Con questo articolo battezziamo la rubrica sportiva sul Basket lucano. Il gioco della pallacanestro già da moltissimo tempo ci sta dando innumerevoli soddisfazioni, nonostante sia una disciplina poco pubblicizzata rispetto al più gettonato e popolare calcio. Per l’occasione sforniamo un po’ di storia e vi proponiamo uno speciale focus-on sulla tradizione cestistica bernaldese, almeno ai suoi esordi. Perché proprio Bernalda? Perché è il primo esempio degno di nota che mi viene in mente, capace di dare serie risposte al duopolio Potenza-Matera. Avremo, comunque tempo, per presentarvi altre squadre nel corso della stagione grazie alle segnalazioni dei lettori, accanto ai risultati e ai commenti.
La Pallacanestro sbarca nella cittadina di Bernalda (Mt) circa un cinquantennio fa. E? storia di un iter sportivo interminabile che non ha mai visto una battuta d?arresto, tranne che durante il ventennio fascista. Disciplina e sani principi sono stati gli ingredienti giusti che hanno permesso questo sogno che ancora continua, oltre alla lealtà e rispetto verso il proprio ambiente, che unitamente ad una buona dose di professionalità e di passione verso quello che si faceva hanno portato la vita sportiva bernaldese e lucana a livelli invidiabili.
Promotore, ispiratore, maestro e padre spirituale di questa sorta di miracolo del sud è considerato il Professor Bernardino D?Alessandro capace di infondere ai giovani che si sono avvicendati di stagione in stagione la propria tenacia e voglia di esprimersi. Arriva, di conseguenza, l?esordio nella massima serie interregionale con i campionati che si disputavano in Puglia e in Calabria. L?avvio non è certo dei migliori e si chiude la stagione con nessuna vittoria nel proprio bottino e zero punto al seguito. Ma si va avanti sempre grazie allo stesso Bernardino che si accolla tutte le spese economiche della nascente realtà. E così, anche nella sfortunata prima esperienza la società materana ha iniziato ad affezionarsi ad uno sport fino a quel tempo, da noi, quasi sconosciuto. Ma la retrocessione doverosa ed iniziano a ruotare panchine, giocatori e presidenti. L?unica mancanze più dolce di quel periodo è la perdita dello storico campetto in terra; piacevole perché il comune decide di dare in gestione alla squadra un campetto nuovo in asfalto.
I cittadini di Bernalda da praticanti e semplici sostenitori sono riusciti ad acquisire un?ottima competenza ?vestendo d?inferno? i vari palazzetti dell?area ed esultando per le gesta indimenticabili dei giovani talenti locali, approdati anche in serie superiori; dimostrazione dell?ottimo lavoro sui vivai. Partire dal basso per arrivare in alto. Un?ascesa agonistica che ha visto, come accade nelle migliori realtà, momenti di massima espressione sportiva ed altri segnati da alti e bassi evidenti. Ma le soddisfazioni sono enormi sempre, visto che l?unica tradizione cestistica degna di nota era targata Matera e Potenza.
In ogni modo, la città di Bernalda può vantare la conquista di cinque campionati regionali senior e l?aver disputato ben nove campionati interregionali in Puglia, prima di assaporare un?aria amara in corrispondenza del continuo sbocciare, intorno agli anni Novanta, di numerose società di basket, con la conseguenza sfortunata di assistere ad una sfavorevole e non proficua distribuzione delle risorse. E? l?annuncio di inevitabili addii, impensabili fino a qualche anno addietro. Viene a mancare anche il sostegno dei numerosi supporters ed iniziano a chiudersi tantissime porte, fino a quando, alcuni ?nonni? decidono di prendere in mano le redini della squadra e tentare la strada di un nuovo miracolo. Nel Dream Team di Bernalda si riaffacciano visi segnati, positivamente, dall?esperienza e dalla classe, con la responsabilità di far sognare ancora e riconquistare la fiducia della gente.