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Irrigazione: ci pensa l’Unità di Crisi

La cronica carenza d’acqua da utilizzare nell’ irrigazione dei campi è un problema ormai tristemente noto per gli agricoltori lucani che puntualmente, con l’arrivo della stagione estiva, si trovano a dover fare i conti con disponibilità che non sempre riescono a soddisfare le varie esigenze. Dunque nuovamente le risorse idriche al centro dell’attenzione per il governo regionale di Basilicata ed in particolare il loro utilizzo corretto ed efficace in agricoltura. Questo il tema della riunione dell’Unità di Crisi per l’Emergenza Idrica in Agricoltura (istituita circa un anno fa dalla Regione) tenutasi nei giorni scorsi a Potenza presso la sede della Regione Basilicata alla quale hanno partecipato, oltre al Presidente della Regione, Filippo Bubbico, anche l’Assessore Regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Donato Salvatore, il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Andrea Freschi, il segretario dell’Autorità di Bacino, Michele Vita e il Presidente di Acqua spa, Antonio Papaleo. Presenti inoltre gli amministratori dei Consorzi di Bonifica di Bradano e Metaponto, della Val D’Agri, del Vulture ed i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole.

Usciamo da una stagione di grave crisi, che ha determinato grandi sacrifici per tutti e per gli agricoltori in particolare“. Ad affermarlo è proprio il presidente Bubbico nel corso del suo intervento durante il quale ha ancora sottolineato come la regione sia riuscita a governare tale delicatissima fase ricorrendo principalmente a provvedimenti eccezionali che, oltre a permettere di gestire nell’immediato l’emergenza, hanno anche avuto il merito di “porre le basi per un accumulo più razionale della risorsa idrica“. Grazie poi al fortunato apporto venuto dalle abbondanti precipitazioni degli ultimi mesi la situazione attuale pare volgere sempre più verso uno scenario del tutto differente che fa registrare un accumulo consistente di acqua un po’ in tutti gli invasi della regione. Da questa congiunzione tra provvedimenti adottati e favorevoli condizioni ambientali “è ad oggi possibile“, sempre secondo Bubbico, “programmare un uso responsabile della risorsa idrica, che non guardi alla singola stagione irrigua ma consenta invece di preservare le riserve strategiche pluriennali per tutti gli usi“.

Il quadro che sembra emergere tende dunque a valutare, con attenzione crescente, le diverse modalità di utilizzo degli invasi lucani sia in funzione della prossima stagione irrigua che delle altre esigenze che potrebbero presentarsi, il tutto grazie anche all’interessamento al riguardo dell’Autorità di Governo delle Risorse Idriche chiamata, già entro la fine del mese di aprile, ad esprimere il proprio giudizio in merito alle varie ipotesi formulate.

Secondo la controparte, rappresentata come detto dalle organizzazioni professionali agricole, l’uso delle risorse irrigue per l’agricoltura moderna non può e non deve essere limitato al solo periodo estivo che, com’è noto, rappresenta il momento di maggior necessità, ma anche alla stagione autunnale ed invernale, quando il bene acqua assume davvero una funzione strategica per il buon esito delle coltivazioni presenti e future. Per far questo viene dunque richiesto l’approntamento di tutti gli strumenti tecnici ed economici utili alla salvaguardia della risorsa idrica tenendo bene a mente quanto precedentemente affermato, con la speranza che la concertazione avviata in materia tra la regione, i consorzi e le organizzazioni professionali abbia un peso via via prioritario nell’assunzione delle varie decisioni. Tale ipotesi ha trovato tra l’altro conferma nell’intervento conclusivo dell’Assessore Salvatore, che al riguardo ha annunciato la predisposizione di nuovi incontri tra le parti a partire già  dalle prossime settimane.