, infine, al 35? con Grieco che di testa costringe Lacovara a

superarsi.

Una goleada è il giusto tributo ad Antonio Malvasi

Il Pisticci conquista una preziosa vittoria, infliggendo un perentorio 5-1 al

Picerno. La copertina di oggi, però, è per un uomo che al calcio pisticcese ha

dedicato buona parte della sua vita e che, un po? all?improvviso e forse a

malincuore, ha deciso di chiudere la sua esperienza con il C.S. Pisticci. Il

segretario sociale Antonio Malvasi, infatti, ha lasciato il suo incarico per

non meglio precisati motivi personali.

Si tratta di un abbandono di lusso, meditato con la sobrietà e la ponderatezza

che hanno contraddistinto il personaggio, perché Malvasi ha svolto il suo

ruolo tecnico per 35 anni. In tutti i campionati in cui il Pisticci è sceso in

campo da 35 anni a questa parte (se si fa eccezione per una breve parentesi

tra il 1992 ed il 1994), lui è stato lì a svolgere il suo compito, in panchina

la domenica ed al San Gaetano (ora Michetti) durante le settimane di

allenamento, quando esercitava compiti che andavano ben oltre il suo ruolo,

perché nelle piccole società lucane a fare la differenza sono i fac totum ed a

meritare l?ovazione del pubblico sono i totem come il ?segretario?.

Persona schiva e non avvezza ai riflettori ed ai giornalisti, Malvasi

rappresenta una fetta, forse la più grossa, della storia del calcio

pisticcese. Ha saputo interpretare il suo ruolo con serietà, profonda

competenza, applicazione e passione, mostrandosi sempre ligio al dovere e

tecnicamente impeccabile. Della sua importanza ci si accorgerà soprattutto

dopo la sua partenza.

Per tornare al calcio giocato, il Pisticci di oggi ha esibito una netta

superiorità nei confronti di un avversario della cui prestazione si salva solo

una frazione del primo tempo. In seguito, i padroni di casa hanno preso il

sopravvento, grazie ad una forma fisica migliore e ad un Mels dirompente. Bene

anche il pupillo di casa, Giuseppe Laviola, che dimostra di migliorare di

domenica in domenica. La prima occasione capita a D?Avenia al 21?, quando

l?esterno, ben servito da Montemurro al limite dell?area, ha potuto scaricare

a rete, ma senza imprimere la giusta forza alla sfera, facile preda di Uva. Al

24? il Picerno risponde con Pecoriello, invitato al tiro da Sabia: Manolio non

ha problemi a parare, pur disturbato da una deviazione difensiva. Al 25?

Laviola, entrato in area dal lato sinistro, pecca di altruismo e si fa

intercettare l?assist destinato a centroarea. Al 32? il Pisticci si porta in

vantaggio con lo stesso Laviola, abile a scegliere in tempo e ad anticipare

tutti svettando di testa su una punizione tesa di Mels, che al 42? dà prova

della sua classe, seminando il panico in area e concludendo a lato.

Nella ripresa lo stesso Mels raddoppia depositando in rete, ben smarcato da

Montemurro, dopo una serpentina fra i difensori ospiti. Passano solo 2 minuti

e Lino Caivano trova il modo di dimezzare lo svantaggio, trafiggendo Manolio

con un tiro da fuori area, apparso non irresistibile, ma probabilmente

deviato. Al 66? Mels, scatenato come al solito, si procura un penalty e lo

trasforma impeccabilmente, mettendo al sicuro il risultato. Il finale è sempre

marcato gialloblè: al 70? c?è gloria per Montemurro, abile a partire sul filo

del fuori gioco ed a mettere dentro. Il Picerno reagisce timidamente con due

tiri da fuori di Caivano C., ma è il Pisticci ad arrotondare il risultato con

Prisco che a tempo scaduto mette dentro, su assist di Mels, dopo che lo stesso

fantasista argentino aveva sciupato una comoda palla che gli avrebbe

consentito di siglare la prima tripletta stagionale.

Il Marconia beffato dal Moliterno

Inizia con una sconfitta il trittico di gare casalinghe per l?Atletico

Marconia. I padroni di casa giocano benino nel primo tempo, con il vento a

favore, ma si smarriscono nella ripresa, complice anche il vento gelido che

favorisce gli ospiti arroccati in difesa ed abili a ripartire in contropiede.

Al quarto d?ora della ripresa, poi, ci pensa anche uno degli assistenti

dell?arbitro a mettere ulteriormente in difficoltà il Marconia, segnalando al

direttore di gara una presunta scorrettezza di Malvaso, sfuggita ai più, che

costringe i rossoblu a concludere la gara in dieci uomini. Nel primo tempo da

segnalare una punizione bomba di Guarino, il migliore in campo, che lambisce

la traversa ed altri tentativi di Zuccarelli e Laviola M.

Nel secondo tempo Zito, al 16?, incorna solo davanti a Gatto che respinge

corto e per il centravanti ospite è il più semplice dei gol. La gara si fa

nervosa ed il Marconia in dieci non riesce a recuperare lo svantaggio

nonostante i tentativi di Agneta e Guarino. Da segnalare anche una traversa

colta da L. La Salvia con un bolide da fuori area. Martedì al ?Michetti? si

replica contro il Miglionico.

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