In relazione a quanto riportato dalla Nuova Basilicata per cui i Verdi dovrebbero partecipare alla  corsa  famelica alle “poltrone” delle Direzioni Generali della A.S.L., i Verdi  di Basilicata rimarcano un  ritorno ad una politica etica e che fa riferimento alla ratio della  legge di riforma sanitaria – D.Lgs 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni.
 
Infatti, riteniamo che le ASL debbano modernizzarsi  con un adeguato managment, che abbia come fondamento  la semplicità e la riduzione degli  appesantimenti burocratici. Gli scopi principali, infatti,  sono la riduzione del lavoro cartaceo e l’eliminazione degli aspetti non necessari di normative obsolete, che rendano la sanità accessibile a tutti, semplificando il sistema  sanitario e  facendo  decrescere  le spese non  direttamente rivolte alla cura e quindi  non   strettamente “sanitarie”, rendendo così il sistema  funzionale ed aperto a tutti i cittadini eliminando i problemi che la sanità pubblica ed in particolar modo quella lucana soffre (liste d’attesa lunghe, recupero della emigrazione sanitaria, razionalizzazione dei presidi ospedalieri ecc.).

Pertanto, i Verdi  ritengono che in maniera analoga a quanto avviene nelle altre Regioni e negli altri sistemi sanitari, che  hanno raggiunto livelli ottimali di erogazione dei servizi, anche nella sanità lucana  possono trovare collocazione manager  provenienti dal privato che abbiano dimostrato sul campo professionalità e capacità di conduzione aziendale, in modo da permettere ad una sanità lucana  asfittica, e per molti versi obsoleta ed anacronistica, di fare il necessario salto di qualità  versano standard di livello europeo.
Allo stato attuale rischiano di ritrovarci, invece, manager aziendali provenienti da uffici pubblici che non hanno mai condotto un’azienda, con  i rischi di impresa ed essa connessi, e  di conseguenza che non hanno mai dimostrato sul campo e con risultati oggettivi le loro qualità manageriali.

Spesso essi sono  laureati che non hanno mai esercitato l’attività professionale connessa alla loro laurea, ma per una serie di  circostanze, hanno scelto la comoda strada del pubblico impiego per vivere senza i rischi  tipici della attività autonoma.
Allora noi “chiediamo”, questo sì, il salto di qualità, l’abbandono di pratiche e rituali clientelari  in un settore nevralgico e dalle grandi implicazioni sociali qual’è quello sanitario, che tenda verso la ricerca di  manager non costruiti nei “tortuosi laboratori” dei pubblici uffici, ma che abbiano una connotazione di stampo europeo legata a vera ed oggettiva attività di gestione aziendale, qualificata e certificata da risultati inoppugnabili ed ineccepibili qual’è quella che si acquisisce nel settore privato e se queste caratteristiche le dovesse rivestire qualche “Verde”, i Verdi parteciperanno alla pari delle altre candidature, alla selezione per guidare qualche ASL della Sanità Lucana.


(Il Presidente Regionale dei Verdi, Francesco Mollica)

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