Percorrendo il Corso si raggiunge Piazza Gramsci dove si trova il Duomo di stile durazzesco, risalente al XVI secolo.
Ha un portale in pietra con lunetta in arco a tutto sesto racchiusa in un superiorearco a sesto leggermente rialzato decorato con elementi a corona di tipo floreale; al di sopra è una finestra oculare con rosone e due nicchie laterali con statue di santi.
La facciata, dal paramento in pietra, si conclude in un timpano tronco sottolineato da archetti pensili e in una nicchia centrale con un Crocifisso in bassorilievo.
Dell’imponente campanile che affiancava la Chiesa, dopo l’evento sismico del 1980, è rimasta la sola parte basamentale per l’altezza del fronte.
L’interno è a navata unica con cappelle ed abside, e viene ristrutturato in varie epoche fino al periodo barocco.
Conserva pregevoli sculture in legno del XIV e XV secolo: un importante affresco con “Cristo in croce” del XIV secolo, staccato dalla Chiesa sconsacrata del Crocifisso; un dipinto su tavola, della stessa epoca, con una “Madonna” ed una statua lignea di San Pietro, del XV secolo, attribuita ad Altobello Persio.
Vi sono ancora conservati un coro ligneo intagliato del XVII secolo con altari di pregevole fattura del XVIII secolo.
Proseguendo sul corso si trovano, a sinistra, i resti del castello Angioino dalle torri cilindriche; nella seguente piazza Matteotti il portale medievale della ex chiesa del Crocifisso è stato adattato nell’edificio scolastico; l’attuale palazzo Municipale è la sede dell’antico monastero benedettino; la chiesa di San Giovanni venne completamente distrutta dal sisma del 1980.