Cerca

I prezzi continuano a crescere?

L?inflazione si verifica quando i prezzi di beni e servizi aumentano a ritmo alquanto sostenuto, causando un decremento del potere di acquisto della moneta corrente, dell??uro in questo caso. Quando la nuova valuta europea fu introdotta si verificò una crescita del livello generale dei prezzi, causata dai rincari altrettanto generalizzati imposti alla maggior parte di prestazioni d?opera e prodotti in circolazione. Gli aumenti si verificarono in seguito alla confusione generata dalla compresenza di due monete differenti, l?una in via di disuso, la £ira, e la seconda in via di introduzione e utilizzo nel sistema monetario, l??uro.

La situazione contingente non appare rosea, soprattutto se si tiene conto delle leggi dell?economia politica. Se si pensa che al decrescere della domanda, condizione molto plausibile quando all?incremento dei prezzi non corrisponde un conseguente rialzo di salari e stipendi, si verificheranno continui aumenti dei prezzi. Tale crescita appare necessaria in quanto l?offerta ?dunque beni offerti e servizi non usufruiti? resterà non collocata sul mercato. I costi di produzione o d?acquisto sono comunque stati sostenuti da produttori o venditori, i quali per non subire perdite o per coprire almeno gli oneri, saranno quasi obbligati a incrementare i prezzi.

I prezzi d?altronde hanno subito una crescita continua nel corso degli ultimi anni e la variazione è rimarcabile dalla popolazione italiana in generale. La situazione attuale, nonostante tutto, sembra essere quasi in controtendenza, tanto che si ritiene sia in corso una riduzione del corrente tasso di inflazione, prodotta dal decremento dei prezzi di benzina e telefonini, sempre secondo l?ISTAT. In contemporanea, però si è verificato un aumento consistente dei prezzi di frutta, verdura, alcol e sigarette, impedendo una netta decrescita del costo della vita. In termini percentuali l?inflazione europea è pari al 2%, mentre a novembre il tasso registrato in Italia è al di sopra della media dei paesi CEE e pari al 2.5%, contro il 2.6% di ottobre e il 2.8% di settembre. Il tasso di inflazione resta comunque elevato, in particolar modo con l?avvicinarsi del periodo di Avvento, anche in Basilicata, perché la regione meridionale non è immune dalla presenza dell?inflazione.

Si è verificata una crescita per mobilia e oggetti per la casa, basti pensare che una confezione ?tra le meno costose? di palline natalizie variopinte è pari a 6?. L?aumento è relativo ad alimentari e bibite, in quanto una bottiglia di spumante, dalla marca non molto nota, costa almeno 3? . In questi ultimi casi i rincari più pesanti sono relativi a frutta e verdura (p.e. 1 kg di mandarini 1.5? e 1 lattuga 1?), bevande super alcoliche, prodotti alimentari ed erogatori di servizi in ambito ristorativo, dunque osterie, pizzerie e gli affini alberghi (p.e. pizza margherita + bottiglietta di acqua da 0.5 l + coperto 6?). Nell?ambito dell?area dei trasporti si è verificata una situazione quasi paradossale, se da un lato, in effetti, si è verificato un lieve decremento dell?onere dei carburanti, dunque un vantaggio per il trasporto individuale, dall?altro si assiste alla crescita del costo per i biglietti del trasporto collettivo, dunque treni, autobus? Per non parlare della lievitazione dei prezzi di giocattoli, profumi, panettoni, pandori, baccalà, capi di vestiario?

A cosa stanno andando incontro i cittadini del bel paese? Probabilmente a un Natale meno ricco di beni materiali, meno consumistico, meno vissuto alla ricerca della materialità contingente. Le fasce più deboli e indigenti della popolazione, probabilmente, dovranno risparmiare e limitarsi economicamente. La maggior parte delle persone forse sarebbe afflitta da una prospettiva così magra, ma perché almeno una volta, un evento umanamente poco piacevole non diventi una sana e genuina vicenda che permetterà di poter vedere il lato positivo di tale situazione? Basterebbe pensare che la vera felicità potrebbe manifestarsi più chiaramente, in quanto sarebbe meno schiacciata dalla materialità. La vera felicità, quella duratura e radicata, infatti, ha una forma squisitamente spirituale. Il non acquistare beni o il ricercare momenti più intimi e spirituali potrebbe essere uno dei regali più apprezzati nel corso delle festività natalizie.

L?augurio è proprio questo: non bisogna scoraggiarsi se non si può proprio spendere, ma al contrario gioire, perché si potrà essere padroni di sé stessi, del proprio tempo, della propria spiritualità, dei propri affetti: la vera ricchezza non giace dietro l?argento, come diceva anche il caro Fabrizio De Andrè: «?dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior?».